foto notizia

giovedì 23 novembre 2017

5 comuni Calabresi sciolti per infiltrazioni mafiose La " 'ndrangheta" è viva e vegeta



Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Interno Marco Minniti  ha sciolto per infiltrazioni mafiose cinque comuni calabresi. Si tratta di Lamezia Terme, per la terza volta in 26 anni, Cassano allo Jonio, Isola Capo Rizzuto, Petronà e Marina di Gioiosa Jonica. Per tutti loro sono stati individuati “gravi condizionamenti da parte della criminalità organizzata”. Dopo gli scioglimenti del 1991 e del 2002, la Commissione d’accesso a Lamezia Terme era stata inviata dal prefetto Luisa Latella in seguito all’operazione “Crisalide” contro la cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri nell’ambito della quale sono indagati il vicepresidente del consiglio comunale Giuseppe Paladino e il candidato a sindaco (non eletto) Pasqualino Ruberto che è stato sospeso da consigliere dopo il suo arresto nell’ambito dell’inchiesta “Robin Hood”. 

Nelle ultime settimane non erano mancate le proteste per lo scioglimento in particolare da parte del sindaco Paolo Mascaro che aveva anche iniziato lo sciopero della fame in quanto era stato ignorato dalla commissione d’accesso antimafia.

E' la terza volta (un record per i comuni oltre i 50.000 abitanti) che il consiglio comunale di Lamezia Terme viene sciolto per infiltrazioni mafiose. Prima era accaduto nel 1991 e poi nel 2002.
In 40 casi l’intervento del Governo è stato necessario per bloccare le infiltrazioni della criminalità organizzata. Destino che ha condiviso più recentemente anche Ostia, il X municipio di Roma, che con le elezioni di domenica scorsa è tornata alla normalità dopo due anni di commissariamento. E il trend è in aumento: quest’anno sono stati già 14 i comuni sciolti per mafia contro i 4 dell’anno scorso. Tra i più recenti, oltre ai 5 calabresi, c’è Valenzano in provincia di Bari dove il «buon andamento e l’imparzialità dell’attività comunale» ormai compromessi hanno portato il Viminale a richiedere la gestione commissariale con decreto del Presidente della Repubblica (il 20 ottobre scorso).
Oltre alla ..........

martedì 21 novembre 2017

Ubriaco sperona l’auto della polizia stradale impegnata in un soccorso, denunciato 66 enne di Botricello (CZ)

Era ubriaco l’uomo di 66 anni di Botricello alla guida dell’auto scontratasi con una pattuglia della polizia stradale che stava soccorrendo il conducente di un mezzo in avaria lungo la strada statale 280 tra Lamezia e Catanzaro.

L’incidente, in cui sono rimasti feriti uno dei due agenti e il conducente della vettura in avari, si è verificato poco dopo le 18 all’altezza di una galleria nei pressi di Marcellinara. È qui che gli agenti in servizio alla Sezione di Lamezia Terme erano intervenuti per prestare soccorso ad un automobilista rimasto in panne. Uno dei due è sceso dall’auto per sincerarsi delle condizioni dell’automobilista, quando la Bmw della polstrada è stata speronata da una Fiat Brava. Per la violenza dell’impatto l’auto della polizia sbalzata in avanti a urtato quella in avaria.
La ricostruzione. L’incidente si è verificato poco dopo le 18 all’altezza di una galleria nei pressi di Marcellinara. E’ qui che gli agenti in servizio alla Sezione di Lamezia Terme erano intervenuti per prestare soccorso ad un automobilista rimasto in panne. Uno dei due è sceso dall’auto per sincerarsi delle condizioni dell’automobilista ma ad un certo punto la Bmw della polstrada è stata speronata da una Fiat Brava. L’impatto è stato violento e l’altro agente presente all’interno dell’abitacolo è rimasto ferito insieme al conducente del mezzo in panne, colpito dall’auto della polizia sbalzata in avanti dopo il forte urto.
Soccorsi. Sul posto sono quindi giunti i sanitari del 118 che hanno provveduto a trasportare i due feriti all’ospedale Pugliese di Catanzaro. Il poliziotto ha riportato una.....

lunedì 20 novembre 2017

A Sellia nottetempo gira una bestia! Non è un cane ma un ex essere umano.

Sono rimasta traumatizzata...vedere dei cani soffrire in maniera atroce, con tremori, convulsioni, Pablo era stravolto dalla sofferenza e saltava in preda agli spasmi, mila non smetteva di avere le crisi e quando le ho asciugato la bava e cercavo inutilmente di accarezzarla, di abbracciarla per calmarla, cercare di allontanare tutta questa sofferenza, aveva le lacrime agli occhi!!!!! Dovranno pagare, non li perdonerò mai!!!! il tutto è successo in Piazza, in una Piazza pubblica vicino ad un Parco Giochi per bambini!!!! Mi vergogno di vivere in un paese così incivile dove c'è gente ignorante, troglodita che pensa di rimanere impunito con atti del genere!!!!!

C'è una BESTIA a Sellia che sta avvelenando i cani, si diverte ad ucciderli buttandogli delle esche avvelenate con del diserbante agricolo, infliggendogli delle violenze inaudite......il cucciolotto Pablo e la dolcissima Mila sono morti così, tra atroci ed indicibili sofferenze!!! La storia si ripete come a settembre e a marzo, Pablo e Mila, altre due vite innocenti spezzate violentemente come gli altri!!! Eppure non erano cani aggressivi, Pablo e Mila, proprio come tutti gli altri prima di loro!!! Ma la violenza non può e non deve essere giustificata anche quando il cane non risulta "simpatico"!!!Pablo un cucciolotto di soli sette mesi che scondinzolava a tutti, e si avvicinava alle persone in cerca di coccole, tradito dalla mano da cui si aspettava probabilmente carezze! Pablo aspettava solo la sua mamma per una vita migliore!!! Mila invece avevo deciso di tenerla io, dolcissima e bellissima, nemmeno la morte violenta ne ha stravolto la bellezza; docile, buonissima con tutti, tranquilla, affettuosa, non abbaiava nemmeno !!! Anche lei tradita dalla fiducia che aveva verso gli umani!!! Ma qui non si parla di umanità, si parla di BESTIE, ignoranti, beceri, che hanno agito con brutale violenza e sprezzo della vita e delle regole del vivere civile, confidando nell'impunità generale!!! VERGOGNATEVI!!!! Vi risparmio, per crudeltà, le immagini di Mila e Pablo che si contorcono in preda a spasmi violentissimi, sono immagini forti che fanno male agli occhi e al cuore, immagini che dovrebbero far riflettere e scuotere le coscienze di chi si dice civile ed un cuore ce l'ha!!! Immagini da cui traspare solo tanta tanta crudeltà!!!! VERGOGNATEVI!!!! Non potrò nemmeno mai dimenticare Zara, che aveva trovato in Mila, una nuova sorellina che, abbaiando per destare la mia attenzione, cercava di rianimarla con il musino!!!Ancora una volta gli animali si mostrano superiori a noi e ci danno lezioni di umanità!!!! Cercavano amore ed affetto, hanno dato tanto amore e sono stati ripagati con tanto odio e crudeltà!!! Può il fastidio verso i cani generare tanta crudeltà? generale!!! Tutta questa violenza è assolutamente ingiustificata, non va tollerata e deve essere assolutamente condannata e non restare impunita!!! Mila e Pablo e tutti gli altri non hanno colpe se qualcuno li ha abbandonati!!! Dovremmo vergognarci tutti, i Selliesi civili e con cuore non dovrebbero permettere che il paese diventi un luogo in cui sono perpetrati questi atti di inciviltà e di barbarie!!! Sellia non deve diventare un altro caso nazionale come quello in cui fu ucciso il povero Angelo!!! "Nessuno dovrebbe tollerare che vengano inflitte agli animali delle sofferenze e neppure declinare le proprie responsabilità!!! Nessuno dovrebbe starsene tranquillo pensando che altrimenti si immischierebbe in affari che non lo riguardano!!!Quando gli animali subiscono la malvagità umana, quando essi agonizzano per colpa di uomini senza cuore e sono oggetto di ferocia e crudeltà, siamo tutti colpevoli!!!!" VERGOGNIAMOCI TUTTI!!! È davvero inconcepibile quello che è successo in paese, nel giro di due giorni, due poveri cani uccisi uno dietro l'altro!!!!Ci vogliono pene severe per chi abbandona, maltratta ed uccide gli animali !!! Le.....

sabato 18 novembre 2017

Il Parco Nazionale della Sila dopo la prestigiosa Bandiera Verde ora punta a sito Patrimonio dell’Umanità Unesco.

Il Parco Nazionale della Sila sta rilanciando in questi giorni la sua candidatura a Sito Patrimonio dell’Umanità Unesco. 
A questo proposito il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha voluto assicurare il suo appoggio rimarcando come «il fatto che il Parco Nazionale della Sila sia uno dei gioielli della nostra splendida regione noi calabresi già lo sappiamo. Ma questa conoscenza va diffusa nel resto del mondo e, con questo in mente, per il Parco riuscire ad ottenere il riconoscimento come Sito Patrimonio dell’Umanità Unesco sarebbe l’equivalente di una ‘promozione’ in serie A. Questo richiede un lavoro di squadra e la Presidenza della Regione Calabria è pronta a scendere in campo».

Ha proseguito poi notando come «bisogna riconoscere in questo senso l’ottimo lavoro svolto dalla Dirigenza del Parco in termini sia di conservazione delle aree naturali protette che di comunicazione. Ma bisogna continuare a lavorare in questo solco per poter ulteriormente incentivare lo sviluppo del turismo e per far crescere in maniera sempre più ecosostenibile un territorio che, a differenza di altre aree protette, è ancora ‘vivo’ e vissuto, con una vasta popolazione residente all’interno dei suoi confini».«In questo senso, il riconoscimento rappresenterebbe un tassello importante.

Con votazione unanime del comitato esaminatore, il Parco Nazionale della Sila è stato scelto come vincitore della XVaedizione della ‘Bandiera Verde Agricoltura’ della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori).
Il prestigioso premio nazionale è stato assegnato giorno 10 novembre scorso nel corso di una cerimonia tenutasi a Roma in Campidoglio, nell’ambito delle iniziative strategiche “extra-aziendali”, sezione “Agri-park”, ossia quelle “riferibili al settore delle aree naturali protette”.
È un ulteriore riconoscimento del valore delle tante iniziative intraprese dal Parco: basta ricordare anche solo il lavoro fatto finora per il Bio-Distretto; il monitoraggio delle specie selvatiche; le azioni nell’ambito del progetto europeo ‘Let’s clean up’; l’Arboreto del Parco; il supporto a ‘Fattorie Aperte’; il PLL ‘SiLavoro’; l’aver portato ad esporre in fiere internazionali B2B come la Biofach di Norimberga o TuttoFood di Milano i produttori locali; l’aver redatto un Piano di Marketing Integrato per le aree protette dell’intera Calabria.Ora il Parco, nelle parole del suo Direttore f.f., il dott. Giuseppe Luzzi, sta anche «rilanciando la candidatura a ‘Sito Patrimonio dell’Umanità UNESCO’. Abbiamo lavorato per superare le criticità riscontrate in sede di valutazione e siamo ora pronti a riprendere il percorso. Siamo grati alla CIA per l’appoggio che ci ha garantito a questo proposito e siamo certi che il riconoscimento porterebbe benefici incommensurabili al nostro territorio, sia in termini di sviluppo ecosostenibile che di protezione della natura e dei paesaggi».
La ‘Bandiera Verde’ è un marchio di riconoscimento, nato nel 2003, attraverso il quale si intendono premiare aziende agricole, enti locali, associazioni, comuni, scuole e personalità che si sono particolarmente distinti nelle azioni e politiche svolte a favore dell’agricoltura, dell’ambiente, dello sviluppo territoriale, nonché di........

venerdì 17 novembre 2017

I sospetti di Manno sulla diga sul Melito finiscono sulla scrivania del procuratore Gratteri. 1000 posti di lavoro e 550 milioni di euro

La denuncia del presidente del Consorzio di Bonifica dello Ionio Catanzarese : «C’è qualcuno che tenta di togliere l'opera a noi per farla realizzare ad altri. Parliamo di 1000 posti di lavoro e 550 milioni di euro» 

Grazioso Manno non demorde, anzi rilancia e adombra qualche sospetto sui motivi per cui l’ormai nota vicenda della diga sul Melito non si sblocca.
Dopo la protesta, clamorosa, dei giorni scorsi in cui il presidente del Consorzio di Bonifica dello Ionio Catanzarese aveva avviato lo sciopero della fame e soprattutto dei farmaci salvavita di cui fa uso, Manno accusa: «Non ci sono più ostacoli al rifinanziamento, quindi la verità è che c’è qualcuno che tenta di togliere l'opera a noi per farla realizzare ad altri. Parliamo di 1000 persone a cui dare lavoro, 550 milioni di euro oltre le opere complementari: un’opera che fa gola a parecchi. Con questi numeri, è facile capire quali interessi possano celarsi dietro quest’opera. Su questo argomento, nei prossimi giorni porterò al procuratore Nicola Gratteri un dossier molto approfondito affinché venga fatta luce sull’intera vicenda della diga, cioè su trentacinque anni di storia».
Manno, dal canto suo, però, non ha dubbi: «La diga sarà realizzata, anche grazie alla disponibilità di alcuni deputati che si sono messi a lavoro e si stanno battendo affinché venga rifinanziata».
Convitato di pietra al tavolo operativo è invece, secondo Manno, proprio la Regione: «È assente - ha detto -, al netto di quella che doveva essere una riunione tecnica ma che non ha portato a nulla: dev’esserci la volontà politica, con un atto scritto del presidente Oliverio, in cui si dice che quest’opera verrà realizzata. Così come Oliverio ha detto per la sanità, anche io dico che questa situazione è intollerabile e chiedo un atto formale a lui e a Delrio sul rifinanziamento di questa opera».
Un’opera che, ha sottolineato Manno, sarebbe a costo zero per la..........