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martedì 13 febbraio 2018

In arrivo una pioggia di soldi per riparare le varie condutture che fanno acqua da tutte le parti Ecco la lista degli interventi e i comuni interessati.


L’attuale Giunta Regionale, fin dal suo insediamento, ha dato un significativo impulso al processo di riorganizzazione del servizio idrico integrato, che registrava una situazione di stallo fin dall’approvazione della legge regionale 34/2010. Con quel provvedimento, l’amministrazione Scopelliti aveva cancellato gli ATO provinciali disegnando un ambito unico coincidente con l’intero territorio regionale nel cui contesto organizzare il servizio. Da allora, però, nessun passo avanti era stato fatto: né per l’approvazione della necessaria legge di settore, né in termini di contributi ai Comuni per il segmento del ciclo attivo dell’acqua (nonostante le reti distributive calabresi registrino perdite superiori al 60%).
Con l’attuale amministrazione regionale l’atteggiamento è cambiato. È stata approvata la legge regionale 18/2017: un provvedimento che rivoluziona l’organizzazione del settore individuando nell’Autorità Idrica della Calabria, soggetto rappresentativo dei comuni, l’ente cui compete l’organizzazione e la gestione del servizio idrico.
Con il Patto per lo sviluppo della Calabria – nel 2016 prima e da ultimo nel mese di gennaio 2018 – sono state allocate significative risorse per adeguare importanti adduttori regionali nonché le reti comunali limitando, conseguentemente, le perdite idriche.
Per quanto riguarda le condotte adduttrici, sono stati finanziati interventi decisivi sull’acquedotto Abatemarco, per un valore di 10 M€ e per la risoluzione delle criticità della città di Catanzaro con ulteriori 16,5 M€. Per entrambi gli schemi idrici, le competenti Prefetture hanno sollecitato nel 2017 urgenti misure per la risoluzione delle criticità esistenti.
Sull’Abatemarco, si interverrà sulla condotta principale con i lavori di sistemazione della galleria di valico della Mula e la messa a sistema di tutto lo schema idrico, oltre all’ingegnerizzazione delle reti per tutti i comuni serviti dall’Acquedotto.
Con riferimento alla città di Catanzaro, sono stati finanziati 3,790 M€ per la messa in sicurezza delle vasche di modulazione di Magisano; 2,687 M€ per la riattivazione del campo pozzi Alli Nord, che rappresenta un approvvigionamento alternativo nel caso di rottura della condotta principale; 6,0 M€ per la condotta principale che dalle vasche di Magisano arrivano all’impianto di potabilizzazione di Santa Domenica e 4,0 M€ per la frazione di Catanzaro Lido.
Per quanto riguarda, invece, le reti distributive comunali si è intervenuti sull’ingegnerizzazione delle reti idriche urbane. Sulla scia di quanto fatto per i Comuni Capoluogo, che registrano lavori in avanzamento (Reggio Calabria e Cosenza), contratti stipulati (Catanzaro) e/o stipulandi (Vibo e Crotone), si è intervenuti sulle reti dei centri superiori a 5.000 abitanti, che presentano i maggiori volumi di risorsa idrica persa fino alla copertura del 50% dell’intera popolazione regionale (volumi accertati dall’ISTAT nel 2011, ultimo dato disponibile al momento della redazione dello studio di fattibilità nel 2013).
I Comuni interessati sono stati informati la scorsa settimana con una nota a firma dell’assessore alle infrastrutture Roberto Musmanno e del dirigente generale Domenico Pallaria.
Si tratta di interventi che contemplano sia lo studio delle reti di distribuzione idrica urbana sia le conseguenti lavorazioni di carattere strutturale (riparazione delle perdite individuate e distrettualizzazione delle reti).
Sarà svolta anche una attività di censimento delle utenze che consentirà di incidere sulla quota di perdite amministrative, con l’individuazione delle utenze abusive, l’installazione di nuovi contatori o la sostituzione di quelli non funzionanti.
Gli interventi saranno attuati dal settore regionale competente in stretto coordinamento con i Comuni interessati.
L’investimento complessivo, tenuto conto dei.......

lunedì 12 febbraio 2018

Catanzaro Accompagnano il figlio all'ospedale per un malore al ritorno trovano la casa occupata da altre persone

Hanno accompagnato il figlio in ospedale, ma al loro ritorno hanno trovato la casa occupata. È successo a Catanzaro, in viale Isonzo, dove una famiglia che si era recata nella struttura sanitaria per un malore del figlio, hanno poi avuto l’amara sorpresa.
La famiglia, che aveva ottenuto l’abitazione in modo legittimo, ha infatti trovato dentro casa delle persone che si sarebbero introdotte forzando la serratura . Per sgomberare l’abitazione e restituirla ai legittimi assegnatari è stato.......

sabato 10 febbraio 2018

Cropani; Popolazione indignata per il menefreghismo delle istituzioni per i 12 anni di degrado e abbandono della chiesa di Santa Caterina risalente al 1500 (Fotoracconto)

Popolazione indignata , sta avendo innumerevoli disaggi dallo status attuale della chiesa altamente pericolante



La chiesa di Santa Caterina d' Alessandria di Cropani in stile barocco del 1500 si trova da dodici anni in stato di degrado e totale abbandono da parte delle.istituzioni religiose e amministrative. Dopo l intervento dei vigili del fuoco dello scorso mese sono stati prima apposti i sigilli al sacro edificio e successivamente è stato appurato che la chiesa è altamente pericolante e potrebbe crollare da un momento all' altro ( già parti del tetto sono crollate sulla volta) minacciando le vicine abitazioni e creando disaggi alla popolazione intera. Oggi è stato chiuso al traffico e all attraversamento pedonale corso umberto I importante via di comunicazione del paese , le famiglie che abitano sulla via e davanti la chiesa non possono più raggiungere le proprie abitazioni e i cittadini non possono più transitare creando ingorghi presso piazza casolini. La curia o chi di competenza tuttora non ha fatto nessun intervento per metterla in sicurezza e scongiurare una possibile tragedia che ............
A seguire le foto in cui versa la Chiesa

venerdì 9 febbraio 2018

Marijuana in un magazzino, i carabinieri di Zagarise e di Santa Maria arrestano un 27 enne

Marijuana nascosta nella vasca per la fermentazione del vino, un arresto


I Carabinieri delle Stazioni di S. Maria e di Zagarise, con il supporto di un’unità antidroga del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia hanno passato al setaccio dei magazzini, in uso a C. L., 27 anni, con precedenti in materia di sostanze stupefacenti. Nel corso delle perquisizioni, su segnalazione del cane antidroga, è stato rinvenuto un involucro in cellophane trasparente contenente 70 grammi di marijuana, occultato sotto una vasca in plastica utilizzata per la fermentazione del mosto, oltre ad un bilancino di precisione.
L’uomo, arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, concluse le formalità di rito e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari fino alla celebrazione del giudizio direttissimo, a seguito del quale, con la ........

giovedì 8 febbraio 2018

Sersale, quando la generosità è contagiosa. omaggio del Pastificio “Giulia” assieme al pacco destinato alle famiglie più disagiate.

IL comune di Sersale da sempre molto attento verso le famiglie disagiate che vivono nella comunità Presilana ha iniziato mesi fa  un importante progetto di consegna di prodotti alimentari verso quelle famiglie che per vari motivi si trovano a dover combattere con la crisi o disagi vari . La terza fornitura  è stata arricchita dal gradito omaggio del Pastificio “Giulia” di Sersale che ha voluto aggiungere al pacco destinato alle famiglie una confezione delle proprie specialità e che ringraziamo di vero cuore per la sensibilità dimostrata.
progetto sociale del Comune di Sersale voluto dall’assessore Michele Belingò, coadiuvato dai consiglieri comunali Rosario Colosimo e Gianluca Riccio. La seconda distribuzione del 2018 di generi alimentari vari ha visto la positiva partecipazione del  pastificio “Giulia”, a conduzione familiare, che  ha sede a Sersale in Via Dei Carri Sud e realizza prodotti di pasta fresca, anche ripiena, nel segno della migliore tradizione nazionale e, soprattutto, locale di cui ripropone le.........

mercoledì 7 febbraio 2018

Domani il riparto dei fondi decreterà la chiusura delle Province calabresi”. 317 milioni di euro previsto dalla legge di bilancio 2018 distribuiti quasi tutti al nord.



La proposta sul riparto del fondo di 317 milioni di euro previsto dalla legge di bilancio 2018, al vaglio nella riunione di domani della Conferenza Stato-Città, decreterà la chiusura delle Province calabresi”.
E’ quanto affermano il presidente di Upi CalabriaEnzo Bruno, componente del direttivo nazionale dell’Unione delle Province d’Italia, e i presidenti delle Province calabresiFranco Iacucci di CosenzaAndrea Niglia di Vibo Valentia e Armando Foresta, facente funzioni presidente di CrotoneSecondo la ripartizione prevista dal Governo, infatti, - spiegano i rappresentanti delle province - nessuno dei quattro Enti intermedi della nostra regione potrà approvare l’importante strumento finanziario a causa dei fondi insufficienti: Vibo Valentia è già in sofferenza perché in dissesto, Crotone in pre-dissesto, Cosenza e Catanzaro si troveranno nelle condizioni di governare in gestione provvisoria. Le quattro Province calabresi, quindi, vedrebbero compromessa seriamente la capacità di svolgere e mantenere i servizi da erogare, con l’impossibilità di garantire la sicurezza di strade e scuole. I presidenti degli Enti della nostra regione, nei prossimi giorni si attiveranno con le altre Upi regionali per verificare la possibilità di difendere la sopravvivenza delle Province, "la cui centralità funzionale - affermano - è stata sancita anche dal referendum del 4 dicembre 2016 che ne sancisce la permanenza in Costituzione, tanto da rivolgerci agli organi giudiziari competenti per invalidare il provvedimento del Governo".
“Come presidenti .... - aggiungono Bruno, Iacucci, Niglia e Foresta - negli ultimi tre anni ci siamo trovati a difendere in beata solitudine, con il solo sostegno dei consigli provinciali, la tenuta di questi Enti che si sono confermati un riferimento fondamentale per i territori e le comunità locali, a partire dai sindaci. Abbiamo difeso con i denti l’erogazione dei servizi considerando una priorità la sicurezza di migliaia di chilometri di strade e delle scuole che frequentano i nostri ragazzi, con risorse ogni anno più scarse e una macchina amministrativa assottigliata dalla mancanza di turn over".
"Abbiamo tenuto duro - continuano - per venire incontro alle Province in maggiore difficoltà nel nome di un giusto principio di solidarietà: il fondo di riequilibrio triennale di almeno 30 milioni l’anno che ho proposto per risolvere le criticità delle 3 Province in dissesto e delle 10 in pre-dissesto indotto dalle manovre economiche, verrà vanificato da questa ripartizione effettuata in ossequio ad uno sterile e ingiusto taglio ragionieristico”.
“La verità è che sono stati applicati algoritmi che premiano le Province del Nord. Non............