Ecco quanto ci costa la castadei consiglieri regionali calabresi
Consigliere regionale,
professione pericolo… Si direbbe così, leggendo una delle tante voci che
compongono il bilancio dell’Assemblea calabrese: quei 130mila euro
previsti come assicurazione contro gli infortuni per i nostri
rappresentanti a “palazzo Campanella”, evidentemente a forte rischio di
slogarsi una caviglia nel corso del loro mandato. È solo un altro dei
tanti privilegi che la nostra classe politica può vantare in caso di
elezione, in un contesto generale di soldi pubblici che il Consiglio
disperde in mille rivoli. Quelli che emergono dai capitoli del bilancio
di previsione del Consiglio regionale per l’esercizio finanziario 2012.
Premessa doverosa: c’è un abbattimento delle spese di funzionamento
dell’Assemblea, in alcuni casi anche piuttosto consistente, fino a
toccare il 30 per cento rispetto al passato. Ma resta il dato di fondo
sull’opportunità di un “sacco” di uscite con risorse pubbliche che
potrebbero sicuramente essere evitate.
In assoluto, nel bilancio di
previsione 2012 del Consiglio il fabbisogno per consentire a “palazzo
Campanella” di produrre quello che produce in un anno - poco e nemmeno
granché, a nostro avviso, ma questo è un altro discorso - ammonta a 73
milioni di euro. C’è una riduzione di circa 15 milioni rispetto al 2011,
ma c’è anche la sensazione che molto altro ancora si potrebbe
risparmiare, magari tagliando qualche amenità la cui utilità è tutta da
dimostrare. Come, ad esempio, i 50mila euro di spese previste per
l’acquisto “vestiario personale”, aumentate di 20mila rispetto
all’esercizio precedente: non si sa in cosa consista questo “vestiario”.
Sono comunque “briciole” rispetto al “grosso” delle spese,
rappresentato dal “trattamento indennitario dei consiglieri regionali e
componenti della Giunta regionale non consiglieri”, cioè - per farla
semplice - degli stipendi della parte politica: in totale 22,7 milioni
previsti per il 2012. Qualcosina rispetto al 2011 viene risparmiata,
nell’ordine di 2,5 milioni, frutto delle prime misure di riduzione
adottate - un po’ di malavoglia – dall’Assemblea nei mesi scorsi. Ma il
“pacchetto” della retribuzione per i consiglieri regionali assorbe
praticamente il 30 per cento del totale delle spese di funzionamento di
“palazzo Campanella”. Anche perché nel “trattamento indennitario” dei 50
consiglieri sono comprese diavolerie di ogni genere: oltre
all’indennità base (13,2 milioni di spesa prevista per il 2012) e ai
vitalizi ci sono le spese generali e il rimborso del mezzo proprio (4,2
milioni), la famosa “diaria”, cioè il rimborso forfettario per le
giornate di seduta del Consiglio e delle commissioni (1,5 milioni), le
indennità di missioni (150mila euro) e infine l’assicurazione
obbligatoria di cui sopra. Forse c’è qualcosa di troppo… Così come
probabilmente sono troppi i 550mila euro previsti per le spese di
rappresentanza del presidente del Consiglio regionale, 185mila dei quali
destinati a patrocini e contributi, i famosi “finanziamenti a pioggia”
per le iniziative più stravaganti e cervellotiche. Forse davvero c’è
qualcosa di troppo…
Anche perché la sfera politica presenta altri
costi, quelli relativi al funzionamento dei gruppi consiliari, per il
quale il bilancio di previsione 2012 prevede uno stanziamento di circa
4,5 milioni, poco più di 150mila euro in meno rispetto al 2011: in
questo capitolo “mamma Regione” contempla pure 156mila euro destinati ai
premi incentivanti e all’indennità di disagio e mensa per gli autisti
dei presidenti dei gruppi consiliari, premi incentivanti e indennità che
comunque spettano agli autisti di tutti i consiglieri regionali. Giusto
per non creare gelosie… Ma un po’ di gelosia forse afferra il personale
del consiglio regionale, capitolo quarto del bilancio di previsione: in
totale le spese per questa voce ammontano a oltre 32 milioni, c’è una
riduzione del 21 per cento rispetto al 2011 ma sicuramente non è giusto
che analoga percentuale di riduzione non sia stata prevista per la parte
politica. Che poi può giocare anche su molti altri “tavoli”.