Farmacie, parafarmacie, studi medici, poliambulatori, strutture veterinarie: sono queste le attività che i carabinieri del Nas e del capoluogo catanzarese hanno passato al setaccio in tutta la provincia per verificare la correttezza della distribuzione e vendita di medicinale per uso umano.
In questo contesto sono state ben 26 le strutture controllate e che hanno portato alla denuncia di una dozzina di persone e a constatare altrettante violazioni penali. In particolare, poi, sono state sequestrate oltre 600 confezioni di specialità medicinali scadute o defustellate e per le quali era stato già richiesto il rimborso al Servizio sanitario nazionale per un importo di 10 mila euro. Di questo è stata interessata l’autorità amministrativa - Regione Calabria e ASP di Catanzaro - affinché adottino di conseguenza i provvedimenti di loro competenza; e l’ordine dei farmacisti per quelli deontologici della categoria. Particolarmente interessante è stata la verifica eseguite nelle parafarmacie, strutture che sono destinate alla vendita di farmaci da banco e prodotti cosmetici: in due di queste, infatti, si è scoperta la commercializzazione di specialità medicinali non consentite; inoltre, i farmaci ritrovati sono stati sequestrati anche perché molti di essi – anche in questo caso - erano già stati defustellati e richiesto il rimborso al SSR, altri invece erano scaduti di validità. I titolari ovviamente sono stati segnalati all’Autorità giudiziaria. Disposto per due esercizi la chiusura immediata dopo aver ravvisato l’attivazione abusiva di una farmacia. Infine, sono...............