LA FOTO DEL MESE MARZO
Per la foto del mese di Marzo abbiamo scelto una bellissima cartolina circolata negli anni 70-80.
Di cartoline illustrate dedicate a Sellia ne sono state fatte poche ,sicuramente questa è quella più presente,la più circolata nelle case durante quegli anni. Vediamola nel dettaglio analizzando le 4 foto di panorami sul nostro borgo. Nella prima in alto a sinistra spicca in primo piano l’imponete campanile della Chiesa di San Nicola.Ah! approposito del campanile ,vi ricordate il particolare orologio antico con meccanismo a pesi che era posizionato al suo interno? Esso era perfettamente funzionante sino agli anni 80 quando si decise di sostituirlo con uno moderno a corrente che non necessitava della ricarica e le campane avrebbero suonato agli orari stabiliti da sole ,sicuramente è più funzionale ma vuoi mettere il valore ,la bellezza, la particolarità di vedere in movimento il suo meccanismo a pesi .Dove si trova adesso? Quando fu smontato fu depositato all’interno della vecchia casa comunale. Ma oggi dove si trova? Nel secondo panorama vediamo uno scorcio delle palazzine,con il palazzo Fortino in costruzione l’unico durante quegli anni che non si capì e non si colse l’importanza di dare la possibilità ai privati di costruire nuove abitazioni,espropriando terreni da urbanizzare.All'epoca il paese contava più di mille abitanti,e a cavallo tra gli anni 70/80 ci furono parecchi matrimoni ma circa 80% andò ad abitare nei paesi vicini o Catanzaro, molti non per scelta ma perché a Sellia non c’erano nuove abitazioni comode e funzionali.
Nella terza foto va subito in risalto i tre alti lampioni a tre luci i quali ad inizio anni 80 causa un vento fortissimo che li piegò a suo piacimento furono sostituiti,il terribile vento causò molti altri danni. Questa era la zona dove in pochi metri c'erano molti negozi: la putica e Coppoletta,il negozio di Tumasina,l’alimentari di Don Peppi,u barru e Giginu ;era anche il punto d’incontro di Sellia dove si svolgevano le varie manifestazioni come spettacoli,comizi,eventi vari. Chi di voi sapeva che proprio in questa zona sino agli anni 30 c’era una bellissima fontana che veniva chiamata “u Giocu e l’acqua”? Magari ne riparleremo in un prossimo post. Il quarto panorama è un insieme tra il vecchio borgo e la zona nuova di Sellia,lì dove si sarebbe dovuto espandere il paese, ma purtroppo oltre a qualche temerario e coraggioso privato, in oltre trent’anni la zona nuova si è sviluppata ben poco,proprio perchè come ribadito prima quando si doveva fare di tutto per invogliare l’edilizia privata si fece ben poco,anzi niente.
Tante notizie curiose,inedite .Grazie
RispondiEliminaLeggendo mi sono ricordata molte cose.Sellia sino agli anni 70 era molto popolososo, si poteva fare molto per evitare che li giovani andassero via.Speriamo che si riesca a far aumentare la popolazione.
RispondiEliminaBellissima cartolina se cerco forse riesco a trovarla.Bellissimo anche il fotomontaggio sul home page
RispondiEliminaQuanti ricordi "ara chjazza e Coppoletta" quanti comizi,,quanti sfottò
RispondiEliminaBuonasera a tutti,da piccolo suonavo le campane della Chiesa e mi ricordo benissimo dell'orologio meccanico a pesi
RispondiEliminaPieno di particolari da leggere e rileggere,bravi.
RispondiEliminaIo mi sono sposato nel 1981, devo ammettere che se avrai trovato una buona sistemazione sarei rimasto a Sellia .Purtroppo oggi i figli sono grandi e non voglio stare a Sellia se non periodicamente
RispondiEliminaUn blog veramente ben fatto che ci aiuta nella riscoperta sul nostro bistrattato ma pur sempre amato paesello.
RispondiEliminaU giocu e l'acqua ? Vicinu a putica e coppoletta ?. Doveva essere molto bello .Complimenti Zagor per il lavoro che dedichi alla riscoperta storica sul nostro paese
RispondiEliminaSellia sino alla fine degli anni 80 si sarebbe potuta salvare riportandola agli antichi spendori .Poi piano piano il declino,l'abbandono degli abitantiti provocando la fine.
RispondiEliminaNon bisogna essere così pessimisti tutti uniti possiamo far risorgere il nostro borgo ,e anche questo blog aiuta a riapropriarsi del proprio passato,per voler sempre più bene a Sellia.Grazie del lavoro Zagor
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