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sabato 28 gennaio 2012

Taverna mamma Valeria dopo la decisione della Corte d'Appello ritorna a sperare. A Fossato per 50 ragazzi corsi gratuiti

 


Domenico Cristofaro sfrutta il riciclo della sansa esausta dell'olio d'oliva per produrre pannelli per pavimentazioni che si possono ricilcare all'infinito

A Polistena, nella Piana di Gioia Tauro e alle pendici dell’Aspromonte, esiste una realtà imprenditoriale all’avanguardia a livello internazionale

riutilizza la sansa esausta – cioè il sottoprodotto del processo di estrazione dell’olio di oliva, composto dai residui di polpa, bucce e frammenti del nocciolino delle olive – per produrre pannelli per pavimentazioni interne e esterne. Questi pannelli ecologici sono molto simili a quelli in legno o ai laminati, dal punto di vista estetico, ma sono molto più resistenti e impermeabili, non contengono sostanze nocive e sono riciclabili all’infinito e possono essere utilizzati per arredi urbani e scolastici, percorsi pedonali, soppalchi, strutture balneari, allestimenti fieristici, pianali di container e di veicoli industriali.
La Calabria trabocca di sansa esausta: solo nella Piana se ne producono, ogni anno, circa due milioni e mezzo di quintali, ma di solito viene utilizzata al posto dei pellet nelle stufe oppure per produrre un olio a basso prezzo e senza alcuna qualità. L’idea di usare la sansa esausta in modo innovativo nasce sin dal 1994 grazie ad un’intuizione di Domenico Cristofaro, “geometra-imprenditore”, come lui stesso ama definirsi, che provò a mescolarla con il prolipropilene (vergine o riciclato, come gli scarti della lavorazione dei pannolini per bambini e i vasetti di yogurt vuoti). Dopo anni di ricerca e sviluppo, passati mettere a punto la miscela più adatta, nel 2000 il progetto di Cristofaro diventa realtà e nasce ECOPLAN . La linea di produzione dei pannelli ecologici viene definitivamente messa a punto nel 2007 e, oggi, l’azienda sta raccogliendo le prime soddisfazioni e riconoscimenti importanti (come il premio di Legambiente e Libera ).
La miscela, brevettata e battezzata “ECOMAT”, non contiene alcuni tipo di colla, perciò non emette formaldeide, né sostanze potenzialmente cancerogene o nocive per la salute. I pannelli sono molto più resistenti del legno agli agenti atmosferici e chimici, per realizzarli non viene abbattuto un solo albero e sono riciclabili all’infinito. Ecoplan, infatti, ritira e ricicla tutti i suoi prodotti alla fine del ciclo di vita, raggiungendo due obiettivi importanti: abbattere i costi di acquisto di materie “prime” e “seconde” ed evitare ai propri clienti i problemi legati allo smaltimento. Ma l’elemento chiave di tutto sta nel raffreddamento degli impianti, che avviene a ciclo chiuso: questo significa che non ci sono acque reflue di produzione e che tutti gli scarti di produzione vengono macinati e re-immessi nel ciclo produttivo, cioè, in pratica, per la produzione dei pannelli non viene generato alcun tipo di rifiuto.

I paesi della provincia Feroleto




venerdì 27 gennaio 2012

27 Gennaio 2012 oggi si celebra il Giorno della Memoria" per ricordare,per mai dimenticare.


Il Giorno della Memoria 2012 si tiene, come tutti gli anni, il 27 gennaio per ricordare la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz da parte dei soldati russi. Una data simbolica per sancire la fine della Shoah e dello sterminio del popolo ebraico. sono tanti gli eventi organizzati in tutta Italia per mantenere viva la memoria e non scordare quello che successe durante la Seconda Guerra Mondiale, dalle leggi razziali ai lager nazisti. Il 27 gennaio ricorre il Giorno della Memoria, istituito dal Parlamento italiano con la legge n.211 del 20 luglio 2000. La data è stata scelta, come ricorda la legge stessa, quale anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, in ricordo della Shoah, lo sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico, per “conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere”.
La stessa ricorrenza viene commemorata in molti altri paesi dell’Unione Europea e, da quest’anno, ha assunto rilevanza mondiale, in seguito alla risoluzione approvata dall’ONU il 1° novembre 2005, accogliendo un’iniziativa promossa da Israele.

Numerosi eventi sono in programma, anche quest’anno, in tutta Italia, ed è possibile trovare una lista completa dei principali eventi, visitando il sito internet dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. (UCEI).
Informazioni ed elenco eventiwww.ucei.it/giornodellamemoria/
Sul piano normativo assume anche per questo particolare pregnanza la recente approvazione, nell’ambito dell’ultima legge finanziaria (all’art. «658-bis. Alla legge 17 aprile 2003, n. 91, art. 658-bis), l’istituzione, a Ferrara, del “Museo Nazionale della cultura e dell’Ebraismo Italiano” quale testimonianza delle vicende che hanno caratterizzato la bimillenaria presenza ebraica in Italia”. Il Museo – che opererà sotto l’egida del Ministero per i Beni culturali e si avvarrà prioritariamente della collaborazione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) – ha i seguenti compiti: far conoscere la storia, il pensiero e la cultura dell’ebraismo italiano, con una specifica attenzione alle testimonianze delle persecuzioni razziali e alla Shoah in Italia; promuovere attività didattiche, organizzare manifestazioni, incontri nazionali ed internazionali, convegni, mostre permanenti e temporanee, proiezioni di film e di spettacoli “sui temi della pace e della fratellanza tra i popoli e dell’incontro tra culture e religioni diverse”.
Il giorno della Memoria è diventato LEGGE

Zagarise il Pd cittadino punta il dito contro l'operato dell'amministrazione comunale



Calalzo di Cadore (piccolo comune in provincia di Belluno) caccia Equitalia per la riscossione dei tributi e risparmia 20 mila euro.

Si può fare a meno di Equitalia: lo dimostra Calalzo di Cadore, paese di 2250 abitanti sulle Dolomiti bellunesi.
Il sindaco di Calalzo, Luca De Carlo, originariamente di Alleanza Nazionale, ma “indipendente”, come dice a Libero, ha deciso che il suo Comune poteva fare a meno della società pubblica per riscuotere le tasse. E con l’addio ad Equitalia il Comune ha risparmiato anche ventimila euro.
“Quando sono stato eletto, il servizio di riscossione dei tributi era esternalizzato proprio a Equitalia, sia per quanto riguarda i tributi ordinari, tipo la tassa sui rifiuti e quant’altro, sia per le riscossioni coatte. Noi abbiamo subito deciso di tornare a occuparci direttamente dei tributi ordinari, e già così abbiamo calcolato un risparmio di circa 20mila euro all’anno”.
Per la riscossione coatta, quella che spesso porta a sanzioni per il cittadino inadempiente, “dalla fine di novembre ci siamo ripresi anche quella. Abbiamo incaricato la Comunità montana Valbelluna, che già da anni lavora nel campo. E però, di fatto, il cittadino può venire qui, in Comune, a parlare della sua eventuale situazione di difficoltà”.
In realtà una legge del 2011 che prevede che i Comuni non si appoggino ad Equitalia per la riscossione dei tributi esiste. Solo che nessuno la mette in pratica. “Sono tanti i miei colleghi che, su questo punto, si mostrano refrattari. Anche la stessa Anci. Posso pure comprenderli: delegando l’incasso delle imposte a Equitalia ci si toglie una bella grana. Senza contare che, nelle grandi città, diventa molto più complicato impostare rapporti personali fra istituzioni e cittadini. Ma attenzione, non è che da noi gli imbroglioni siano più tollerati. Anzi: io conosco tutti i 2.250 residenti del Comune che amministro, le situazioni familiari, gli eventuali disagi, ogni tipo di problema. Impossibile che qualcuno possa fare il furbo.