venerdì 8 marzo 2013
Ecco l'elenco dei 210 comuni Calabresi che devono versare ben 150 milioni di euro per tasse sui rifiuti non versati alla regione
giovedì 7 marzo 2013
" U Pustellu " Ricordi, rievocazioni dei tempi che furono
U Pustellu
un marchio
indelebile di un intera generazione. Oggi i bambini sin dai primi giorni di
vita vengono sottoposti in continui vaccini ormai si ci vaccina per ogni cosa. Quando eravamo piccoli noi quelli della
generazione che ormai hanno superato da un bel po’ gli … anta se un compagno aveva
la varicella ti facevano stare vicino a lui cosi la prendevamo pure noi
per farci rinforzare le difese immunitarie, evitando cosi di prenderla in età
adulta. Oggi invece si ci vaccina su tutto sin da subito,appena nati! Con tanto
di cartellino da timbrare man mano che il bimbo cresce. Per chi come me ha
superato gli anta invece l’unico vaccino era “U Pustellu” che ti segnava nel
vero senso della parola per tutta la vita. Mi ricordo quando mi fu fatta la
seconda dose, tutti in fila all'aperto in piazza" Coppoletta" (
Io altruista come non mai) facevo di tutto per evitare il mio turno facendo
passare avanti più bambini possibile. Entrando più nel fattore medico scientifico
di questo vaccino veniva somministrato sino alla metà degli anni 70 fatto al braccio in due dosi, uno dopo nati
l’altro verso il primo anno di scuola elementare. La seconda dose rimaneva in
modo più visibile, indelebile a forma di cerchio. Era la vaccinazione
antivaiolosa, che non si eseguiva con una siringa, ma con una piccola
scarificazione sulla cute,un graffio che si faceva con una specie di pennino.
Questa vaccinazione è stata eliminata dal programma del sistema sanitario
nazionale, in quanto l'agente patogeno è stato debellato in modo definitivo nel
1977
Oggi
ci si vanta tanto dei tatuaggi che vanno molto di moda Noi possiamo
essere fieri di
mercoledì 6 marzo 2013
martedì 5 marzo 2013
Tutti i paesi del nostro comprensorio faranno parte di un vasto consorzio autonomo che gestirà la discarica di Alli
43 amministratori del catanzarese hanno partecipato ad un incontro nella sede del Comune di Catanzaro per dare vita a un nuovo organismo che gestirà la discarica di Alli
I sindaci e gli amministratori di 43 comuni del catanzarese hanno partecipato ad un incontro nella sede del Comune di Catanzaro per discutere della costituzione di un consorzio che gestisca direttamente la discarica di Alli «in modo da razionalizzare il ciclo dei rifiuti e scongiurare - è stato detto - il rischio di nuove emergenze ambientali». A presiedere l'incontro è stato il sindaco di Catanzaro (Comune capofila), Sergio Abramo, affiancato da Fabio Costarella, responsabile area Sud del Conai (Consorzio nazionale imballaggi), l'organismo che potrà fornire un supporto gratuito ai singoli Comuni o all'intero consorzio per stilare un piano esecutivo industriale per la raccolta differenziata. Presenti i rappresentanti dei Comuni di Albi, Amaroni, Amato, Andali, Argusto, Caraffa, Cardinale, Carlopoli, Cenadi, Centrache, Cerva, Chiaravalle Centrale, Cicala, Cropani, Fossato Serralta,Gagliato, Gasperina, Gimigliano, Guardavalle, Isca sullo Ionio, Magisano, Marcedusa, Montepaone, Olivadi, Pentone, Petrona, San Sostene, San Vito sullo Ionio, Satriano, Sant'Andrea Apostolo dello Ionio, Serrastretta, Sellia Marina, Sersale, Settingiano, Simeri Crichi, Sorbo San Basile, Soveria Simeri, Squillace, Stalettì, Taverna, Tiriolo e Vallefiorita.L'obiettivo a breve termine è la stipula di un protocollo d'intesa tra i Comuni del comprensorio e la redazione di uno statuto con relative linea guida che dovrà essere condiviso con le amministrazioni locali, in vista di una graduale entrata a regime della raccolta differenziata. I sindaci hanno discusso anche del progetto di ampliamento della discarica di Alli, che, parallelamente all'avvio del servizio di differenziata, servirà ad aumentare l'autonomia di conferimento dei Comuni nell'impianto catanzarese.«Sarà fondamentale - ha detto il sindaco Abramo - che nell'auspicato futuro consorzio tutti i Comuni paghino secondo la propria parte e si parta da subito con un concreto progetto per avviare la
lunedì 4 marzo 2013
Antichi Proverbi Calabresi (Quinta e ultima parte)
- Un c’è chiesa senza campana, un c’è paisa senza puttana;
- Quannu ‘a gatta un c’è ‘u suricia abballa;
- China ‘u risica ‘u rusica;
- Dimma ccu china vai ca ti dicu chillu chi fai;
- ‘U lignu stortu ‘u focu l’addirizza e llu malu ferru su leva lla mola;
- ‘U piscia bonu ‘u nescia de Tarantu;
- Chine va chianu va sanu e va luntanu;
- Eu me speragnu ‘a mugghiera intra ‘u lettu e l’atru sa goda sutta ‘u ruvettu;
- A guccia a guccia s’inchia lla vutta e a guccia a guccia si divaca;
- Quannu chiova e nnu ffa zanchi, pagamu a tutti quanti;
- Sutta ‘a vutta ‘a mamma se vutta e sutta ‘a vutta ‘a mamma se futta;
- Chine parra d’arretu e’ tenutu allu culu;
- ‘U bbena llu male ppe nocere ma vena ppe d’aggiuvari;
- ‘A chiazza e ‘a fera unn’aperira tabaccheria;
- ‘E cose longhe diventanu serpi;
domenica 3 marzo 2013
Il Calzolaio generoso "Nu Bonu Scarparu" raccolta dei più bei racconti
Un calzolaio era molto povero. Un giorno fece un paio di scarpe. Passò di lì una vecchietta scalza che gli disse:
- Per favore puoi regalarmi quelle scarpe?Ho tanto freddo e fuori c' è la neve!
Il calzolaio rispose:
Il calzolaio rispose:
- Va bene, te le regalo, anche se io sono povero e ho bisogno di soldi.
Il giorno dopo, quando si svegliò, il calzolaio trovò le scarpe piene di monete d'oro con un biglietto sul quale c' era scritto:
"Per il calzolaio più gentile e più generoso".
Il
calzolaio non riuscì a credere ai suoi occhi. Pensò a quella vecchietta
e non sapeva come fare per ringraziarla. La cercò dovunque, ma poi
smise. Decise allora di costruire un nuovo negozio più grande e più
bello. Fece tante scarpe e le regalò ai bambini poveri del villaggio.
Una sera, mentre il calzolaio stava lavorando,udì uno strano rumore e
vide una luce dietro la
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