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giovedì 11 aprile 2019

Sellia; Anche in secondo grado di giudizio viene confermata la piena proprietà di 15 ettari della pineta di Sellia Marina


SELLIA è proprietario di tutti i 15 ettari della Pineta retrostante il tratto di spiaggia del Comune di Sellia Marina, più precisamente dal "Faro Blu"  fino al "Grecale".
La sentenza n. 743/2019 del giudizio di secondo grado, conferma in modo inoppugnabile quanto gia' deciso con sentenza di primo grado n.1108/2010,
Vive soddisfazioni dal parte del primo cittadino del borgo presilano dott. Davide Zicchinella che ricorda l'iter "Quando il 2 febbraio del 2011 con atto deliberativo n.6 dalla giunta da me presieduta conferimmo l'incarico per tutelare gli interessi del Comune di Sellia eravamo certi del fatto che la sentenza di primo grado sarebbe stata confermata. Così è stato e non poteva essere altrimenti come dalla lettura della sentenza emerge chiaramente. Ci viene riconfermata la proprietà non solo della parte di pineta rimasta vergine, ma anche quella in cui il comune di Sellia Marina, in passato, ha eseguito delle "migliorie" per le quali in appello pretendeva di essere risarcircito quando, invece, come si apprende leggendo la sentenza, il comune di Sellia avrebbe dovuto esserlo. Adesso dopo anni e anni di carte bollate non è più tempo di chiacchere ma di fatti! Adesso è tempo della responsabilità. I tantissimi cittadini proprietari di immobili o solo frequentatori di quel tratto di spiaggia hanno diritto finalmente di poter fruire di un grande spazio verde ben mantenuto e attrezzato. Questo si potrà fare solo attraverso una seria interlocuzione fra i due comuni. Cosa che come Comune di Sellia abbiamo sempre dimostrato concretamente di voler fare. Certamente, ora, grazie alla vittoria ottenuta dalla mia Amministrazione Comunale, il Comune di Sellia potrà e dovrà interloquire con il.....

mercoledì 10 aprile 2019

Catanzaro noto studio legale in pieno centro storico preso come un bancomat da un ladro seriale preso in flagrante

Un tecnico informatico catanzarese, V.M., 44enne, è stato arrestato dai Carabinieri del Comando Stazione di Catanzaro poiché ritenuto responsabile di una serie di furti in uno storico studio legale centro storico del Capoluogo calabrese.

Il tutto ha avuto inizio quando un 88enne avvocato ha sporto denuncia presso la Stazione dei Carabinieri di Villa Trieste per l’ammanco di circa 2 mila euro, rubati dalla scrivania del suo studio.
Il professionista, dimostrando grande lucidità nonostante l’età, ha raccontato di nutrire dei sospetti nei confronti di un tecnico informatico periodicamente contattato per risolvere alcune inefficienze del proprio Pc e per ricevere delle lezioni di informatica.
Un dettaglio che è stato essenziale ai militari per chiudere il cerchio d’indagine. I carabinieri, d’intesa con l’avvocato, hanno predisposto un servizio di osservazione, attraverso l’ausilio di una telecamera nascostaall’interno dello studio legale dove, opportunamente convocato, sarebbe di lì a poco giunto il tecnico.
Una volta raggiunto l’ufficio, l’informatico, come di consueto, ha iniziato la sua lezione all’avvocato.
Nel corso della stessa l’88enne si è poi momentaneamente allontanato lasciando da solo il tecnico che, nella circostanza, non ha potuto resistere alla tentazione, dirigendosi verso la stanza dove si trova la scrivania dalla quale, dimostrando di ben sapere dove cercare, ha prelavato il portafogli dell’anziano avvocato, sottraendo due banconote da 50 euro e ritornando velocemente nell’altra stanza, il tutto dietro l’occhio vigile dei militari.
Completata, come se niente fosse, la sua lezione all’avvocato, nel frattempo ritornato, il tecnico si è poi congedato uscendo dallo studio.
Costatato l’ammanco delle due banconote, fotocopiate precedentemente, i militari sono entrati in azione ed hanno bloccato il ladro mentre stava salendo a bordo della sua autovettura.
L’uomo, sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso proprio delle due banconote sottratte, il cui numero delle matricole è risultato coincidere con quelle delle fotocopie.
L’88enne, rammaricato per l’infedeltà di cui si è macchiato l’insegnante “di fiducia” che ormai lo seguiva da circa due anni, grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri, ha ritrovato un po’ di sollievo, seppur accertato un......

martedì 9 aprile 2019

Papa Francesco ha proclamato la Catanzarese "Nuccia" Gaetana Tolomeo tra i venerabili e Servi di Dio. Ecco la sua toccante storia.


Nel mese in cui finalmente per  Mamma Natuzza inizia il rapido processo per diventare Beata
La Chiesa cattolica proclama un beato e sette nuovi Venerabili Servi di Dio, tra cui due laici: un bambino brasiliano di nome Nelson Santana (1955-1964), e la catanzarese Gaetana Tolomeo, chiamata “Nuccia”. Papa Francesco, dopo aver ricevuto sabato scorso il cardinale prefetto Angelo Becciu, ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgarne i decreti. Nella lista dei nuovi venerabili figura anche il nome del piccolo Nelson che visse un’infanzia all’insegna della malattia. Ovvero l’osteosarcoma che lo costrinse a lancinanti dolori al braccio e continui ricoveri. Sofferenze che il bimbo visse con fede fino alla morte, avvenuta a 9 anni, alla vigilia del Natale del 1964. Ancora più difficile la vita di “Nuccia” che fu costretta all’immobilità per circa 60 anni da una paralisi progressiva. Trasformò il dolore in preghiera e la sofferenza in speranza. La stessa che diffondeva a tutti coloro che, dalla Calabria e non solo, si recavano a trovarla considerandola già “santa”. Gli altri nuovi venerabili sono: Carlo Cavina, sacerdote diocesano fondatore della Congregazione delle Figlie di San Francesco di Sales; Raffaele da Sant’Elia a Pianisi (al secolo Domenico Petruccelli), sacerdote professo dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini; Damiano da Bozzano (al secolo Pio Giannotti), sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini; il francese Vittorino Nymphas Arnaud Page's (al secolo Agostino), professo dell’Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane; Consolata Betrone (al secolo Pierina Lorenzina Giovanna), monaca professa delle Clarisse Cappuccine.
La Storia di Nuccia Tolomeo
Gaetania Tolomeo, da tutti conosciuta come Nuccia, è nata il 19 aprile 1936 a Catanzaro Sala (il 19 è la data anagrafica, in realtà è nata il 10 aprile di venerdì santo), ed ha vissuto per 60 anni, fino alla morte avvenuta il 24/01/1997, una vita semplice, ordinaria, costretta a una forzata immobilità per una paralisi progressiva e deformante fin dalla nascita. E’ stata sempre su .........

sabato 6 aprile 2019

Le centrali idroelettriche di Albi e Magisano sono sicure.La società A2A che gestisce molti importanti impianti in Calabria conferma i dati dell' Arpacal

locali delle centrali calabresi di A2A sono ampiamente sicuri 

I due impianti si trovano rispettivamente nei comuni di Albi e Magisano, in provincia di Catanzaro.Le centrali si sviluppano tra quote di 1.123 e 354 metri di altezza, con un dislivello totale di 769 metri. Gli impianti sono stati costruiti negli ’80. Gli impianti sono regolati dal serbatoio Passante con un volume di regolazione di 35 milioni di m3, e utilizzano i deflussi dei fiumi Passante e Simeri e degli affluenti Ferro e Ortica.
Per i lavoratori che vi accedono e vi stazionano, sia nel rispetto della normativa e sia di quella di prossima entrata in vigore nel giugno 2019.È emerso nel report finale redatto dall’Arpacal che un anno fa ha avviato la misurazione della presenza di gas radon nelle proprie centrali elettriche situate  in Calabria, al punto da diventare un caso di studio nell’ultimo congresso della Società Italiana di Medicina del Lavoro (SIML). Il sistema idroelettrico della Calabria posseduto da A2A raggruppa ben nove centrali idroelettriche, cioè che utilizzano l’acqua, la fonte rinnovabile per eccellenza, per produrre energia elettrica. Il sistema è localizzato lungo i fiumi Neto, Passante, Simeri, Vasì, Crocchio, Ancinale e Savuto, che attraversano le province di Catanzaro, Crotone, Cosenza e Reggio CalabriaNello specifico, gli impianti misurati sono stati: Timpagrande (Cotronei - KR), Albi (CZ), Magisano (CZ), Orichella(San Giovanni in Fiore – CS) , Calusia Nuova (Caccuri – KR) (in foto), Satriano (CZ). Si è conclusa nei giorni scorsi, con l’invio del report finale, l’esperienza consulenziale che il Laboratorio Fisico del Dipartimento provinciale di Catanzaro dell’Arpacal ha svolto per il colosso internazionale dell’energia A2A, maggiore multiutility italiana nata nel 2008 dalla fusione delle municipalizzate lombarde ASM, AMSA e AEM.Pur avendo adempiuto a quanto previsto dalla normativa di settore, avendo all’interno della propria organizzazione un servizio audit per tali adempimenti, la A2A, infatti, ha..........

giovedì 4 aprile 2019

Catanzaro 40 milioni di euro destinati per la nuova cittadella della salute.La regione stanzia 702 milioni di euro per i vari ospedali Calabresi

 Destinati per Catanzaro 40 milioni per la realizzazione della Cittadella della salute anche per non svuotare la città capoluogo della Calabria di servizi sanitari territoriali, essenziali per i cittadini e anche per la deospedalizzazione delle cure primarie. 

Con la delibera di Giunta regionale 115, approvata lo scorso 2 aprile, si sancisce di fatto l’avvio dell’iter per la sottoscrizione del nuovo Accordo di programma per il settore degli investimenti sanitari nella regione Calabria. L’importo complessivo degli interventi programmati ammonta a circa 702 milioni di euro e ci consentiranno di portare la sanità calabrese al pari delle altre Regioni”.Lo ha dichiarato il presidente della Regione Mario Oliverio nel corso della conferenza stampa, che si è svolta oggi nella sala oro della Cittadella regionale a Catanzaro, durante la quale il delegato della sanità Franco Pacenza e il dirigente regionale di settore del Dipartimento presidenza Pasquale Gidaro hanno illustrato nel dettaglio gli interventi previsti nell’Accordo programma integrativo straordinario che stabilisce gli obiettivi del Patto per la Calabria per i nuovi ospedali di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria e per la ristrutturazione dell’ospedale di Crotone e Lamezia Terme. All’incontro con i giornalisti era presente anche il consigliere regionale, presidente della commissione consiliare sanità, Michele Mirabello. Il presidente Oliverio ha poi aggiunto che in pratica con questo atto di programmazione la Giunta regionale ha approvato gli interventi da realizzare, nell’ambito di uno o più Accordi di programma tra la Regione Calabria ed il Ministero della salute di concerto con il Ministero dell’economia, d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, nell’ambito della seconda fase del programma nazionale di investimenti previsti dall’articolo 20 della Legge  67/88. “In una prima fase di applicazione dell’articolo 20 – ha specificato Oliverio – la Regione, con deliberazione del Consiglio Regionale, ha programmato la realizzazione di 142 interventi ripartiti tra ospedali, residenze sanitarie, servizi generali, servizi territoriali, comunità terapeutiche, case famiglia, alloggi protetti e acquisto di tecnologie, per un importo complessivo di 211 milioni di euro, di  cui oltre 198 milioni a carico dello Stato. Nella seconda fase del programma nazionale straordinario ci sono state assegnate altri 635 milioni di euro. Ora, complessivamente sono già state programmate risorse per circa 377 milioni di euro da destinare alla realizzazione di quattro nuovi ospedali, alla messa in sicurezza del presidio ospedaliero Jazzolino di Vibo Valentia e al potenziamento funzionale e innovazione tecnologica delle tre Aziende ospedaliere di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria, per complessivi 15 provvedimenti. Inoltre – ha spiegato ancora il presidente della Regione – nel programma degli interventi è stabilito uno specifico stralcio programmatico comprendente i 3 interventi nella città di Catanzaro, la cui concreta attuazione è subordinata alla conclusione del processo di accorpamento tra l’Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio e l’Azienda ospedaliero-Universitaria Mater Domini, sancito con l’approvazione all’unanimità dal Consiglio regionale della legge 6/2019. Contemporaneamente per Catanzaro abbiamo voluto destinare 40 milioni per la realizzazione della Cittadella della salute anche per non svuotare la città capoluogo della Calabria di servizi sanitari territoriali, essenziali per i cittadini e anche per la deospedalizzazione delle cure primarie. Nel quadro programmatico complessivo è previsto anche l’ampliamento del nuovo ospedale Morelli di Reggio Calabria, strategico per le finalità della Regione, che non prevede l’utilizzo di risorse dell’articolo 20 della ma rientra nei piani triennali di investimento dell’Inail e sul quale è stata già aggiudicata la progettazione esecutiva. Naturalmente non ci siamo dimenticati dell’ospedale di Locri per il quale sono disponibili 14 milioni di euro ed è stata già avviata la progettazione”.
Oliverio ha anche ricordato che “per quanto riguarda l’adeguamento e il potenziamento dell’ospedale di Lamezia Terme e  di Crotone le rispettive Aziende sanitarie provinciali hanno redatto ed approvato specifici studi di fattibilità nei mesi di agosto e settembre 2018, mentre per la realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza e della Cittadella della salute di Cosenza la Regione ha affidato la redazione di uno specifico studio di fattibilità, dei cui esiti ha deliberato la Giunta regionale nel mese di ottobre 2018. Per la città dei Bruzi ci sono purtroppo ritardi dovuti all’individuazione del sito. Ora si richiede un atto di responsabilità affinché anche Cosenza possa partecipare alla riqualificazione della rete delle strutture ospedaliere Hub della Calabria. I suddetti studi di fattibilità – ha evidenziato ancora –  insieme ad uno ............

mercoledì 3 aprile 2019

La ndrangheta comanda anche a Verona. Arrestati 3 Calabresi a capo di una organizzazione con fatture false per oltre 10 milioni di euro


I finanzieri del Comando Provinciale di Verona, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica locale, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip scaligero, Raffaele Ferraro, di beni e disponibilità finanziarie per oltre 2,7 milioni di euro nei confronti di cinque aziende e di otto personeIl sequestro ha riguardato disponibilità finanziarie per oltre 400 mila euro (8 conti correnti bancari) e 28 immobiliper più di 2 milioni e 300 mila euro (tra case e terreni). Gli investigatori ritengono di aver disarticolato un’organizzazione criminale a capo della quale vi sarebbero tre persone di origine calabrese e che, nonostante fossero stati già denunciati negli anni precedenti per condotte simili, si sarebbero riorganizzati per commettere gli stessi reati.
Utilizzatori di fatture false ben dodici aziende operanti nel settore dell’edilizia, della carpenteria metallica e della lavorazione pelli: in particolare, sei di Verona, due di Vicenza, altrettante di Crotone e una rispettivamente a Treviso e Venezia. La tesi è che a fare da intermediari tra coloro che emettevano le fatture e chi invece le utilizzava vi darebbero stati anche dei soggetti affiliati alla famiglia ‘ndranghetista dei Grande Aracri (già condannati nel processo Aemilia celebratosi a Bologna). Le indagini svolte dai Finanzieri della Compagnia di Soave avrebbero consentito di individuare un vero e proprio supermarket di fatture false ubicato nell’est veronese (a San Bonifacio).
Dalle intercettazioni telefoniche verrebbe fuori come i responsabili delle aziende ritenute utilizzatrici delle fatture false, non appena appuravano, in sede di liquidazione periodica dell’iva, di avere maturato un debito nei confronti dell’Erario, si rivolgevano ai fautori del sistema per annullarlo il debito, proprio mediante l’emissione di documenti relativi in realtà ad operazioni fittizie.
I responsabili dell’organizzazione criminale si sarebbero anche adoperati per........