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venerdì 30 giugno 2017

Tutto fatto per la nuova proprietà del Catanzaro Calcio. La soddisfazione del Presidente Daniele Rossi alla Famiglia Noto.



«La vicenda del Catanzaro calcio mi rende orgoglioso di essere Presidente provinciale di Confindustria. L’attenzione e l’affetto dimostrati dalla classe imprenditoriale verso quello che a tutti gli effetti può essere considerato un bene pubblico com’è il Catanzaro, sono una bella testimonianza di vicinanza a tutta la città, un segnale forte che la città stessa attendeva. Il mio più sincero grazie va ai protagonisti della vicenda, a partire dal sindaco Sergio Abramo fino al sodalizio di imprenditori che hanno inteso impegnarsi con la nuova società per un sostegno esterno. Ma il mio grazie più grande va ai fratelli Noto e agli imprenditori e professionisti che assieme a loro hanno deciso di assumersi responsabilità gestionali nella nuova avventura. Sono convinto che le capacità manageriali e la passione che tutti i protagonisti metteranno a disposizione del Catanzaro calcio, sapranno garantire un presente e un futuro solido alla squadra. Mi auguro, infine, che questo nuovo scenario possa essere la piattaforma su cui costruire i successi sportivi che la città merita».
Mancano ancora le firme, che dovrebbero arrivare nella............

giovedì 29 giugno 2017

Finalmente succede a Sellia ! 100 persone fra bambini ed accompagnatori hanno preso letteralmente d'assalto il Parco Avventura

Succede a Sellia profondo (e per molti ormai irrecuperabile) Sud. Ieri pomeriggio 100
persone fra bambini ed accompagnatori hanno preso letteralmente d'assalto il Parco Avventura di Sellia. Una famiglia ha raggiunto il nostro Borgo (avendone sentito parlare) addirittura da Reggio Calabria per usufruire degli attrattori del parco e visitare i nostri musei. 11 persone di cui 8 di Sellia ( operatori e manutentori) hanno lavorato (dopo aver fatto un corso). Nel frattempo 13 ragazzi provenienti da tutta la Calabria da tre giorni e per tutta la settimana stanno facendo lezione a Sellia seguendo un progetto promosso dalla Diocesi di Catanzaro. Studiano, mangiano e dormono a Sellia. Ed oggi nella tarda mattinata vogliono che io stesso tenga loro una lezione su come sia possibile creare concrete opportunità di lavoro anche in un paese piccolo come il nostro. 2 persone di Sellia stanno lavorando per preparare i pasti e pulire le stanze. Infine un pulman di Indonesiani (la settimana scorsa etano venuti a Sellia operatori tutistici dalla Cina) ospitati in un villaggio della costa Ionica è arrivato fino a Sellia. Anche loro pur vivendo nell'altro capo del mondo avevano sentito parlare di un Borgo famoso per la tutela della salute e la cultura e hanno voluto visitarlo. Qualcosa di rivoluzionario per Noi sta concretamente accadendo. E siamo solo all'inizio. Certamente faremo in modo che ognuno
abbia la sua fetta di opportunità credendoci, pero', e mettendosi in gioco. Non aspettando la manna dal cielo...Sellia può davvero diventare il paese delle opportunità e non solo per i selliesi...da che era dato da...........

mercoledì 28 giugno 2017

La nuova 106 nel tratto catanzarese (da poco inaugurata) cade a pezzi si teme Cemento scadente e zero collaudi.


La Procura di Catanzaro ha acquisito nuovi atti sui lavori di realizzazione del nuovo tratto della Jonica. Che continua a registrare chiusure. L’ultima è quella dello svincolo per Germaneto. E la Regione? Ha pagato ma non ha mai controllato 


Non sappiamo bene a cosa brindassero il governatore Mario Oliverio, l'amministratore delegato di Anas Armani e il responsabile compartimentale della stessa Anas per la Calabria. Certamente non alla trasparenza ed alla correttezza dimostrata nei cantieri calabresi della Salerno-Reggio Calabria e della “nuova” 106. È di ieri infatti l'apertura di nuove indagini giudiziarie sulla frettolosa inaugurazione del tratto autostradale tra Laino e Mormanno. È, invece, di oggi l'acquisizione di nuovi documenti sullo scandalo del tratto catanzarese della “nuova” 106. Entrambe le opere hanno molti punti in comune: mancanza di collaudo, limitazione al traffico immediatamente dopo le pompose inaugurazioni, sospetto di un criminale ricorso all'uso di cemento depotenziato, vale a dire meno strutturato di quanto previsto nei capitolati di sicurezza e di appalto.
La Guardia di finanza ha sentito in questi giorni diversi imprenditori e personale che hanno lavorato nei cantieri della 106 nel tratto che corre (si fa per dire) tra Simeri e Copanello. E mentre i rilievi e gli interrogatori andavano avanti ecco che un altro tratto dell'opera viene chiuso al traffico. Il riferimento è allo “svincolo 6” nella corsia Sud, quello che dovrebbe immettere a Germaneto. Inutile sottolineare che trattasi dello svincolo più importante perché immette nella trasversale che porta alla Cittadella regionale, all'Università, al Policlinico e immette sulla Strada dei due mari. Ufficialmente la chiusura è motivata dalla necessità di «… consentire l’esecuzione di “verifiche tecniche” al muro di contenimento della scarpata adiacente alla sede stradale».
Non bastasse, una serie di altri svincoli è sottoposta all'interdizione del traffico pesante: possono accedervi solo autovetture. Il che legittima il sospetto che un mezzo pesante possa non essere sopportato dalla struttura per la sua fragilità. Insomma c'è quanto basta alla Procura di Catanzaro per aprire una indagine e far luce sulla esecuzione di lavori appaltati dall'Anas per diverse centinaia di milioni, evidentemente non proprio ben spesi.
Si va a verificare, inoltre, l'effettivo rispetto da parte dell'Anas di tutta una serie di protocolli e convenzioni destinati, evidentemente, più alla stesura di comunicati stampa compiacenti che non a garantire una particolare qualità ai lavori. E qui entra in ballo anche la Regione Calabria, firmataria di un accordo in forza del quale è cofinanziatrice degli interventi per 190 milioni di euro avendo in cambio facoltà di controllo sulla esecuzione dei lavori stessi. Anche questo è oggetto delle verifiche affidate dalla magistratura alla Guardia di Finanza: accertare se e quali iniziative di controllo siano state poste in essere dalla Regione in ossequio all’articolo 10 dell’atto a cui si fa riferimento.
Si cerca di capire, e vorremmo capirlo in tanti, come sia possibile che la Regione Calabria, che risulta partecipare all’intervento con un finanziamento del 30%, non ritenga di dover sollevare obiezioni all’Anas per il prodotto reso dall’Astaldi in quanto General contractor. Eppure basterebbe una lettura anche sommaria dell’atto che regola i rapporti tra Anas e Regione Calabria per capire che l’ente sta omettendo di contestare i ritardi nei collaudi (articolo 14: durata della concessione), arrivando anche alla revoca della stessa per come fissato dall’articolo 15. Sempre dalla lettura di questo atto (che la signora Carmela farebbe bene a consegnare a Pignanelli perché lo metta sul tavolo del presidente al suo rientro dopo i brindisi romani) rileviamo che alle operazioni di collaudo avrebbe dovuto partecipare un tecnico indicato dalla Regione Calabria e che, «….intervenuta l’approvazione degli atti di collaudo, l’ente (Anas) ne darà comunicazione alla Regione certificando che l’opera è ultimata e collaudata in ogni sua parte…».
Il collaudo dell'opera non arriva ed a questo punto è lecito sospettare che non arrivi perché sarà difficile collaudare un'opera che, un giorno si e l'altro pure, presenta segni di cedimento e registra chiusure di svincoli o riduzioni di carreggiate, nonché una limitazione della velocità a 70 chilometri orari.
Anas e Regione Calabria a tutto questo non hanno mai ................

martedì 27 giugno 2017

Nella cornice suggestiva della Sila presso il Villaggio Mancuso dal 10 al 14 luglio si svolgerà il Campus estivo per i ragazzi con lezioni di calcio tenute da allenatori federali



Nello scenario meraviglioso della Sila, presso il Villaggio Mancuso, l’Hotel Parco dei Pini organizza un campus estivo dal 10 al 14 luglio per i ragazzi tra i 6 ed i 12 anni. Le lezioni di calcio saranno tenute da allenatori federali ed i ragazzi verranno visionati dagli osservatori delle principali squadre calcistiche italiani. Inoltre, saranno organizzate escursioni e altre attività che permetteranno ai ragazzi di passare delle.........

sabato 24 giugno 2017

Catanzaro aggiornamenti sull' efferato omicidio di stamattina in pieno centro dove ha perso la vita un 54 enne di Soveria M.

Omicidio questa mattina a Catanzaro. A cadere sotto i colpi d'arma da fuoco Gregorio Mezzatesta, 54 anni, di Soveria Mannelli (in foto),  ucciso intorno alle 7.30 in via Milano, nel pieno centro storico del capoluogo di regione. Si tratta di un dipendente delle ferrovie calabro lucane raggiunto da cinque colpi di pistola. Secondo una prima ricostruzione, il 54enne era sceso insieme a un collega per prendere un caffè. Rientrando in auto è stato raggiunto dai colpi d'arma da fuoco esplosi da ignoti a bordo di una moto. La vittima sedeva sul sedile passeggero. Alla guida dell'auto si trovava un collega che è rimasto illeso.  

Si spara e si uccide a Catanzaro, in pieno giorno e quasi in pieno centro. A colpi d’arma da fuoco è stato assassinato un uomo, Gregorio Mezzatesta di Soveria Mannelli. Si tratta di un dipendente delle Ferrovie della Calabria freddato nella propria auto in via Milano, a due passi dal centro cittadino. L’uomo si trovava vicino all’ingresso delle Ferrovie Calabro-Lucane dove si accingeva ad iniziare il proprio turno di lavoro. Il fatto è avvenuto intorno alle 7.55. 

La zona dove è avvenuto il delitto si trova a pochi metri di distanza dall'autostazione delle Ferrovie della Calabria e, anche per questo, è particolarmente trafficata. Presenti polizia e carabinieri per i rilievi e l'avvio delle indagini. Sul posto anche la scientifica. Gli inquirenti stanno procedendo ad acquisire le immagini del sistema di videosorveglianza.
 La pista mafiosaLa vittima è il fratello di Domenico Mezzatesta il quale insieme al figlio Giovanni era stato condannato dal gup di Lamezia Terme, al termine di un processo con rito abbreviato, alla pena dell'ergastolo per l'omicidio dei lametini Francesco Iannazzo, 29 anni, e Giovanni Vescio, 36 anni, uccisi il 19 gennaio 2013 all'interno del bar “Reventino” di Decollatura. Giovanni Mezzatesta, ex vigile urbano di Decollatura sarebbe intervenuto sul luogo dell'omicidio con un'arma a sostegno dell'azione di fuoco posta in essere dal padre. L'8 giugno 2016 la Cassazione ha annullato con rinvio le condanne all'ergastolo per i due imputati e il nuovo processo d'appello a Catanzaro dovrà essere ancora celebrato. Giovanni Mezzatesta, oltre che dall'avvocato Francesco Loyacono, era difeso da Francesco Pagliuso, a suo volta ucciso lo scorso agosto a Lamezia Terme. Al momento gli investigatori sono impegnati a capire se tra l'omicidio odierno e il fatto di....