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venerdì 31 gennaio 2014

Allerta meteo. Domani chiuse tutte le scuole di Catanzaro.L'allerta meteo durerà sino al pomeriggio di domenica 2 febbraio


"In relazione all’allerta meteo emessa dalla Protezione civile, il sindaco Sergio Abramo ha firmato l’ordinanza che dispone la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado della Città nella giornata di domani, sabato 1 febbraio. Il dispositivo si è reso necessario, in via precauzionale, per tutelare “la salute e l’incolumità degli alunni e di tutti i soggetti che operano nell’ambito scolastico, evitando i potenziali rischi e/o pericoli derivanti dalla condizione di avversità meteorologica”, si legge nella comunicazione ufficiale dell'Ufficio stampa di Palazzo de Nobili.
L’ordinanza, condivisa dall’assessore alla pubblica istruzione Stefania Lo Giudice, e predisposta dal settore guidato da Saverio Molica, sottolinea che “l’Amministrazione, per quanto di propria competenza, sta mettendo in atto le misure e le azioni volte al contrasto degli effetti di tale situazione di maltempo, al fine di contenere eventuali danni e consentire la gestione di ipotizzabili interventi emergenziali”. 
Palazzo De Nobili sta monitorando la situazione. Il sindaco Sergio Abramo -si legge sul sito del Comune di Catanzaro -  ha pre-allertato già dalle prime ore del mattino, e ben prima che venissero emanati i bollettini di Protezione Civile e Arpacal, il Coordinamento Operativo Comunale della Protezione Civile, nonché tutte le strutture tecniche ed operative dell’Amministrazione allo scopo di fronteggiare eventuali situazioni di rischio.
In particolare, viene monitorata la situazione del lungomare che potrebbe essere interessato ad una nuova forte mareggiata.
Il sindaco ha rinnovato l’invito, già rivolto alla cittadinanza in occasione dell’ondata di maltempo del 19 novembre e del 1 dicembre scorso, di non uscire da casa soprattutto nell’arco temporale ritenuto a maggiore rischio, dal pomeriggio di domani al pomeriggio di domenica.
"A partire dalla serata di oggi è previsto il sopraggiungere sulla nostra regione di un fronte instabile e compatto che darà luogo a precipitazioni intense e prolungate. Ad essere maggiormente investiti saranno i Versanti Jonici regionali, dove localmente potranno verificarsi fenomeni estremamente intensi”. E’ quanto comunica il Centro Funzionale Multirischi dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal) che ha diramato un avviso di Criticità per Possibili Precipitazioni Intense con livello di criticità 2 (criticità elevata) per il reggino e le aree Ioniche. “Tale livello – fanno sapere dal Multirischi - contempla scenari di evento tali da

Antica preparazione del sapone fatto in casa. In tempo di crisi questi antichi rituali ormai in dissuso possono ritornare utili.







Larte della saponificazione è antica quanto l’uomo: più di duemila anni fa in Mesopotiamia, uomini e donne usavano detergere il corpo con l’ausilio del sapone, così come è dimostrato da alcuni ritrovamenti archeologici. Sebbene nel mondo greco-romano questa pratica trovi scarsa diffusione, considerando che queste civiltà preferivano come metodo di pulizia il bagno di vapore delle terme, vedremo che nel medioevo, intorno all’800 a.C nell’attuale Siria, comparirà il sapone nella sua forma solida, così come lo conosciamo oggi. Ripristinare quest’antica tradizione è da considerarsi un grosso guadagno per la salute e il portafoglio: perché dunque non optare per una pelle sana, morbida e pulita sbizzarrendosi con la propria creatività? Vi sveleremo la tecnica per la produzione del sapone a freddo, la più semplice da realizzare soprattutto per chi è alle prime armi. Bisogna procurarsi delle pentole, un paio di guanti, una caraffa di pirex, un termometro da cucina, un cucchiaio di legno, un cucchiaio in acciaio, un frullatore a immersione, un paio di occhialini e una mascherina, coperte vecchie, giornali, stampi per sapone oppure contenitori in tetrapack.



A seguire la preparazione dettagliata per avere un ottimo sapone molto economico ma efficace.



giovedì 30 gennaio 2014

Simeri Crichi; Lesioni e maltrattamenti in famiglia, assolto in secondo grado il giovane “G.C” perché il fatto non sussiste.


Ha ottenutocorte d'appello di cz  foto per selliaracconta in questi giorni con sentenza di secondo grado la piena assoluzione perchè i fatti non sussistono, il giovane G. C  di Simeri Crichi, difeso dall’avvocato Gigliotti. La Corte d’appello di Catanzaro  ha cosi capovolta la sentenza di primo grado che condannava il giovane con le pesanti accuse di lesioni e maltrattamenti in famiglia. La vicenda inizia con una denuncia da parte dei suoi familiari che secondo loro vivevano da un pò in un clima di terrore che lo stesso aveva instaurato nella madre,del compagno di lei e della sorella. Per questo aveva trascorso anche diversi giorni in carcere. Nel processo che si svolse i giudici condannarono l’imputato per maltrattamenti e lesioni, assolvendolo dall’accusa di estorsione perchè si era convenuto che la richiesta giornaliera da parte dell’imputato di 20/30 euro non poteva rientrare con il reato di estorsione. Rimanevano valide invece (sempre secondo i giudici di primo grado) gli estremi per i maltrattamenti e  lesioni, in virtù di un clima di forte tensione di terrore e violenza che si era creato nell’ambiente familiare.L’avvocato Gigliotti sin da subito aveva deciso di impugnare tale

martedì 28 gennaio 2014

Originale raccolta di favole di Francesco Coppoletta (in arte MastroFra) dal titolo “Insieme per Crescere” Opera scritta per raccogliere fondi per il progetto “Emmaus”

'Insieme per crescere Un’originale opera scritta per raccogliere fondi per il progetto solidale "Adotta la Casa di Emmaus Una suggestiva raccolta di favole di Francesco Coppoletta in arte MastroFra

Favole da leggere, favole da raccontare, favole da colorare. Le propone, in un’originale opera, Francesco Coppoletta, in arte Mastrofra, con lo scopo di raccogliere fondi per il progetto solidale “Adotta la Casa di Emmaus”. Un modo per mettere assieme arte, cultura e solidarietà che è poi lo slogan di questo poliedrico
artista. La raccolta di favole, intitolata “Insieme per crescere”, è diretta ai bambini, ma anche agli adulti

che, spesso, non hanno il tempo per riflettere sui temi della vita e della solidarietà. Coppoletta si è ispirato a Esopo e Fedro per confezionare storie belle, gradevoli, commoventi, divertenti, come quella della “capretta golosa e diffidente” o, ancora, quella del “cane incauto”. E ogni favole, oltre alle illustrazioni da colorare, contiene alla fine una morale in versi che ne sintetizza il significato.“Questo è un libro pieno di piccoli messaggi di vita che certamente i bambini porteranno in sé una volta cresciuti”, dice con orgoglio l’autore. “Il libello, che nella sua semplicità ha un grande

lunedì 27 gennaio 2014

27 gennaio 2014 giornata della Memoria. Per ricordare per mai dimenticare.

Il 27 gennaio è il Giorno della Memoria della Shoah, cioè dell'omicidio di massa più terribile che la storia ricordi. Per questo è stato istituito il "Giorno della Memoria"; per aiutare tutti, ma soprattutto i giovani, a tenere sveglie le nostre coscienze.

Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime del nazismo, dell'Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati.
In questo giorno si celebra la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945 ad opera delle truppe sovietiche dell'Armata Rossa
                                         Primo Levi: Se questo è un uomo (1958)
«Soccombere è la cosa più semplice: basta eseguire tutti gli ordini che si ricevono, non mangiare che la razione, attenersi alla disciplina del lavoro e del campo. L’esperienza ha dimostrato che solo eccezionalmente si può in questo modo durare più di tre mesi. Tutti i mussulmani che vanno in gas hanno la stessa storia, per meglio dire, non hanno storia; hanno seguito il pendio fino al fondo, naturalmente, come i ruscelli che vanno al mare. Entrati in campo, per loro essenziale incapacità, o per sventura, o per un qualsiasi banale incidente, sono stati sopraffatti prima di aver potuto adeguarsi; sono battuti sul tempo, non cominciano a imparare il tedesco e a discernere qualcosa nell’infernale groviglio di leggi e di divieti, che quando il loro corpo è già in sfacelo, e nulla li potrebbe più salvare dalla selezione o dalla morte per deperimento. La loro vita è breve ma il loro numero è sterminato. Sono loro, i Muselmanner, i sommersi, il nerbo del campo; loro, la massa anonima, continuamente rinnovata e sempre identica, dei non-uomini che marciano e faticano in silenzio, spenta in loro la scintilla divina, già troppo vuoti per soffrire veramente.
Si esita a chiamarli vivi: si esita a chiamar morte la loro morte, davanti a cui essi non temono perché sono troppo stanchi per comprenderla:
«Essi popolano la mia memoria della loro presenza senza volto, e se potessi racchiudere in una immagine tutto il male del nostro tempo, sceglierei questa immagine, che mi è familiare: un uomo scarno, dalla fronte china e dalle spalle curve, sul cui volto e nei cui occhi non si possa leggere traccia di pensiero».

Video Shock sull'olocausto

per la durezza delle immaggini si consiglia la visione a un pubblico adulto



Poesia di Bertolt Brecht 
 Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento,
 perché rubacchiavano.
 Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto,
 perché mi stavano antipatici.
 Poi vennero a prendere gli omosessuali,
 e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
 Poi vennero a prendere i comunisti,