Legambiente premia l’esperienza della raccolta porta a porta avviata a Catanzaro
Il Comune di Catanzaro si è aggiudicato il premio nazionale “Start Up”, un riconoscimento ideato da Legambiente e patrocinato dal ministero per l’Ambiente che premia le comunità locali, gli amministratori e i cittadini che hanno ottenuto i migliori risultati nella raccolta e gestione dei rifiuti. A ritirare il premio, durante la cerimonia di premiazione della edizione 2016 del concorso “Comuni Ricicloni” svoltasi oggi a Roma nella Casa del Cinema, è stato il sindaco Sergio Abramo.
“Questo è un premio conquistato dai miei cittadini che, con impegno e collaborazione, stanno attuando la differenziazione dei propri rifiuti”.
Crescono in Italia i comuni "rifiuti free", quelli che oltre ad essere ricicloni, hanno deciso di puntare sulla riduzione del residuo non riciclabile da avviare a smaltimento. Sono ben 525, contro i 356 dello scorso anno, le realtà che superano il 65% di raccolta differenziata e producono meno di 75 kg annui per abitante di rifiuto secco indifferenziato (pari al 7% del totale nazionale), per una popolazione che sfiora i 3 milioni di cittadini. Di questi 525 comuni virtuosi, 255 hanno un sistema di tariffazione puntuale e 136 uno normalizzato. È quanto emerge dal rapporto Comuni ricicloni 2016 di Legambiente presentato oggi a Roma, nell’ambito della tre giorni del Forum Rifiuti realizzato con Editoriale La Nuova Ecologia e Kyoto Club e in partenariato con il Coou, e durante il quale sono stati premiati i comuni Rifiuti free. Nord Italia al top con i suoi 413 comuni rifiuti-free, pari al 79% del totale; segue il Sud con 87 (17% del totale) e il Centro con 25 (5%). Le regioni che superano la media nazionale del 7% di Rifiuti free rispetto al totale sono invece: il Veneto (con il 35% di comuni Rifiuti Free), il Friuli-Venezia Giulia (29%), il Trentino-Alto Adige (17%) e la Campania (9%). Mancano all’appello solo Valle d’Aosta, Umbria, Puglia e Sicilia dove non ci sono comuni con alta percentuale di differenziata e bassa produzione di rifiuto secco residuo. Sono quattro le regioni che superano la media nazionale del 7% di rifiuti free rispetto al totale. In particolare il Veneto si distingue per ben 204 comuni “liberi dai rifiuti”, seguito dalla Lombardia con 76 comuni (grazie soprattutto alla provincia di Mantova che rappresentano il 5% del totale dei comuni lombardi). Importanti i numeri arrivano anche dal Friuli-Venezia Giulia (63 comuni), dal Trentino Alto Adige (56) e dalla Campania con le sue 50 realtà virtuose su 550 comuni totali. Indietreggia, invece, il Piemonte che quest’anno conta solo 8 comuni “targati” Rifiuti Free. Oltre ai territori di eccellenza, ci sono anche le tante esperienze delle gestioni consortili, praticamente tutti i Rifiuti Free. A guidare la classifica dei ,,,,,,,,,,,,,,,,,,,