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venerdì 5 febbraio 2016

Catanzaro; Piazza Prefettura si trasforma in un vero pit stop con la mitica Ferrari di Michael Schumacher.

La “Scuderia Ferrari Club Catanzaro”                      

in collaborazione con PROMO dea s.r.l. , in occasione della festa di San Valentino promuove un evento unico in tutto il meridione. In piazza prefettura sabato 13 domenica 14 febbraio, sarà ricostruito un vero e proprio Box di Formula1 dove sarà possibile, gratuitamente, cimentarsi nel mitico “Pit Stop”, cambio di gomme di una “rossa” d'eccellenza: la vettura di Formula 1 con la quale Michael Schumacher vinse il campionato del mondo nel 2002, mentre lungo un tratto di Corso Mazzini si svolgerà lo “Show Car” delle autovetture che si posizioneranno in parata per essere ammirate e fotografate .

Verranno create squadre di 15 persone che si sfideranno per fare il “miglior pit stop” ossia che impiegheranno il minor tempo per effettuare il cambio gomme pertanto tutta la cittadinanza potrà partecipare attivamente alla “gara”. I particolari dell’evento saranno resi noti nel corso della conferenza stampa in calendario per venerdì 5 febbraio alle ore 13, in sala Giunta a Palazzo di Vetro, alla presenza del.......

giovedì 4 febbraio 2016

"Non è mai troppo tardi" 10 anni di lavori, 3 giunte diverse, estesa su 65.000mq,con un costo di oltre 160 milioni. Il presidente Mattarella nei giorni scorsi ha inaugurato la sede regionale della Calabria

Non è mai troppo tardi                                              

Ci sono voluti 10 anni di lavori, 3 giunte di diverso colore politico ma a 46 anni dalla nascita effettiva delle Regioni
avvenuta nel 1970 e a ben 70 dalla nascita della Repubblica e dal loro inserimento in Costituzione, finalmente la Calabria ha la sua sede regionale. Una sede maestosa (forse troppo) che si estende su 65.000 m^2 nella periferia Ovest di Catanzaro (Capoluogo di Regione) e nella quale trovano spazio diversi uffici e dipartimenti che prima erano dislocati non solo sul territorio catanzarese ma anche nella Città di Reggio Calabria.La Cittadella Regionale, cosi definita dagli addetti ai lavori, è stata oggi 29 gennaio 2016 inaugurata ufficialmente alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella e dovrebbe essere denominata "Palazzo degli Itali" proprio perché come ricordato dal Sindaco della Città Sergio Abramo è da qui che prende vita il nome Italia <> che è la Calabria. Sulla visita di Mattarella e su ciò che il Presidente e le altre Autorità hanno detto nei loro discorsi, si potrebbero scrivere miliardi di cose, in una terra bella ma sfortunata -più per volere che per fato- come quella calabrese, ogni discorso anche se ispirato dai migliori propositi rischia però di trasformarsi in una ovvietà che viene riproposta ogni volta. Cosi, si finisce sempre con il parlare dei punti deboli come il lavoro, dal cancro rappresentato dalla 'ndrangheta, dei valori come la cultura che sono da difendere e diffondere -peccato che poi un luogo come il "Parco Scolacium" di Roccelletta di Borgia (CZ) rischi di chiudere per mancanza di personale preposto alla vigilanza- ed ancora dei punti di forza rappresentati dal turismo e dal fantastico territorio calabrese che si estende dai monti della Sila sino alla riva del Mediterraneo. Senza ovviamente dimenticare la speranza di questa terra, ossia i giovani.
Sono però anni ed anni che ci sentiamo dire queste belle parole ma prive di risvolti pratici e ormai anche di significato, ci vorrebbe qualcosa di innovativo, forse il non dir nulla, o ancor meglio l'ascolto. Ecco, oggi il Presidente della Repubblica avrebbe dovuto ascoltare come prima di lui avevano fatto nel 1982 Sandro Pertini e Francesco Cossiga nel 1992. Ascoltare rimanendo in silenzio dando voce a chi questa terra la vive con il lavoro delle sue giornate, con le sue immense e sempre presenti difficoltà economico-sociali, ai tanti giovani che appena nati purtroppo devono meditare non su cosa faranno da grandi ma bensì sul dove andranno da grandi per guadagnarsi un misero stipendio ed una pensione che forse le nuove generazioni non conosceranno neanche.
Avrebbe dovuto ascoltare il grido di dolore che viene da un territorio che con il beneplacito anche di alcune frange di popolazione, oltre che di cattivi amministratori stiamo lentamente ma inesorabilmente distruggendo, avrebbe dovuto ascoltare la voce di una Calabria stanca, che non si arrende ma che sta pian piano morendo.


Infine avrebbe dovuto ascoltare anzi vedere la bellezza ed il potenziale che questa terra ha e che purtroppo stiamo distruggendo con le nostre mani, si sarebbe dovuto recare in visita nei luoghi più belli della Regione a meditare, ad incoraggiare a confortare ed al.......