venerdì 31 maggio 2013
giovedì 30 maggio 2013
" Sutta u mantu da Madonna " ( Prima parte) Racconto inedito ambientato nell'antico borgo di Sellia
Abbiamo avuto modo di raccontare del forte attaccamento, del smisurato amore che il popolo Selliese da sempre porta verso la Madonna, il quale nell’antico borgo durante i vari secoli si è espresso con le chiese dedicate all’Immacolata del S.S. Rosario alla Madonna della Neve e del convento della Madonna delle Grazie. Il racconto che andrò a narrarvi è successo nel secolo scorso proprio nel mese di Maggio mese dedicato alla Madonna. In quei tempi le processioni erano due una la prima domenica di maggio l’altra ultimo giorno del mese la quale si svolgeva di sera con una bella fiaccolata. Il nuovo Arciprete era da poco arrivato a Sellia conoscendo ben poco delle tante tradizioni che organizzavano soprattutto le due congreghe. Dopo la Messa la processione tardava causa un forte vento che ne impediva la partenza. I tantissimi bambini erano già pronti su due file i maschietti da un lato le femminucce dall’altro. Erano veramente tanti; tra di loro vi era una minuscola bambina che causa la malaria (malattia molto comune all’epoca) piano piano la stava spegnendo. Aveva quasi sempre la febbre è quella sera bruciava ancora di più. Dopo un bel po’ che si aspettava che il vento diminuisse il suo impeto, l’Arciprete rivolgendosi ai tantissimi fedeli disse che la processione per quell’anno non si sarebbe svolta, ormai passate le 9 di sera ne tantomeno si poteva rimandare al giorno dopo perche non avrebbe avuto più senso. I tantissimi fedeli presenti mugugnarono un bel po’ invitando il giovane prete di aspettare ancora un po’ Verso le 10 di sera il vento sembrava un po’ meno violento la processione stava per partire ma il giovane prete avendo notato le precarie condizioni di salute della piccola con la malaria invito la madre di portarla subito a casa, la madre quasi offesa con un gesto di stizza si mise “U Maccaturu” nero in testa (segno dei vari lutti) girandosi di spalle si allontanò lasciando la piccoletta al suo posto in fila, il giovane prete stava per reagire quando il priore avvicinandosi le disse all’orecchio: “Arciprè sta battella forsi nun arriva mancu a domana, lassatila ma si fa sa prucessiona, u viditi puru vui comu è tutta cuntenta ma sta vicina a ra Madonna” il giovane prete ancora un po’ contrariato ma vedendo come la piccola ci teneva a farsi la processione fece partire il lungo corteo, le tantissime luminarie facevano brillare il volto della Madonna, il vento anche se molto diminuito si faceva spesso sentire con delle volate furiose, in una di questa il bellissimo manto della Madonna si staccò volteggiando nel cielo stellato, tutti l’osservavano preoccupati con il serio rischio che ...
mercoledì 29 maggio 2013
martedì 28 maggio 2013
Il Sindaco di Albi Giovanni Piccoli sottoscrive alla lettera dei due professionisti Salvatore Tozzo e Bruno Bevacqua ( forti conoscitori dell'antico territorio) inviata alla sopritendenza per i beni archeologici preoccupati sull'avvio dei lavori di metanizzazione che rischia di compromettere gli antichi siti della Taverna vecchia e della Fiera di Trinchisi
lunedì 27 maggio 2013
Il comune di Catanzaro vuole costruire due nuovi depuratori uno sulla sponda del fiume Corace l'altro sulla sponda del fiume Alli a ridosso del comune di Simeri Crichi
Riceviamo e pubblichiamo
Depuratore sull’Alli
Conferenza di servizi: Simeri Crichi
vuole esserci
Sul sito web del Comune di Catanzaro è pubblicato l’avviso
di convocazione, per il 5 giugno prossimo, della conferenza preliminare dei
servizi sul progetto per la costruzione di due depuratori, uno sul Corace e
l’altro sulla sponda destra del fiume Alli (la sponda sinistra è nel territorio
di Simeri Crichi).
Con nota 4105/2003 chiedo che il Comune da me amministrato partecipi
alla conferenza, dal momento che, come ho più volte evidenziato anche a mezzo
stampa, questo territorio verrebbe a sopportare un grave impatto ambientale,
aggravato dalla presenza dell’impianto di trattamento di rifiuti e dall’annessa
discarica che si vuole ampliare. Voglio ricordare che questo Comune è parte
civile nel processo pendente davanti al Tribunale di Catanzaro, per la vicenda
nota come “il percolato nell’Alli”.
Nel progetto del Comune di Catanzaro è detto che il nuovo
depuratore di Alli sarebbe dimensionato per una popolazione di 66.000 abitanti,
con una portata idraulica in 4 linee e con una condotta sottomarina per i
reflui in uscita, che pur mantengono un carico inquinante residuo, con la
possibilità della formazione delle mucillagini e di schiume galleggianti e
maleodoranti. La condotta sottomarina, al contrario degli sversamenti
superficiali delle acque trattate in impianto, affievolirebbe la
stratificazione termica ed alina delle
acque e la concentrazione dei tensioattivi. Così almeno dalla relazione
tecnica, che individua il sito di Alli in adiacenza della discarica, sul
presupposto che “la discarica consentirà di convogliare con economicità il
percolato” all’impianto di depurazione, in una zona “di risibile valore
naturale e paesaggistico, non visibile dai centri abitati e dalla strade
principali e lontano dai centri abitati”. E conclude con la pretesa mitigazione
dell’impatto “trascurabile” attraverso schermature arboree che ne garantiscano
un corretto inserimento paesaggistico. Le cosiddette interferenze ambientali della condotta sottomarina, in particolare lo
scavo della trincea e la posa sul fondale (con conseguente aumento della
torbidità delle acque), saranno “minimizzate” con lavori fuori dalla stagione
estiva.
Nessun riferimento alla presenza sulla costa dei villaggi turistici
e, a monte, della centrale elettrica Edison. E’ chiaro che si tratta di
questioni complesse, che non possono essere liquidate con le battute degli
pseudo ambientalisti a intermittenza: serve un serio approfondimento e
un’adeguata partecipazione istituzionale, che non può prescindere dal Comune di
Simeri Crichi. Più volte abbiamo dimostrato responsabilità senza demagogia, in
una materia delicata e vitale come quella del rapporto ambiente-sviluppo-opere
di civiltà. Fuori di metafora, intendiamo vederci chiaro, attraverso un
corretto ...
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