foto notizia

mercoledì 11 novembre 2020

Catanzaro; arrestati zio e nipote spacciavano nella propria abitazione. All'arrivano dei carabinieri nascondono la marijuana negli slip.

 Prosegue nell’area sud del capoluogo l’attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti da parte dei Carabinieri. Nella serata di ieri l’ennesimo arresto ad opera dei militari della Stazione di Catanzaro Santa Maria, coadiuvati dai militari del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia.



In manette sono finiti un 45enne e un 20enne, E.B. e L.A.B., zio e nipote, che da tempo erano sotto controllo per un sospetto via vai di persone dall’abitazione del più anziano dei due, che era persino sottoposto ai domiciliari per altra causa. I carabinieri hanno dunque deciso di eseguire un controllo più approfondito e, visto il nipote entrare di soppiatto nell’abitazione, hanno dato il via ad una perquisizione locale. Il 20enne, all’arrivo dei militari, avrebbe provato a chiudersi in bagno, probabilmente per liberarsi di quanto aveva addosso. L’immediato intervento dell'Arma ha però consentito di sorprenderlo con della marijuana nascosta negli slip. Eseguito il controllo anche nell’abitazione, i carabinieri hanno sequestrato complessivamente oltre 150 grammi di marijuana. Il 45enne e il 20enne sono stati dichiarati in stato di arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e condotti presso le rispettive abitazioni dove sono stati sottoposti ai ..... 

martedì 10 novembre 2020

Catanzaro scende in piazza contro la zona rossa ma si dimentica di indossare la mascherina. Ecco alcuni commenti sui social nella serata del nuovo record di contagi in Calabria con + 443


Centinaia di persone hanno partecipato nel tardi pomeriggio di ieri a Catanzaro, ad una manifestazione indetta spontaneamente. Artigiani, commercianti e ristoratori hanno manifestato davanti alla Prefettura del capoluogo esponendo cartelli e striscioni contro la politica e sollecitando misure per sopperire alla mancanza di incassi. Tra coloro che sono scesi in strada anche Simona, una commerciante che ha chiuso il proprio negozio di intimo dopo il lockdown del marzo scorso.Sottolinea che:"sono stati minimi e avendo degli arretrati ho dovuto chiudere. Non me la sono sentita di chiedere un prestito a causa dell'incertezza sul futuro". Accanto a lei la titolare di un ristorante pizzeria su Corso Mazzini, la strada principale del centro di Catanzaro. Dopo i primi giorni di zona rossa ha deciso di chiudere in attesa di vedere cosa succede. «Gli incassi - dice Santina - erano esigui e non sufficienti per fare fronte alle spese. Nei giorni di apertura ho incassato un centinaio di euro al giorno contro una media di 7-800. Così non si può andare avanti».

Nel corso della manifestazione - cui hanno partecipato anche gruppetti di estrema destra ed estrema sinistra - pesanti critiche sono state lanciate al mondo politico per lo stato della sanità in Calabria e per le ultime vicende, con l'avvicendamento del commissario regionale al settore Saverio Cotticelli con Giuseppe Zuccatelli. La manifestazione è stata seguita dalle forze dell'ordine ma si è svolta in maniera tranquilla e senza incidenti.

A seguire alcuni commenti raccolti sui social attinenti alla manifestazione di ieri sera per il centro storico di Catanzaro.





 



commenti tratti da facebook 

lunedì 9 novembre 2020

Emergenza coronavirus oggi nuova impennata record di contagi + 443 con 4 decessi. Aggiornamento con le notizie dalla regione.

 Nuova impennata record di contagi nelle ultime 24 ore in Calabria. Sono 443 (84 in più dei 359 di ieri), i nuovi positivi registrati nella regione che portano il totale dei positivi a 7.908.



Anche oggi si contano quattro i decessi, dato che si ripete da cinque giorni consecutivi, per un totale di 144 vittime dall'inizio della pandemia. Stabile il numero dei pazienti in terapia intensiva, 16, mentre i ricoverati nei reparti sono 257 (+23). I guariti sono 2319 con un incremento di 14 unità. Il numero delle persone sottoposte a test è pari a 298.062 soggetti per un totale 301.158 tamponi eseguiti di cui 290.154 negativi. Boom di casi a Cosenza 199 seguita da Reggio con 173. A Catanzaro sono 18, Crotone 48 e Vibo Valentia 5.
    Territorialmente, dall'inizio dell'epidemia, i casi positivi sono così distribuiti: 

Cosenza: Casi attivi 1.723 (97 in reparto, 3 in terapia intensiva e 1623 in isolamento domiciliare); Casi chiusi 689 (633 guariti e 56 deceduti);

Catanzaro: Casi attivi 817 (60 in reparto, 8 in terapia intensiva e 749 in isolamento domiciliare); Casi chiusi 389 (347 guariti e 42 deceduti);

 Crotone: Casi attivi 304 (20 in reparto e 284 in isolamento domiciliare); Casi chiusi 179 (173 guariti e 6 deceduti);

 Vibo Valentia: Casi attivi 161 (9 ricoverati e152 in isolamento domiciliare); Casi chiusi 126 (119 guariti e 7 deceduti); 

Reggio Calabria: Casi attivi 2.173 (70 in reparto, 5 in terapia intensiva e 2.098 in isolamento domiciliare); Casi chiusi 952 (920 guariti e 32 deceduti).
    Altra Regione o stato estero 0. Dall'ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza sul territorio regionale sono in totale 418.

Sono in totale 673 i nuovi tamponi eseguiti per la zona centrale della Calabria, 94 per l’Asp di Cosenza  e 579 per l’Area centro. I nuovi positivi sono 95 (24 nell’Asp Cosenza; 18 a Catanzaro; 48 a Crotone; 5 a Vibo). Eseguiti: Catanzaro n. 477 (H 84, Territorio 376, Operatori 17, Rientri 0); Crotone  89 (H 2, Territorio 87, Operatori 0, Rientri 0); Vibo 13 (H 8, Territorio 5, Operatori 0, Rientri 0). Inoltre n. 5 noti positivi: 2 a Catanzaro, 3 a Crotone e 0 a Vibo. Negativi 573.La riduzione dei tamponi totali – fanno sapere dall’ospedale Pugliese Ciaccio –  è stata causata dalla rottura di una strumentazione che sarà riparata entro 24 ore.


La serata nell’Arena di Giletti comincia con la bomba che fa detonare il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, medico di professione: «Me ne frego della politica, qui dobbiamo salvare l’Italia. Poi, dopo, chi ha sbagliato verrà cacciato a calci nel sedere». Anche lui ha perso la pazienza vedendo una sanità incamminata su un sentiero malato.

In Calabria, invece, la sanità è già da anni un tumolo di morte. E quello che è accaduto nelle ultime ore rischia di diffondere disperazione. L’imbarazzante scivolone televisivo di Saverio Cotticelli sulla Rai, la sua sostituzione con Giuseppe Zuccatelli, il “negazionista” nel giro di ventiquattr’ore sono solo gli ultimi passi di questo viaggio verso l’ignoto. Ma proprio il generale Cotticelli, ieri sera, è in televisione scegliendo La 7 per provare a riprendersi l’onore. Il suo racconto sembra la sceneggiatura di una fiction: «Non ero io. Ero in uno stato confusionale su cui sto indagando. Ho vomitato e ho passato una notte d’inferno. Non sono stato bene. Non ho sospetti. Io stesso mi sono vergognato di quell’intervista. I miei familiari hanno pianto. Chiedo scusa a tutti calabresi. Sappiano che ho dato l’anima e ho il cuore e l’anima pulita. Grazie ai sindacati che sono forze vive della Calabria ai quali mi sono appoggiato troppo tardi. Chiedo scusa perché non ho raggiunto i risultati che avrei voluto, ma ho dato la vita per la Calabria».

Caso Zuccatelli, il neo commissario si difende:

"Se le dicessi chi ha messo in giro quel video, capirebbe le difficoltà di lavorare in questo contesto", "l'ho detto al ministro Speranza e all'amico ferrarese Dario Franceschini. Mi hanno detto di stare tranquillo, il clamore mediatico sparisce e il .....

La città di Catanzaro in questo periodo triste e pieno di incertezze per la pandemia si affida fiduciosa alla protezione della Madonna della Chiesa dei Morti.

 



Su iniziativa di don Andrea PretelliLa Statuta della Madonna dalla Chiesa del Monte dei Morti è stata portata nei giorni scorsi sul sagrato pe la chiesa per proteggere la città dalla pandemia. 

*La battaglia al Covid-19 ha stravolto la quotidianità di ogni singolo individuo, limitando e ridisegnando abitudini e aspettative. Una pandemia, hanno dichiarato. In un’era in cui la mobilità è diventata colonna portante della socialità, la quarantena nella propria abitazione è risultata essere faticosa per una popolazione
abituata alla libertà. Una guerra, la più pericolosa e incontrollabile che ci sia, quella batteriologia: cammina sottotraccia, ti coglie alla sprovvista è subdola e infame. Il più delle volte non lascia scampo. Gli approfondimenti chiariranno i molti punti interrogativi posti negli ultimi mesi. Dalla correlazione clima- virus, alla sperimentazione della cura con il plasma. Dalla corsia del pronto

soccorso a quella di una casa di cura. Dalla Chiesa alla scuola. Dal bilancio della baldoria estiva al ritorno nei saloni di bellezza e allo sport. Tutto è cambiato e nulla sarà più come prima; le abitudini quotidiane le aspirazioni future. La mascherina ha assunto un ruolo fondamentale,
diventato accessorio stravagante. Mimetizzandoci nell’ adattamento darwiniano non ci siamo arresi. L’estate 2020 l’abbiamo cercata e vissuta ad iniziare dalle piccole cose. Da nord a sud un forte abbraccio ha unito lo stivale. Ogni ..... pezzo di territorio ha combattuto per come ha potuto. 

  Tratto dal libro della giornalista calabrese Veronica Iannicelli, dal titolo “Immuni – La Calabria resiste al Covid-19. Storie e testimonianze dal fronte dell’emergenza che ha segnato una regione intera”.

sabato 7 novembre 2020

Sanità Calabrese nel più totale caos. L' inqualificabile Cotticelli si dimette ( di nuovo) Ecco il video con le incredibile risposte sulla sanità Calabrese.

 «Il commissario per la sanità in Calabria Saverio Cotticelli va sostituito con effetto immediato

Anche se il processo di nomina del nuovo commissario prevede un percorso molto articolato, voglio firmare il decreto già nelle prossime ore: i calabresi meritano subito un nuovo commissario pienamente capace di affrontare la complessa e impegnativa sfida della sanità». Parole del premier Giuseppe Conte in seguito alla polemica che sta investendo la sanità calabrese.


È bufera infatti sul commissario ad acta per la sanità calabrese, che in piena emergenza Coronavirus e dopo la decisione di inserire la Calabria tra le zone rosse, incalzato ieri sera alla trasmissione di Rai3 "Titolo Quinto", ha ammesso che proprio lui avrebbe dovuto predisporre il piano Covid per la Calabria.

«Perché la Calabria è zona rossa?», ha chiesto il giornalista nel corso della puntata. «Non lo so, i numeri non dicono questo», ha risposto Cotticelli. E sul piano Covid: «Io non sono il responsabile, hanno sbagliato. Si sono dimenticati che c'erano due regioni commissariate» e «hanno dato l'incarico al presidente della Giunta». «Perché la Calabria è zona rossa?», ha chiesto il giornalista nel corso della puntata. «Non lo so, i numeri non dicono questo», ha risposto Cotticelli. E sul piano Covid: «Io non sono il responsabile, hanno sbagliato. Si sono dimenticati che c'erano due regioni commissariate» e «hanno dato l'incarico al presidente della Giunta». Cotticelli ha riferito di aver inviato «un quesito al ministero» per chiedere «chi è che deve fare il programma operativo Covid». Alla domanda su chi dovesse quindi fare il piano, il commissario ha risposto: «Io», leggendo il documento del ministero davanti le telecamere: «Nelle regioni sottoposte a piano di rientro e commissariate il potere/dovere di predisporre e adottare il programma operativo Covid-19 compete esclusivamente alla struttura commissariale. Il piano lo sto realizzando e la settimana prossima è pronto».

Poi ha aggiunto: «Domani mattina sarò cacciato da qui. A stretto giro, sempre nel corso di "Titolo Quinto", è arrivato il commento del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà: «Il commissario Cotticelli si dimetta immediatamente. Stasera uno spettacolo indegno. Il commissario ha chiesto a un usciere quanti posti di terapia intensiva attivi ci fossero in Calabria. Assurdo. Si spiegano (anche) cosi tutte le omissioni di questi mesi».

«La Calabria deve uscire subito dalla zona rossa. I medici in questi mesi hanno fatto un lavoro encomiabile. Non posso dire lo stesso di chi doveva organizzare la sanità calabrese. Ora il Governo attivi subito posti di terapia intensiva, assunzioni e residenze Covid». Immediata anche la reazione del presidente facente funzioni della .....

Brutta fine per un povero escursionista, un 57 enne muore cadendo in un burrone mentre cercava funghi in località "Arietta" comune di Petronà

 Un escursionista è morto cadendo in un burrone mentre stava cercando funghi in località Arietta nel comune di Petroná. La vittima, un 57enne, ieri mattina si era incamminato da solo lungo un sentiero ma per cause in corso di accertamento sarebbe scivolato finendo in un burrone.



    All'arrivo dei soccorsi l'uomo era già morto. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Sellia Marina che, dopo l'autorizzazione dell'autorità giudiziaria, hanno recuperato la salma, trasportata, con l'ausilio dei dispositivi sanitari in dotazione , sino alla strada principale.
    Le indagini sono condotte dai carabinieri.