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martedì 21 marzo 2017

Il 25 e 26 Marzo Giornate del Fai di Primavera con tanti luoghi spesso sconosciuti da visitare Ecco l'elenco dei siti Calabresi compresi i 4 di Catanzaro.





Giornate Fai di Primavera in Calabria: una grande festa dedicata ai beni culturali. Un’occasione unica per scoprire luoghi solitamente chiusi al pubblico. Un’occasione per sentirsi parte di quell’Italia creata dai 9 milioni di persone che in questi anni hanno dimostrato di amare e di riconoscersi nell’immenso patrimonio culturale custodito nel nostro Paese. Chiese, ville, borghi, palazzi, aree archeologiche, castelli, giardini, archivi storici. Sono oltre 1.000 i luoghi aperti con visite a contributo libero in tutte le Regioni grazie all’impegno e all’entusiasmo delle Delegazioni e dei volontari del Fai. Torna in 400 località di tutta Italia le Giornate Fai di Primavera 2017.
La 25esima edizione si terrà sabato 25 e domenica 26 marzo anche in Calabria. Sono oltre 20 i luoghi aperti al pubblico per questa occasione straordinaria, a questi si aggiungono altri beni visitabili durante l’anno. Verranno schierati 7.500 volontari e 35.000 «apprendisti ciceroni», ragazzi delle scuole che illustreranno i luoghi. La lista include ogni aspetto del Patrimonio tutelato dall’articolo 9 della Costituzione. In totale in Italia si possono visitare 260 palazzi e ville, 51 borghi, 79 castelli e torri, 90 piccoli musei. E ancora 40 parchi e aree naturalistiche, 20 aree archeologiche, 7 zone militari e 20 accademie, scuole istitut. Poi 16 tra industrie e musei aziendali, 14 teatri e anfiteatri, 8 cimiteri, 2 ex ospedali psichiatrici. Per il presidente del Fai, Andrea Carandini, il merito di questo risultato è del «lavoro instancabile della nostra legione di volontari».

a seguire il programma con i luoghi visitabili nelle pronvince di Catanzaro,Cosenza, Reggio, Crotone e Vibo.

lunedì 20 marzo 2017

Avviare subito in Sila e Presila la lotta alla processionaria per evitare che migliaia di alberi anche secolari scompaiano per sempre

Processionaria del Pino sta provocando seri danni  nei boschi silani e Presilani 

La lotta alla processionaria del pino è obbligatoria su tutto il territorio

nazionale, poiché costituisce una minaccia per la produzione e la sopravvivenza di alcune specie arboree e può costituire un rischio per la salute delle persone e degli animali. Il Ministero della Salute, infatti,  invita le amministrazioni locali ad attivare tutte le misure atte a contenere e controllare il fenomeno infestante.

 È considerato come uno dei principali fattori limitanti per lo sviluppo e la sopravvivenza delle pinete del Mediterraneo. Attacca prevalentemente piante di Pino. Questo insetto è conosciuto anche perché nocivo per le specie a sangue caldo, uomo compreso; i danni provocati dalla penetrazione dei peli nella cute umana, possono essere modesti o assumere notevole gravità. Nella pelle, dove si infiggono le setole o i loro frammenti, insorge un molestissimo eritema papuloso, fortemente pruriginoso, che può scomparire dopo qualche giorno; mentre conseguenze più gravi, si hanno quando i peli, o frammenti di essi, giungono a contatto con l'occhio, la mucosa nasale, la bocca o peggio ancora, quando penetrano nelle vie respiratorie e digestive.
Ancora una volta, con l’arrivo della bella stagione, su tutto il territorio silano e presilano c’è grande preoccupazione per la ricomparsa della processionaria, un fenomeno che rappresenta, ormai, una vera e propria emergenza ambientale e, rispetto alla quale, è necessario muoversi e agire tempestivamente, se non si vuole che vaste aree su cui insistono migliaia di alberi di pino e di quercia scompaiano definitivamente.
 i rischi che la processionaria comporta non riguardano solo le piante, ma anche l’uomo e gli animali. E ciò rende ancor più grave e preoccupante un fenomeno che si sta progressivamente diffondendo a macchia d’olio su tutto il nostro territorio.E' evidente che solo l’intervento di una o più amministrazioni comunali non basta, ma è necessario predisporre una sorta di task-force, coordinata dalla Regione Calabria e dal Ministero della Salute, in cui siano presenti tutti gli enti interessati al fenomeno e che, a seconda delle singole competenze, siano in grado di dare una risposta celere e tempestiva alle

venerdì 17 marzo 2017

A Sersale le elezioni comunali entrano nel vivo. Domenica 19 marzo la lista Rinnov@ndo Sersale si presenterà a cittadini Con il programma Detto A Quattro Occhi!

Il marketing politico di #solocosebelle ha il vantaggio di conquistare un sacco di “Mi Piace” ma, come la pubblicità ingannevole, nasconde spesso una verità diversa.

L PROGRAMMA DETTO A QUATTRO OCCHI!
INCONTREREMO I CITTADINI
DOMENICA 19 MARZO, ore 9.00
PIAZZA C. BORELLI

Nel 2016 con la manutenzione pubblica c’è stato un risparmio idrico di quasi 90.000€, con la privatizzazione del servizio idrico, questi soldi a chi gioveranno? A novembre sembrava che nuovi messia stessero camminando sull’ #acquapubblica… ora dei benefattori si sono perse le tracce?!
Che fine ha fatto il dissesto finanziario? Eravamo rimasti alla pubblicazione della massa passiva di quasi 4mln di € di cui 1,3mln  per forniture e lavori non pagati tra il 2002 e il 2012 da Progetto Sersale!

Sono venuti fuori altri debiti creati tra il 2010 e il 2013: circa 100.000€ l’amministrazione si impegna a pagare direttamente ai creditori. E per gli altri che invece aspettano ancora il commissario?
L’OSL deve avere in cassa almeno il 40% della massa passiva (1,5mln circa!) per cominciare a pagare i creditori, questa cifra deve essere messa a disposizione dal comune … Progetto Sersale ha fatto già qualcosa?
Che fine hanno fatto il PIP di Borda? Ci costa un mutuo di 2mln di € ma non ha portato guadagno, anzi un lotto assegnato è stato perfino revocato per interdittiva antimafia!
I sersalesi fanno la differenziata ma i vantaggi non si sa a chi vanno? In bolletta? In bilancio? A chi?
Al bellissimo convegno sulla Riserva è stato detto che bisogna fare di più per l’ambiente e il paesaggio: funziona il depuratore? Quanta differenziata si fa? Provvedimenti per la scala del monte Crozze e il Centro Storico?
E la nuovissima APP iSersale? Perché la sezione TRASPARENZA AMMINISTRATIVA non è aggiornata?

#solocosebelle sono politiche che si chiamano ‘cover stories’ – storie che coprono i fatti. Storie che tutti apprezziamo, ma che hanno il solo scopo di distrarre i cittadini dai problemi reali di Sersale.
Noi rispondiamo col solo strumento che abbiamo: discutere di..........

giovedì 16 marzo 2017

Smaltimento tetti in amianto qualcosa inizia a muoversi. Nasce una procedura operativa per la gestione degli esposti/denunce riguardanti fabbricati ubicati nel territorio per i quali si sospetta la presenza di amianto.

Nella speranza che la lodevole iniziativa intrapresa dal comune di Catanzaro venga estesa a tutti i comuni del Comprensorio


Quando gli enti dialogano efficacemente, gli effetti positivi si possono riscontrare sia nel servizio reso alla collettività e sia nelle risposte date alle istanze del cittadino. E' su questo principio che a Catanzaro alcuni enti deputati al controllo sanitario e ambientale, insieme al Comune, hanno deciso di concordare una procedura per evitare, appunto, interventi "raddoppiati" ed un appesantimento di burocrazia in un settore molto delicato come quello del controllo dello stato di conservazione dei manufatti contenenti amianto.
Il Servizio Suolo e Rifiuti del Dipartimento provinciale di Catanzaro dell'Arpacal, infatti, insieme all'Unità Operativa Igiene e Sanità Pubblica dell'ASP, ed il Settore Igiene Ambientale del Comune di Catanzaro, hanno concordato una procedura operativa per la gestione degli esposti/denunce riguardanti fabbricati ubicati nel territorio comunale per i quali si sospetta la presenza di amianto.
La procedura prevede un sopralluogo congiunto di tecnici per la verifica delle criticità denunciate, la valutazione delle successive azioni di rispettiva competenza degli enti, Asp e Arpacal e Comune, con l’eventuale coinvolgimento della Polizia Municipale. Successivamente, è prevista l’attivazione da parte del Comune di un procedimento amministrativo a carico dei titolari dell’immobile per la valutazione della pericolosità da amianto e l’eventuale necessità d’interventi di bonifica. La procedura operativa si conclude con successivo controllo sugli adempimenti impartiti e sugli esiti della suddetta valutazione.
I campioni eventualmente prelevati vengono inviati al Centro Geologia e Amianto dell’Arpacal, direttore dalla dr.ssa Teresa Oranges, per essere sottoposti ad analisi di laboratorio per confermare la presenza di amianto in tutti i materiali investigati.
Sul fronte delle attività svolte dal Servizio Suolo e Rifiuti del Dipartimento provinciale di Catanzaro dell'Arpacal, è consultabile online sul----------

mercoledì 15 marzo 2017

Parte d Sellia il Progetto "Banca del Cuore" un progetto unico al mondo che prevede la custodia gratuita e prontamente disponibile dell’elettrocardiogramma e dei dati sanitari più rilevanti di tutti i malati e dei cittadini che ne hanno fatto richiesta.

La salute del nostro cuore è il bene più prezioso, 
è “la nostra stessa vita e va messo in cassaforte”. E’ questo il principio che muove l’iniziativa la “Banca del cuore”, un progetto unico al mondo che prevede la custodia gratuita e prontamente disponibile dell’elettrocardiogramma e dei dati sanitari più rilevanti di tutti i malati e dei cittadini che ne hanno fatto richiesta. I dati saranno contenuti nella “BancomHeart”, la speciale card che permette tramite internet la connessione ai propri dati sanitari cardiovascolari rilevanti, in modo semplice e intuitivo 24 ore su 24, da qualunque parte del mondo e che viene consegnata gratuitamente. Il progetto è stato presentato questa mattina nella Sala Giunta della Provincia di Catanzaro alla presenza del presidente del presidente Enzo Bruno; del sindaco di Sellia Davide Zicchinella, consigliere provinciale delegato alla Sanità e alle Politiche sociali; del dottor Roberto Ceravolo responsabile dell’Emodinamica interventistica e cardiologia dell’ospedale “Pugliese-Ciaccio” responsabile della Banca del Cuore; del presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Catanzaro, e consigliere regionale, Enzo Ciconte. Presente anche il presidente del Lions Catanzaro-Lamezia, il sindaco di Motta Santa Lucia Amedeo Colacino, che ha portato i saluti della presidente di circoscrizione Anna Bitonte, oltre che il presidente del Club Rupe Ventosa, Franco Carioti e il past president del Club Lions Mediterraneo, Alfredo Cosentini.

“Siamo davvero orgogliosi di mettere a disposizione le nostre strutture e il nostro sostegno a disposizione di un progetto così importante per migliorare la qualità della vita e salvare vite umane, partendo dal presupposto che proprio le malattie cardiovascolari sono tra le prime cause di morte – ha affermato il presidente della Provincia, Enzo Bruno -. La ‘Banca del cuore’ è in linea il progetto di prevenzione sul nostro territorio che la Provincia ha sostenuto con l’Università “Magna Graecia” - Centro di ricerche Interregionale per la sicurezza alimentare e la salute, l’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Catanzaro e Federfarma Catanzaro e grazie al quale abbiamo distribuito defibrillatori nelle farmacie che hanno aderito e che, quindi, sono stati potenziati nella loro funzione di presidio sanitario creando un importante percorso formativo”.
Sellia è stato scelto come comune pilota della provincia di Catanzaro, perché ha a disposizione un ambulatorio per gli screening e un operatore, “infatti siamo riusciti ad effettuare 200 elettrocardiogrammi in tre........