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lunedì 21 dicembre 2015

Sulle sponde del fiume Alli nel territorio di Simeri crichi la Guardia ambientale sequestra rifiuti di ogni genere: copertoni, materiale edile ma soprattutto pericolose lastre di eternit.

Il comando provinciale di Catanzaro di Guardia ambientale interviene lungo il fiume Alli sequestrando una vera discarica a cielo aperto con pericolose lastre di amianto.








Rifiuti di materiale edile
copertoni d'auto ma sopratutto numerose lastre di Eternit, è l’immondezzaio altamente nocivo rinvenuto in data odierna in un'area lungo le sponde del fiume Alli in agro del comune di Simeri Crichi . La segnalazione dalle Guardie ambientali d'Italia comando provinciale di Catanzaro.
Fra i rifiuti di vario tipo - annotano le Guardie Ambientali - ammassate in mezzo alla natura e a pochi centinaia di metri dal fiume, un chiaro esempio di violenza, perpetrata ai danni dell’ambiente e della salute di tutti, visto che è risaputa la pericolosità dell’amianto a causa delle fibre che si liberano nell’aria quando le........

venerdì 18 dicembre 2015

Sino a Natale bel tempo dopo Natale le previsioni confermano Gelo polare con neve ovunque in particolare nel nostro territorio. Si conferma il detto. " Prima e natala ne friddu ne fama dopu natala friddu e fama"


La scienza conferma: gelo polare a gennaio. Neve ovunque



La   situazione meteo per la prossima settimana sembra ormai delineata a meno di colpi di scena dell’ultimo minuto: l’alta pressione MILLENNIUM continua a dominare su tutta l’Europa e sull’Italia, portando tante nubi e nebbia sulle pianure del nord, caldo fuori stagione al sud e sulle isole maggiori.
LA SVOLTA, GRAZIE A QUATTRO FATTORI SCIENTIFICI – La situazione a livello globale però fa propendere per una seconda parte dell’inverno completamente diversa, con una maggiore presenza di NEVE e GELO sull’Italia già a partire dalla fine dell’anno: si preannuncia un mese di GENNAIO invernale con diversi episodi nevosi e gelidi. Ma andiamo con ordine, analizzando nel dettaglio la situazione a lungo termine.
L’ANALISI METEO – Esistono 4 fattori scientifici che potrebbero far cambiare il corso dell’inverno sulla nostra penisola, all’inizio del prossimo anno: ricordiamo che Gennaio è il mese più freddo dell’anno, molte volte è nevicato a ridosso della Befana, 6 Gennaio.
Noi li abbiamo definiti “i fantastici 4”, quattro fattori che andremo ad analizzare nel dettaglio, così da fornire una migliore previsioni sul meteo per le prossime settimane.
1) L’anomalia detta El Niño: il termine significa il bambino perché raggiunge la massima potenza proprio in corrispondenza del Natale, il giorno della nascita del Bimbo Gesù appunto, ed è una parola spagnola che va ad indicare l’anomalo riscaldamento delle acque del Pacifico, fattore che poi determina rapidi mutamenti climatici in tutto il Pianeta. Quest’anno El Niño è atteso particolarmente forte, forse il più forte degli ultimi 80 anni.
2) Strat-Warming: come nel 1985, anche quest’anno alla fine di Dicembre è atteso un riscaldamento stratosferico polare con conseguente formazione di una vasta alta pressione polare e scissione in 2 parti del vortice polare, la prima delle due scenderà verso il continente americano, la seconda intorno a Capodanno o Befana verso l’Europa, quindi verso l’Italia: lo strat-warming sarà il vero artefice di una seconda parte dell’inverno con neve e gelo sulla nostra penisola.
3) Macchie solari: è ormai noto che una minore presenza di macchie sulla superficie è indice di una ridotta emissione di energia da parte del Sole, che, essendo la nostra unica Stella nonché principale fonte di energia, da cui tutto dipende, non potrà che provocare un calo delle temperature e NON un innalzamento delle stesse come taluni vorrebbero far credere.
4) Corrente del Golfo: quest’anno sembra affievolita, essendo presente in.......

giovedì 17 dicembre 2015

Era ai domiciliari per averle bruciato l'auto ma continuava a minacciare la sua ex ragazza; arrestato diciottenne catanzarese.

Nonostante fosse ai domiciliari per stalking nei confronti dell’ex fidanzata, ha continuato a perseguitare la vittima. Il protagonista è un diciottenne, Luciano Galzarano, al quale la squadra Mobile di Catanzaro ha notificato un provvedimento con il quale il giudice ha disposto la detenzione in carcere.





Nel pomeriggio di ieri la Polizia di Stato ha tratto in arresto il diciottenne Galzarano Luciano, eseguendo un ordine di carcerazione emesso dal GIP presso il Tribunale del Capoluogo, che ha ritenuto sussistere nei suoi confronti esigenze cautelari tali da meritare la custodia in carcere, facendo propria la richiesta della locale Procura della Repubblica. La misura restrittiva colpisce il giovane per la seconda volta nell’arco di due mesi, perché in due occasioni si è reso artefice di molestie persecutorie nei confronti di una ragazza, colpevole di avere avuto con lui una relazione sentimentale, alla cui chiusura il 18enne ha reagito prima bruciandole l’auto poi minacciandola ossessivamente. Bruciata l’auto della ragazza, il Galzarano si rivelava alla vittima come autore dell’incendio e non contento, le minacciava chissà quali altri danni, annunciati a mo’ di ritorsione alla sua decisione di interrompere il rapporto. Tanto costava il carcere al giovane, arrestato dalla Squadra Mobile di Catanzaro su ordine del GIP. Il ragazzo scontava oltre un mese di galera, dopo di che veniva collocato agli arresti domiciliari, nella casa dove viveva con i genitori. Dal domicilio il Galzarano non si placava ma approfittava della detenzione domestica per ripresentarsi di nuovo alla sua vittima, avvertendola per telefono di essere “uscito”. La ragazza si rivolgeva ancora una volta alle Forze di Polizia denunciando alla Squadra Mobile del Capoluogo le rinnovate intimidazioni che................

mercoledì 16 dicembre 2015

Ora si che è tutto chiaro Oliverio vuole veramente bene a Catanzaro! Il presidente della regione ordina l'apertura della facoltà di medicina anche a Cosenza


Ennesimo scippo momentaneamente  evitato grazie al "Coruc" ma l'intenzione del presidente Oliverio è chiara: creare un doppione della facoltà di medicina  a Cosenza.


Che ci sia anche lo zampino del presidente Oliverio nel tentativo di scippo della Facoltà di medicina di Catanzaro sembra non esserci più alcun dubbio. Come interpretare altrimenti la lettera con cui il direttore generale del Dipartimento della salute, Riccardo Fatarella, uomo di fiducia di Oliverio, ha chiesto al rettore dell’Università “La Sapienza” di Roma, il cosentino prof. Gaudio, la disponibilità di quell’Ateneo ad attivare a Cosenza quattro corsi di laurea in professioni sanitarie, praticamente il primo passo verso la seconda Facoltà di medicina in Calabria ? Secondo Fatarella in Calabria mancano ostetriche, tecnici audiometristi, igienisti dentali e assistenti sanitari e queste figure professionali, a suo parere, possono essere formate ad Arcavacata attraverso una convenzione con “La Sapienza” di Roma.
Difficile pensare che Fatarella abbia agito da solo senza informare il presidente Oliverio. Il quadro, a questo punto, si sta facendo molto chiaro. C’è in atto una manovra tutta cosentina per indebolire la Facoltà di medicina di Catanzaro con l’istituzione di una parallela Facoltà ad Arcavacata.
Per ora, la manovra è stata sventata all’interno del Coruc, il coordinamento delle Università, nonostante indebite e pesanti “pressioni” venute da ambienti professionali cosentini nei confronti di alcuni componenti.
Ma il problema ora si ripresenta sotto un’altra veste. Il “club” dei cosentini punta sulla convenzione tra Regione e Università “La Sapienza” per aggirare l’ostacolo. Il presidente Oliverio, attraverso il suo dirigente generale Fatarella, ha riaperto il discorso con la citata lettera, sicuramente concordata con il Governatore.
E’ ora che la città reagisca. Stupisce soprattutto il silenzio degli Ordini professionali, delle Associazioni che fino a qualche anno fa sostenevano le ragioni del Capoluogo e che oggi invece assistono inermi alle grandi manovre del..........

martedì 15 dicembre 2015

Finalmente una buona notizia per il Grande 'Albergo delle Fate; Il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo annuncia che affiancherà il comune di Taverna nel recupero della prestigiosa struttura che versa in totale abbandono.






Si inizia a vedere una flebile luce 
nel buio del lungo lungo tunnel del degrado, dell’abbandono dell’indifferenza verso il Grande Albergo delle Fate.Scende in campo anche il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo a difesa della struttura che tanto lustro ha dato anche alla città capoluogo.Il sindaco Abramo ha annunciato di voler discutere durante il consiglio comunale di una mozione per affiancare il comune di Taverna nel recupero del glorioso albergo cercando ogni valido finanziamento per porre fine all'inesorabile degrado in cui versa l’importante struttura opera dell’ imprenditore Eugenio Mancuso. il quale negli anni 30 realizzo in stile baite svizzere il Villaggio Mancuso,situato nel cuore della Sila Piccola catanzarese, un vero paradiso incastonato  tra il lago del Passante e i monti Gariglione e Femminamorta, villaggio a forte vocazione turistica  per oltre mezzo secolo è stato il simbolo della Sila, portando prestigio e notorietà a Taverna. L’Albergo delle Fate è monumento storico nazionale, dichiarato bene di notevole interesse architettonico dal Ministero per i Beni Culturali, con Ddr n. 124 del 28 novembre 2007.In questa suggestiva cornice fu girato il film “La ballata dei mariti” del 1963 con la regia di Fabrizio Taglioni con Memmo Carotenuto, Marisa del Frate, Aroldo Tieri Franco Giacobini Annie Gorassini, Margaret Lee, Rosemarie Lindt, ,Rosalba Neri, Umberto Raho. Il film è stato un omaggio alla città di perché rappresenta uno dei primi esempi di film “turistico” che
consente di ripercorrere alcune delle tappe più belle delle località di villeggiatura nella provincia di Catanzaro: dalla splendida cornice dell’altopiano silano, all’Albergo delle Fate e al prestigioso Albergo “Moderno” di Catanzaro. Costruito interamente in legno negli anni ‘30 con soluzioni architettoniche ancora oggi modernissime. Da sempre considerato “l’albergo per eccellenza” della Sila è collocato in posizione dominante in un bellissimo parco posto proprio al centro di Villaggio Mancuso, frazione montana di Taverna, patria dell’artista seicentesco Mattia Preti e piccolo comune della provincia di Catanzaro. Il suo aspetto potrebbe far pensare a un'architettura del Nord Europa, tanto più che l’albergo è ancora oggi immerso nella natura, fra pini altissimi e la vegetazione rigogliosa della Piccola Sila. Esempio di un'architettura che coniuga estetica, funzionalità e sostenibilità. Il suo aspetto suggestivo riportava subito alla mente fate, gnomi e luoghi incantati. Agli inizi degli.......

lunedì 14 dicembre 2015

In trasferta da Isola Capo Rizzuto a Sersale per incendiare il portone dell'ex sindaco Vera Scalfaro. Entra nel vivo il processo contro gli autori dell'atto intimidatorio.


Quella sera del 27 luglio del 2009 
l’ex sindaco Vera Scalfaro si trovava in casa assieme al marito quando un uomo con passo spedito dopo essere sceso dalla macchina, cosparge di benzina il portone, e dopo aver appiccato il fuoco ritorna in macchina per scomparire velocemente.Questo era solo l’ultimo episodio precedentemente la donna aveva subito l’incendio di due auto. La notte successiva durante un normale pattugliamento un auto non si ferma al posto di blocco, inizia un veloce inseguimento che termina solo quando l’auto va a sbattere su una grossa catena. L’uomo seduto accanto riesce a fuggire mentre il conducente N.L. P. residente a Isola Capo Rizzuto, viene denunciato.Per i carabinieri non è stato difficile creare una connessione  con il portone incendiato.dopo un ispezione nell'abitazione del sospettato vengono prelevati dei vestiti che risulteranno una prova importante nella visione del filmano delle telecamere installate a protezione della casa del’ex sindaco.Un vero accanimento che porto alla convocazione di una riunione del comitato provinciale di sicurezza presieduto dal prefetto dell’epoca. Ora il pm Vincenzo Capomolla ha voluto raccogliere più............

venerdì 11 dicembre 2015

Le magie del presidente Dopo aver dirottato i 20 milioni (già stanziati) per la SP 25 Arsanise/Catanzaro Oliverio fa sparire anche i 20 milioni (già stanziati) per il porto di Catanzaro Lido.


Il vizietto del presidente Oliverio nel dirottare prima i 20 milioni per il nuovo tracciato della SP 25 poi i 20 milioni per il porto di Catanzaro lido entrambi finanziamenti già stanziati!




Dichiarazione del sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo:
 “Il presidente Oliverio non mantiene la parola data e il finanziamento di 20 milioni di euro per il completamento del porto di Catanzaro Lido sembra essere sparito dalla rimodulazione dei fondi PAC a favore di altre opere. Si dice che sarà reinserito prima della fine dell’anno, altri dicono che farà parte del nuovo POR, in ogni caso viene rinviato tutto a data da destinarsi. Se queste notizie che filtrano dalla Cittadella regionale saranno confermate, alzerò le barricate e chiamerò la città alla mobilitazione contro quello che appare come l’ennesimo sopruso contro il Capoluogo. Una questione di una gravità inaudita che si aggiunge ai colpevoli silenzi sul nuovo ospedale. Ho più che un sospetto che si voglia impedire in maniera sleale a questa Amministrazione di raccogliere i frutti del suo lavoro. Non si spiegherebbe altrimenti il rifiuto del presidente Oliverio di incontrarci. Anche l’apertura in silenzio della Cittadella regionale non è casuale. E’ come se si volesse ritardare la soluzione dei problemi in maniera da delegittimare la nostra Amministrazione. Non vorrei che nei prossimi mesi si trovino altre scuse per bloccare i finanziamenti per le opere pubbliche di Catanzaro. E c’è un altro aspetto su cui vigileremo e informeremo la città: corre voce dell’insistente “corteggiamento” del centrosinistra a consiglieri comunali eletti nel centrodestra con l’obiettivo di mandare a casa l’Amministrazione in carica. Saranno magari utilizzate le strutture speciali regionali per dare “risposte” ? A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”.E’ durissima la presa di posizione del sindaco Sergio Abramo che attendeva l’inserimento del finanziamento da 20 milioni di euro nella rimodulazione dei PAC in modo da potere sbloccare la gara d’appalto per il completamento del porto.“Mi domando se ho fatto male a fidarmi della Regione. Avevo ricevuto rassicurazioni totali dai dirigenti dei Dipartimenti interessati circa la sussistenza del finanziamento. Lo spostamento dai fondi strutturali al fondi PAC era stato motivato dalla necessità di dilatare i tempi e consentire la valutazione di impatto ambientale. A questo punto, ho tutte le ragioni per ritenere che l’assoggettabilità alla valutazione ambientale (VIA) è stata solo un pretesto per.......................

giovedì 10 dicembre 2015

Cresce il consenso verso il libro " Galileo Galilei assolto in cassazione"di don Francesco Cristofaro. Stampata la seconda edizione con diversi premi vinti l'ultimo il Word of colors 2015.


Sul palco del world of colors 2015 il premio assegnato a Don Francesco Cristofaro

Anche quest’anno l’associazione World of colors di Policoro ha voluto assegnare il premio a persone distentesi nella cultura, nella scienza e nel sociale. In questa edizione speciale al premio world of colors 2015 è stato abbinato un’importante evento commemorativo per il cantautore Pino Mango in occasione del primo anniversario della sua scomparsa. Numerosi personaggi dello spettacolo presenti in un Palaercole gremito un ogni posto, quali il noto compositore Mogol, i cautautori Buonocore, Fasano, Gatto Panceri e tanti altri. 
Tra i premiati il sacerdote catanzarese Don Francesco Cristofaro per il suo libro Galileo Galilei Assolto in Cassazione, in pochissimi mesi già alla seconda edizione e in trattativa per la traduzione in Spagna ed Argentina.

Forte il messaggio che Don Cristofaro ha lanciato sul palco su una tematica a lui molto cara, la disabilità. L’associazione, infatti in questa particolare edizione si è prefissata una mission importante: l’allestimento di una struttura di musicoterapia per i ragazzi disabili all’interno di un casa denominata “Dopo di noi” gestita dalla struttura nazionale ANFASS. “ Non ci può essere differenza di persone. Non c’è l’ammalato o il sano. Ciascuno di noi se può rendere migliore la vita di una persone lo deve fare”. Ha proseguito il sacerdote: “Io conosco le lacrime dei disabili e conosco le lacrime dei genitori dei disabili. Per tanti anni la mia vita ha conosciuto un solo colore: il nero. Da quando il Signore, però è entrato nel mio cuore, la vita è diventata a colori.
Pochi giorni prima, l’autore di Galileo Galilei Assolto in Cassazione aveva già ricevuto un importante riconoscimento, il premio letterario “un libro nel borgo – Giorgio Faletti”, guadagnando il primo posto nella rassegna.
A don Francesco Cristofaro le nostre congratulazioni e auguriamo altri ulteriori riconoscimenti.


Di cosa tratta il saggio
E’ il gennaio del 1642 e Galileo Galilei, poco prima di morire all’età di 78 anni, racconta ai suoi cari le peripezie della sua vita da scienziato e soprattutto la dolorosa vicenda che lo vide dapprima accusato di eresia, poi processato e infine costretto all’abiura. Un racconto avventuroso che si trasforma in una sorta di diario autobiografico grazie a don Francesco Cristofaro, pubblicato dalla casa editrice Herkules Books per la collana Bianco H. L’agile volume (136 pagine, prezzo 10 euro) ripercorre la biografia del grande scienziato pisano con un racconto in prima persona, utilizzando un linguaggio semplice e diretto, ma basato su una rigorosa ricerca storica nei documenti dell’Archivio Segreto Vaticano.
La parte centrale dell’opera è dedicata al processo di Galileo Galilei davanti all’Inquisizione e alla successiva condanna del 1633 per le sue affermazioni sulla cosmologia eliocentrica. “Mi costrinsero ad abiurare. Lo feci pensando ai miei figli, senza di me non ce l’avrebbero fatta: meglio un padre presente che un eroe bruciato”, scrive nel saggio don Cristofaro, interpretando i pensieri di Galileo. Sul letto di morte, il grande astronomo pisano confermerà comunque il suo pensiero scientifico e anche la sua Fede ferma: “Da cattolico pensante, mi accingo a respirare per l’ultima volta quest’aria terrena. Concedetemi la facoltà di urlarlo al mondo: il Sole non si muove, è la Terra che gli gira intorno. Siate felici perché le mie idee resteranno vive, scolpite nei secoli sulla..........

mercoledì 9 dicembre 2015

Con l'inizio del Giubileo della Misericordia anche in Calabria saranno aperte delle porte Sante, ecco dove.

A cinquant'anni 
esatti dalla chiusura del Concilio Vaticano II, dopo la celebrazione della messa dell'Immacolata Concezione, Papa Francesco presiede il rito di apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro, dando così inizio al Giubileo straordinario della Misericordia. Nella sua omelia, Francesco ha sottolineato che entrare dalla Porta Santa «significa scoprire la profondità della misericordia del Padre che tutti accoglie e ad ognuno va incontro personalmente». «Ogni Chiesa particolare – scrive il Papa nella bolla di indizione del Giubileo – sarà direttamente coinvolta a vivere questo Anno Santo come un momento straordinario di grazia e di rinnovamento spirituale. Il Giubileo, pertanto, sarà celebrato a Roma così come nelle Chiese particolari quale segno visibile della comunione di tutta la Chiesa».
Intanto mons. Rino Fisichella, incaricato dal Papa di organizzare il Giubileo nonché presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova evangelizzazione, ha rivolto questa mattina un invito ai calabresi a vivere con partecipazione questo momento straordinario della vita della Chiesa. E lo ha fatto dagli schermi della Tgr Calabria, aprendo il programma Buongiorno Regione. «Papa Francesco ha voluto che questo Giubileo – ha detto mons. Fisichella – venisse vissuto anche in tutte le diocesi. Quante volte sono venuto in Calabria! Anche da voi in ogni cattedrale e anche nei vostri bei santuari ci sarà una Porta della Misericordia. Il mio augurio per voi è di varcare quella porta con tanta fiducia e con tanto coraggio e soprattutto con la certezza della speranza, che il Signore non ci abbandona, ci accompagna. E ci consola con la sua tenerezza di Padre».

La celebrazione del Giubileo della Misericordia in Calabria avrà una decisa connotazione mariana in particolar modo per la Chiesa di Reggio Calabria. Infatti, il Quadro della Madonna della Consolazione, che da tradizione sarebbe dovuto rientrare all'Eremo domenica 21 novembre, Solennità di Cristo Re, resterà in Cattedrale fino all'apertura della Porta Santa, che avverrà sabato 12 dicembre, e la comunità diocesana si riunirà in cammino dietro il Quadro della Madonna della Consolazione proprio in occasione del primo Pellegrinaggio Giubilare Diocesano, domenica 13 dicembre. Quest'anno la processione sarà particolare: a differenza degli altri anni l'Arcivescovo non si fermerà a Piazza della Consegna, luogo in cui da secoli il Quadro viene riaffidato alla custodia dei Cappuccini, ma guiderà la processione fino all'Eremo. Qui giunti il presule presiederà la Liturgia della Parola durante la quale sarà celebrata la Consacrazione dell'Arcidiocesi alla Beata Vergine Maria, Madre di Consolazione e di Misericordia. «Porremo tutto l'anno sotto la protezione della Madonna – afferma Mons. Morosini – perché susciti nei nostri cuori le condizioni per essere degni della misericordia di Dio e queste condizioni sono la volontà di convertirsi a Lui e alla sua Parola, e perché protegga la città dai pericoli che viviamo in questo momento storico». Tutto l'anno giubilare è costellato di eventi particolarmente significativi: il 14 dicembre, alle 10.30, ci sarà una celebrazione nella tenda dell'accoglienza dei profughi al Porto di Reggio Calabria; il 15 e il 21 dicembre l'Arcivescovo aprirà il Giubileo nel Carcere di San Pietro e Arghillà; il 22 invece presiederà la Santa Messa per l'apertura del Giubileo nella Cappella degli Ospedali Riuniti. Tutto il 2016 sarà dedicato a celebrazioni più specifiche, destinate a diverse categorie di persone: gennaio sarà dedicato al Giubileo dei Migranti; febbraio al Giubileo della Vita Consacrata, delle Famiglie e dei Sofferenti; Marzo e Aprile saranno due mesi intensi, dedicati all'ascolto della Parola di Dio e all'Adorazione Eucaristica che saranno proposti su tutto il territorio diocesano tramite la Celebrazione del Giubileo nelle Zone Pastorali in cui si coinvolgerà il mondo giovanile; maggio sarà dedicato al Giubileo degli Adoratori Eucaristici; Giugno al Giubileo delle Opere di Carità; Luglio al Giubileo dei Carcerati; Settembre al Giubileo dei Portatori della Vara e Ottobre al Giubileo dell'infanzia. La celebrazione conclusiva è prevista per domenica 12 novembre 2016 alle 16 nella Basilica Cattedrale.
Cosenza mons. Francescantonio Nolè dell'Ordine dei Frati Minori Convenutali, attualmente Arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano, ha deciso di elevare al rango di Chiese Giubilari 24 luoghi di culto dell'arcidiocesi. Tra le più antiche e importanti diocesi della Calabria, la sede vescovile ha circa 400mila fedeli suddivisi nelle 127 parrocchie dei suoi 2.537 km. L'Arcivescovo dando attuazione alle disposizioni promulgate dal Santo Padre Francesco, che ha stabilito un Anno Santo dedicato alla Misericordia dal 8 Dicembre 2015 al 20 Novembre 2016, con decreto ha costituito una Commissione diocesana per il Giubileo e ha stabilito che nel corso dell'Anno Santo straordinario ci saranno dodici luoghi giubilari permanenti e dodici temporanei (nei quali si potrà ottenere l'Indulgenza plenaria solo in determinati periodi dell'anno).
Lunedì 14 dicembre verranno aperte le Porte Sante presso la concattedrale di Bisignano; la Basilica San Francesco di Paola a Paola; la Basilica del Beato Angelo ad Acri; la Basilica Madonna della Catena di Laurignano; l'Abbazia Florense di San Giovanni in Fiore; il Santuario del Santissimo Crocifisso di Cosenza; il Santuario della Madonna della Serra di Montalto; il Santuario diocesano di Santa Maria di Mendicino; il Santuario di San Francesco a Paterno; la Chiesa di San Giuseppe a Scigliano; la Chiesa di San Bernardino ad Amantea.
Rossano, invece, sarà il cardinale Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei popoli, a presiedere il 12 dicembre una solenne messa per l'apertura della Porta santa della basilica cattedrale.
Sempre sabato 12, alle 16,30, è prevista l'apertura nella cattedrale di Gerace della Diocesi Locri.
Domenica 13 dicembre sarà aperta la prima delle tre Porte Sante della diocesi di Cassano, guidata da monsignor Francesco Savino. Nella diocesi di Cassano saranno tre le Porte Sante: una per ogni Vicaria (Cassano, Castrovillari e Alto Ionio). La prima a essere aperta sarà quella della Basilica Cattedrale di Cassano, «la Chiesa Madre di tutta la Diocesi e del suo territorio, che comprende 22 comuni». L'apertura della Porta santa della Basilica di Cassano avverrà alle 18 di domenica 13 dicembre con una cerimonia che sarà presieduta dal Vescovo, monsignor Francesco Savino. Quella del Santuario della Madonna della Nova di Rocca Imperiale, per la vicaria dell'Alto Jonio, sarà aperta il 18 dicembre, mentre quella del Santuario della Madonna del Castello, per la vicaria di Castrovillari, dovrebbe essere aperta domenica 20 dicembre.
A Lamezia Terme, oltre 1100 pass già distribuiti ai delegati delle comunità parrocchiali, 14 per ogni parrocchia della Diocesi. Una particolare attenzione agli ammalati e ai disabili, con oltre 120 posti riservati durante la funzione. 3 maxi schermo consentiranno ai fedeli all'esterno della Cattedrale di partecipare alla celebrazione della Santa Messa. All'esterno del Duomo, sarà allestito un tendone. Il Quadro della Madonna della Consolazione, che da tradizione sarebbe dovuto rientrare all'Eremo domenica 21 novembre, Solennità di Cristo Re, resterà in Cattedrale fino all'apertura della Porta Santa, che avverrà  ..................

lunedì 7 dicembre 2015

Un uomo di 49 anni ubriaco distrugge un pub della zona scagliandosi contro i clienti per poi aggredire i carabinieri di Sellia Marina che erano intervenuti sul posto.

Ubriaco distrugge il locale per poi aggredire i vari clienti e per ultimo i carabinieri che erano stati allertati Arrestato G.A. di 49 anni.

I carabinieri di Sellia Marina hanno arrestato ieri a Cropani Marina, nel catanzarese, un 49 enne del posto, G.A., accusato di resistenza a pubblico ufficiale; l'uomo è stato posto ai domiciliari e dopo l’udienza di convalida, tenutasi stamani nel capoluogo, ne è stato disposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Dalla ricostruzione dei militari è emerso che il 49enne, in evidente stato di ebrezza, si sarebbe scagliato contro i clienti di un pub danneggiandone poi il locale. All’arrivo di una pattuglia della Radiomobile, chiamata dai presenti, avrebbe aggredito anche i carabinieri con....

domenica 6 dicembre 2015

Il miracolo di San Nicola sui tre bambini

I tre bambini



Le storie di S. Nicola non sono state narrate tutte allo stesso modo. Ogni popolo le ha rielaborate secondo la sua sensibilità. Ogni copista medioevale ci metteva del suo, quando proprio non incorreva in qualche errore di traduzione o copiatura. Da una di queste sviste nacque la leggenda di S. Nicola più famosa in occidente.


L'episodio più importante e più storicamente documentato è quello che vide il nostro Santo intervenire a salvare tre innocenti dalla decapitazione, fermando la spada del carnefice. Da qualche tempo però, nel mondo cristiano la parola innocenti veniva spesso usata come equivalente di bambini (pueri). Così, ad esempio, i bambini uccisi dal re Erode (per timore che fra essi sorgesse il re d’Israele) avevano dato adito alla festa degli innocenti, che si celebra dopo il Natale. D’altra parte, nelle storie di S. Nicola raramente si diceva che aveva salvato tre uomini oppure tre cittadini di Mira. Per abbreviare e per indicare l’innocenza di quei condannati a morte, più spesso si diceva che Nicola aveva salvato tre innocenti. A quel punto qualche scrittore fece un pò di confusione, affermando che Nicola aveva salvato tre bambini, invece di dire che aveva salvato tre innocenti.

Il primo a dare questa erronea traduzione sembra che sia stato Reginold, uno scrittore tedesco che nel 961 dopo Cristo fu eletto vescovo proprio per aver scritto una bella Vita di S. Nicola intercalata da brani in musica. Invece di innocentes Reginold usa il termine pueri, insinuando nella mente dei fedeli che si trattava di una storia diversa dall’episodio della liberazione di tre innocenti dalla decapitazione. Nel coro di circa un secolo e mezzo la “storia” dei bambini salvati da S. Nicola entrò anche negli inni sacri e poco a poco venne elaborato un racconto vero e proprio seguendo due linee principali.

Secondo una prima versione, il fatto sarebbe accaduto mentre Nicola si recava al concilio di Nicea. Fermatosi ad un’osteria, gli fu presentata una pietanza a base di pesce, almeno a quanto diceva l’oste. Nicola, divinamente ispirato, si accorse che si trattava invece di carne umana. Chiamato l’oste, espresse il desiderio di vedere come era conservato quel “pesce”. L’oste lo accompagnò presso due botticelle piene della carne salata di tre bambini da lui uccisi. Nicola si fermò in preghiera ed ecco che le carni si ricomposero e i bambini saltarono allegramente fuori dalle botti. La preghiera di Nicola spinse l’oste alla conversione, anche se in un primo momento questi aveva cercato di nascondere il suo misfatto.

La seconda versione della leggenda non parla...

giovedì 3 dicembre 2015

Presentata una mozione consiliare per gli alberi monumentali di Sersale. Sono tante le piante secolari ricadenti nel territorio del centro presilano.

A seguito di una iniziativa che la Federazione Provinciale di Rifondazione Comunista ha posto in essere, oggi ho presentato una Mozione per chiedere l'applicazione della normativa inerente l'individuazione degli alberi monumentali presenti sul territorio comunale.
Infatti la legge 10 del 14 gennaio 2013 prevede:
  • l'istituzione della Giornata nazionale dell'albero, fissata ogni 21 novembre, per valorizzare il patrimonio arboreo e stimolare l'attuazione del protocollo di Kyoto;
  • l'obbligo per ogni Comune di porre a dimora un albero per ogni neonato e ogni bambino adottato nuovo residente;
  • l'obbligo di contemplare negli strumenti urbanistici aree verdi secondo quanto previsto dalla normativa vigente;
  • Disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali di particolare pregio paesaggistico, storico e culturale.
Nel nostro territorio comunale esistono diverse piante rispondenti a tali caratteristiche paesaggistico culturale, inoltre da tempo l'Amministrazione Comunale è impegnata in progetti di valorizzazione paesaggistica e ambientale, come l'ipotesi - ancora ferma tra le proposte di legge regionale - di istituire l'area protetta delle Valli Cupe. 
Tra queste piante secolari e monumentali va citato in primis 'U Milicurciu - arcinoto albero che rinfresca le estati sersalesi, ma che storicamente segnava il confine territoriale del neonato borgo di Sersale con quello di Cropani: un albero che ha subito diverse menomazioni, inclusa una colata di cemento nel suo fusto, e che vive soffocato dall'asfalto e dalle auto.
Oppure potremmo citare il maestoso Gigante Buono, un castagno secolare nei pressi della Porta parco, che cresce a ridosso di un pastillaru abbandonato testimoniando l'importanza dell'economia del castagno per il nostro paese, come è dimostrato anche nel gonfalone comunale. Oppure ad una quercia che cresce nei pressi dell'incrocio che conduce a Zagarise e Buturo, e tanti altri alberi che adornano i boschi che circondano Sersale.
L'obiettivo della norma è proprio quella di sensibilizzare la popolazione e attivare un percorso partecipato di individuazione di queste piante; ogni cittadino può segnalare alberi, filari e piante ornamentali di particolare pregio paesaggistico, storico e culturale da iscrivere all'Elenco degli Alberi Monumentali d'Italia.
La legge infatti affida al Corpo Forestale dello Stato la tenuta di questo elenco da cui possono discendere riconoscimenti anche di tipo economico per l'eventuale restauro o valorizzazione, pratiche di cui il nostro Milicurciu avrebbe bisogno, per evitare che l'incuria ne decreti la morte come è avvenuto qualche anno fa con un altro storico albero sersalese: ci riferiamo all'altro bagolaro presente nei pressi di Piazza Italia, dove erano soliti disporsi i parenti per ricevere le .........

mercoledì 2 dicembre 2015

Uno sguardo su Catanzaro, Città dalle molteplici criticità. "Catanzaro non ha sicuramente nulla da invidiare alle altre Città ma ........"

Catanzaro
 non ha sicuramente nulla da invidiare alle altre Città ma è purtroppo zeppa di problemi di svariata natura. Tanto per cominciare uno dei problemi è sicuramente quello relativo al centro storico il quale pur essendo molto caratteristico viste e considerate anche le sue viuzze interne dette in dialetto “i coculi” è ormai allo sbando, spopolato, quasi inesistente. Tale situazione continua ad andare avanti da anni e cosi per causa o effetto prima hanno chiuso i cinema, poi molti negozi e nel 2006 quando si è decisi di riallocare l'Università, la stessa è stata spostata nella periferia Ovest della Città contribuendo ancor di più allo spopolamento del centro storico. 


Se in aggiunta a tutto ciò consideriamo un altro fattore, ossia quello del 'caro fitti', ecco che il disastro è completato, per via di tasse troppo elevate che vanno a colpire non solo le abitazioni ma anche le attività commerciali interi palazzi rimangano sfitti. Nonostante i campanelli d'allarme siano tanti ed anzi nel tempo siano cresciuti, la politica cittadina spesso distratta si è mossa in ritardo contribuendo ad aggravare le varie problematiche e a tutt'ora in campo ci sono tante promesse ma ancora pochi fatti se non quelli che ci parlano di un centro storico privo di persone e di attrattività. 

Quasi tutto, è spostato in periferia. Già, quasi e si perché qualcosa a Catanzaro Centro rimane come ad esempio lo stadio o l'ospedale. Due strutture del quale c'è un grandissimo bisogno ma che pesano come un macigno sulla viabilità del Centro. Non so quante siano le Città che possano vantare uno stadio in pieno Centro credo poche e non perché tali altre realtà non diano importanza agli eventi sportivi ma per il semplice fatto che eventi sportivi come una partita domenicale creano immensi flussi di traffico che vanno a pesare sulla viabilità cittadina. Infatti, ogni qualvolta si svolge una partita si è costretti a fare i conti con interruzioni e deviazioni di ogni tipo, insomma una vera e propria “croce” e allora ci si chiede ma perché quando si cercava di espandere la Città verso Ovest ossia la zona di Germaneto lo stadio non è stato spostato li? Perché invece con un disegno sciagurato e che ora viene criticato anche da chi lo ha messo in piedi, nella zona Ovest si è deciso di trasferire l'Università? In poche parole perché Catanzaro deve sempre essere una Città diversa, in peggio, rispetto alla maggior parte delle Città che hanno anche le sue stesse dimensioni?

 Si, lo stadio “Nicola Ceravolo” è sempre stato ubicato li, è in quello stadio ed in quella zona che il Catanzaro negli anni d'oro ha stupito e si è affermato a livello nazionale ma è anche vero che ora i tempi sono cambiati e con essi lo hanno fatto anche i volumi di traffico e la stessa conformazione della Città. In più, se a tutto ciò si aggiunge che in quella zona, è presente l'Ospedale Pugliese-Ciaccio il tutto fa riflettere molto e soprattutto fa comprendere facilmente il caos che purtroppo regna in quell'area. 

Chi non conosce la Città potrebbe ben pensare che almeno si ha modo di assistere ai grandi eventi come i concerti delle varie 'star' musicali sotto casa e invece no, perché allo stadio di Catanzaro i grandi eventi, per motivi che hanno a che fare con la stabilità della struttura e la relativa incolumità degli spettatori , sono vietati eppure si continua non solo a giocare ma ci si sposa pure ma possono farlo solo i capi ultras, non tutti. 

Insomma, una bella fregatura, in quanto non solo lo stadio costringe a fare mille peripezie ma non lo si può neanche utilizzare come fa tutto il resto d'Italia per portare magari in Città cantanti di un certo livello. Però per lo meno, l'alternativa c'è il Teatro Politeama funziona e all'interno della sua stagione di programmazione consente di poter invitare grandi nomi dello spettacolo anche nella nostra Città. 
Per fortuna, una cosa funziona. Il Politeama, però nello svolgere la sua funzione da qualche anno non è più solo, infatti per sopperire all'impossibilità di utilizzare l'impianto sportivo è stato ristrutturato il “Palagallo”. Almeno grazie a queste strutture anche Catanzaro può godere dei grandi eventi. Si ma peccato che come al solito a Catanzaro quella poca positività viene subito assalita dalla tanta negatività e più nello specifico in questo caso dalla mancanza di servizi di trasporto decenti che siano all'altezza di un Capoluogo di Regione. Però sul trasporto urbano ed extra-urbano stendiamo un velo pietoso..... 

Per quanto concerne invece l'Ospedale Pugliese-Ciaccio nelle ultime settimane si sta facendo un gran vociferare sullo spostamento dell'intera struttura sempre nella zona di Germaneto in vista di una sua fusione con il policlinico universitario. Non v'è dubbio che i volumi di traffico che l'ospedale Pugliese-Ciaccio crea e che spesse volte fanno rimanere vittime di 'imbottigliamenti' stradali gli stessi operatori del 118 anche per via dell'inciviltà della gente siano spaventosamente enormi e un suo spostamento nel quartiere Ovest della Città potrebbe solo che essere positivo da questo punto di vista. Però, quella di spostare una cosi importante struttura, l'unico grande ospedale della zona, in periferia non è una decisione che può essere presa unilateralmente o accompagnata da slogan come sviluppo, futuro ed innovazione. Per una volta bisognerebbe utilizzare la testa e pensare che il Pugliese-Ciaccio serve non solo la Città di Catanzaro ma molte Città limitrofe compresi i tanti paesini della Presila (e non solo) e che quindi un suo spostamento potrebbe creare non pochi problemi agli utenti che giornalmente si recano in Ospedale per cure mediche o altro. 

Se poi si tratta di spostare l'Ospedale in una zona della Città scarsamente collegata anche solo con lo stesso Centro cittadino, il tutto sa di follia. Prima di portare a compimento tali progetti bisognerebbe innanzitutto dotare Germaneto di una viabilità efficiente e un tantino efficace (pare che stiano facendo dei lavori in questi giorni sulla rete viaria, vedremo cosa ne uscirà....) e soprattutto di trasporti attivi e funzionanti h24 e 7 giorni su 7. Attualmente in molti siano essi studenti o lavoratori non hanno altro mezzo affidabile per raggiungere Germaneto se non la propria autovettura. Eppure, una stazione ferroviaria, anche nuova e architettonicamente ben fatta, a Germaneto c'è ed è in funzione ma purtroppo è una delle tante cattedrali nel deserto. Basti pensare che stando alla “denuncia” di un utente, tale stazione è sconosciuta anche agli addetti di Trenitalia i quali intendono come stazione di Catanzaro quella sita in Via Milano. 

La stazione di Germaneto si configura come una di quelle opere per il quale è obbligatorio chiedersi cosa se ne voglia fare. Si vuole che tale stazione sostituisca semplicemente l'ormai ex stazione di Catanzaro Sala, oppure si vuole che diventi la prima stazione della Città? Porsi questa domanda è molto importante in quanto l'una o l'altra strategia comporteranno esiti di sviluppo diversi, fermo restando che a prescindere dalla risposta, dovranno essere ugualmente avviati dei lavori per far fiorire quella area nel quale sorge che attualmente si configura come morta e sconosciuta ai più. 

Insomma, ciò che ha a che fare con la viabilità cittadina, i trasporti locali e l'urbanistica in senso ampio non è mica cosa da poco e sarebbe deleterio usare su tutto ciò quel fare di superficialità che connota ogni livello politico nella nostra Nazione. I disastri purtroppo ci vuole poco a compierli e a Catanzaro le varie amministrazioni che si sono susseguite nel tempo ne hanno creati un bel po'. 

A Catanzaro però non mancano i gioiellini come il "Parco della Biodiversità Mediterranea", una vera e propria eccellenza di cui andare fieri il quale però, con un concorso di colpe anche dei suoi visitatori, pian pianino sta perdendo quel bagliore che l'ha accompagnato dalla nascita. Molti sono gli spazi danneggiati e lasciati alla totale incuria eppure custodirlo non sarebbe una cosa molto difficile, certo quando a rovinare un bene pubblico sono gli stessi 'utilizzatori' ci si potrebbe e dovrebbe porre qualche domandina.

 A proposito di Agraria, la Tangenziale che si .............

martedì 1 dicembre 2015

Lavori di efficientamento energetico nel palazzo comunale di Sersale Continuano i lavoro sugli edifici pubblici con un forte beneficio economico.






Sono stati realizzati importanti lavori di efficientamento energetico nel Palazzo Comunale di Sersale finanziati nell’ambito del “POI Energie rinnovabili e risparmio energetico 2007/2013 Comuni per la sostenibilità ed efficienza energetica”.
In particolare, è stato realizzato il “relamping”,ossia la sostituzione di tutte le lampade interne con corpi illuminanti con tecnologia LED, che consentirà un risparmio in bolletta del 50%, ed un impianto fotovoltaico da 50 kWp sul tetto dell’edificio che consentirà la produzione di circa 62500 kWh per l’autoconsumo e per lo “scambio sul posto”con la rete elettrica nazionale.
Complessivamente con questo intervento di efficientamento energetico sul palazzo comunale, tra risparmio in bolletta derivante dal “relamping” e dall’auto consumo dell’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico e con il contributo in conto scambio, si avrà un beneficio economico annuo di circa 10.000,00 euro che moltiplicato per gli anni di vita dell’impianto (30 anni) ammonta a complessivi 300.000,00 euro.
Questo impianto di 50 kWp va ad aggiungersi a quelli già installati negli ultimi anni sugli edifici pubblici di Sersale: Scuola primaria “C. Borelli” (50 kWp), Scuola Media “G. Bianco (20 kWp), Scuola dell’Infanzia “B. Spadafora” (35 kWp) e “Porta del Parco” (50 kWp), che portano ad una potenza complessiva di 205 kWp installati e ad una produzione complessiva annua di circa 250.000 kwh di energia elettrica che, moltiplicati per il periodo (30 anni) di vita utile degli impianti, arrivano a 7.500.000,00 kwh elettrici.
Oltre agli indubbi benefici d natura economica, che nel complesso si possono quantificare in oltre 50.000,00 euro annui (che per 30 anni diventano 1.500.000,00 euro), gli interventi nel campo delle energie rinnovabili da fonte solare consentiranno al Comune di Sersale di contribuire in maniera considerevole alla riduzione delle emissioni dannose di anidride carbonica nell’atmosfera.
Poiché per produrre un chilowattora elettrico vengono bruciati mediamente l’equivalente di 3.38 kwh sotto forma di combustibile fossile, gli impianti fotovoltaici del Comune di Sersale permetteranno un risparmio di energia primaria, nel ciclo di vita degli impianti, pari a 25.350.800 kwh (7.500.000 x 3.38).
E poiché per ogni chilowattora elettrico prodotto con combustibili fossili vengono immessi nell’atmosfera circa 0,67 kg di CO2, oltre ad una lunga lista di.........