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venerdì 31 maggio 2019

Progetto di ricerca del patrimonio culturale di Cropani, Zagarise e Sersale Concluso importante ricerca storica scolastica


La ricerca documentale e fotografica del patrimonio culturale è terminata. Gli studenti coinvolti nel progetto di alternanza scuola-lavoro dell’Istituto di istruzione superiore di Sersale hanno infatti terminato le fasi di raccolto e hanno ordinato tutte le informazioni del patrimonio culturale di Cropani, Zagarise e Sersale. Il progetto è stato promosso in partnership con la Soprintendenza Abap per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone. I due enti hanno infatti sottoscritto un protocollo d’intesa lo scorso marzo teso alla valorizzazione e alla tutela dei beni culturali del territorio. Il progetto destinato agli istituti professionali ha invece visto lo sviluppo del tema dal titolo “Sulle orme di Mattia Preti” destinato agli alunni dell’alberghiero di Taverna. Invece “L’economia e i beni culturali” è stato destinato agli alunni dell’istituto commerciale di Botricello. Infine, “Costruire un itinerario turistico” è stato l’argomento trattato dagli studenti dell’alberghiero di Botricello. Tutor del percorso didattico le funzionarie Sabap Nicla Macrì, archivista, la demoetnoantropologa Antonella Iacovino e la.........

mercoledì 29 maggio 2019

Colpo alla Ndrangheta 35 arresti tra i quali anche persone di Catanzaro, Albi e Botricello Operazione "Malapianta" tra Crotone e Catanzaro coordinata della Direzione distrettuale antimafia diretta dal procuratore Nicola Gratteri

Non solo il dominio incontrastato sul traffico di droga tra le province di Crotone e Catanzaro, quanto anche l’usura imposta a diversi imprenditori tanto locali che del Centro Nord Italia.

Ma soprattutto, un’influenza - ormai pluriennale - sulla gestione dei villaggi turistici della zona ionica, “costantemente” costretti pagare il “pizzo”, così come ad assumere lavoratori “vicini” alla cosche e fornitori anche loro “graditi” ai clan. In pratica un “annientamento” del libero mercato e della concorrenza che garantiva guadagni enormi, poi riciclati con investimenti nei settori della ristorazionedell’edilizia e delle stazioni di rifornimento carburanteQuesto lo spaccato che emerge dall’inchiesta - condotta dalla Dda di Catanzaro - e che stamani ha fatto scattare l’operazione non caso denominata “Malapianta”. Trentacinque le persone finite nelle maglie degli investigatori delle fiamme gialle, con la contestazione di una sfilza di reati tutti aggravati appunto dalle modalità mafiose (I NOMI). Altre 64 sono state invece denunciate, mentre è stato effettuato un maxi sequestro di beni per un valore complessivo di ben 30 milioni di euro. Le indagini si concentrano sulla scoperta dell’esistenza di una “locale di ‘ndrangheta” a San Leonardo di Cutro, nel crotonese, che farebbe capo alle famiglie Mannolo, Trapasso e Zoffreo e vanterebbe ramificazioni in Calabria ma anche in Puglia, Lombardia, Veneto e Emilia Romagna, oltre che all’estero.La cosca avrebbe agito “in rapporti di dipendenza funzionale” con i Grande Aracri, egemone sulla provincia pitagorica. Altre indagini - condotte nel corso degli ultimi anni - avrebbero infatti portato a ritenere che vi sia stata una crescita di potere e di influenza delle famiglie di ‘ndrangheta san leonardesi. Elementi che troverebbero una conferma nell’operazione di oggi.
I DUE CAPI TRA I “GRANDI DELLA ‘NDRANGHETA”
Al blitz si è così arrivati dopo delle difficilissime indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Crotone, iniziate nel 2017, arrivando oggi a poter confermare l’esistenza della locale, con a capo i Mannolo e TrapassoGli investigatori spiegano che sarebbe stato proprio il boss Nicolino Grande Aracri, nel corso di una conversazione intercettata alcuni anni fa, a sancire l’autorità mafiosa di queste due famiglie sul territorio, oltre che a inserire i due presunti capi, Alfonso Mannolo e Giovanni Trapasso, fra i cosiddetti “grandi della ‘ndrangheta”. La “locale sanleonardese”, insomma, sarebbe stata e senza dubbio un’organizzazione ben identificata nei contesti criminali crotonesi”. Un gruppo definito “estremamente coeso, strutturalmente complesso ed altamente organizzato e capace di una grande forza di intimidazione e di assoggettamento, che contava anche sull’omertàDimostrazione - sempre secondo gli investigatori - ne sarebbero le vicende di diversi imprenditori, vittime delle cosche di San Leonardo, che “soffocavano” le imprese e, quindi, impedivano il conseguente sviluppo del territorio.
IL RICONOSCIMENTO DEL “CRIMINE DI POLSI”
Quanto emerso dalle indagini della Dda confermerebbe poi una mole di dati ottenuti dai collaboratori di giustizia e consentirebbe di individuare l’esistenza della locale cutrese a partire almeno dagli anni ’70. Nei decenni avrebbe infatti diversificato la sua operatività passando dal contrabbando di sigarette al narcotrafficoall’usura e alle estorsioni. Inoltre, apparterrebbe al “Crimine” crotonese-catanzarese e pertanto riconosciuta da parte del superiore “Crimine” di Polsi, in parole povere il......

sabato 25 maggio 2019

Campagna elettorale finita domani si vota in 137 comuni Calabresi. Si vota anche per le Europee. Vademecum sulle elezioni

Vademecum sulle elezioni di domani dove si rinnovano 137 comuni Calabresi oltre al rinnovo dei seggi Europei


Non solo Europee: in Calabria si torna alle urne per rinnovare anche il Consiglio di 137 Comuni. Si voterà domenica 26 maggio dalle 7 alle 23. Ad esprimere le loro preferenze oltre 50 milioni di italiani per quanto attiene alle consultazioni Europee e più di 16 milioni per quelle Amministrative.
Nella nostra regione, come dicevamo, 21 gli enti locali del Catanzarese dove si dovrà scegliere i nuovi compenti del Consiglio Comunale: 69, invece, quelli del Cosentino10 nel Crotonese25 nel Reggino e 12 nel Vibonese.
Proprio in quest’ultima provincia si rinnoverà l’assise dell’unico capoluogo calabrese interessato dalle consultazione, Vibo Valentia appunto.
Ma non mancano altre aree importanti della regione: come nel Cosentino con la nuova città di Corigliano-Rossano che potrà eleggere il suo primo sindaco dell’era post-unione; e poi Rende e Montalto Uffugo. Nel reggino, invece, da segnalare la città di Gioia Tauro.
Enti, quest’ultimi dove si applicherà il sistema elettorale maggioritario a doppio turno: l’eventuale turno di ballottaggio è previsto per successivo 9 giugno.
La gran pare dei comuni calabresi, ben 132 su 137, hanno invece una popolazione inferiore ai 15mila abitanti: il più piccolo è Sant’Alessio in Aspromonte (nel reggino) con appena 323 abitanti.
 a seguire la lista di tutti i comuni provincia per provincia