Un’altra ventata di vocaboli la lingua Greca in Calabria la subisce durante le invasioni Germaniche .Teodoro rè dei Goti penetra in Calabria grazie all’abile consigliere Magno Aurelio Cassiodoro di Squillace portando parole nuove ma non intaccando la lingua del popolo conquistato.L’apporto Germanico nel dialetto soprattutto Catanzarese e scarso come lo testimonia le ricerche di Rohlfs attribuendo solo alcuni vocaboli ai germanici come per esempio “pizzu,spitu,arringara.La dominazione dei Goti durò poco infatti nel 553 ai piedi del Vesuvio l’eroico Teja l’ultimo rè trovò la morte ,mentre per il popolo Calabrese le varie dominazioni continuavano.
Fu durante il periodo bizantino che va dal VI al XI secolo che i Saraceni già conquistatori della vicina Sicilia arrivano nella nostra regione già dilaniata da continue guerre e lotte intestine. Squillace fu la prima città depredata dai terribili saraceni seguita da Santa Severina mentre nel 906 Catanzaro da poco creata da bizantini dopo una breve resistenza viene sterminata .Si vive un periodo buio e di terrore dove il sangue delle vittime scorre a fiumi mentre fa da contrasto in negativo il lusso e la mollezza dei bizantini. Un periodo in cui gli uomini sentivano un forte bisogno di pace e d’amore,quasi ad esaudire questo forte desiderio che si afferma l’Ordine Basiliano con la nascita di numerosi conventi per far udire a tutti la parola del Vangelo piena di carità e d’amore ,e come d’incanto in Calabria ritorna un po’ di benessere morale e spirituale ,mentre erano sorte o sorgevano nuove città Greco Bizantine come Catanzaro,Nicastro,Cropani,Gimigliano,Sellia,Taverna ,Piscopio,Jonadi,Miglierina,Staletti. Quasi tutte fondate da capitani Greci e con uomini che erano riusciti a scampare dalle scorrerie dei saraceni.
Rohlfs nei suoi studi tende a puntualizzare che i i Bizantini no portarono ad una affermazione della lingua greca ma essa e più antica viene da più lontano da qualsiasi dialetto meridionale neogreco.
Bisogna comunque puntualizzare che i Bizantini furono i padri adottivi della grecità nella media Calabria è sotto il loro dominio che la lingua greca si afferma in tutte le manifestazioni della vita pubblica e privata ,nelle leggi e nell’arte oltre alla nascita di molte importanti città,conventi dei basiliani che dal 732 fanno diventare il rito Greco obbligatorio. Quindi in conclusione si può dire che sotto la dominazione dei bizantini ci fu una grecizzazione nella Calabria meridionale .
Eccoci al secondo capitolo del percorso storico del dialetto Calabrese durante le varie dominazioni che durante i secoli il popolo Calabrese ha subito.Con piacere noto che anche gli argomenti un pò più seri vengono seguiti con interesse dai visitatori,amici del blog .Un lavoro molto minuzioso al quale ho dedicato parecchio tempo di ricerche fatte in modo dettagliato che sarà diviso in 7 post .Ciao a tutti da Zagor
RispondiEliminaBel percosso storico ,bisogna rivalutare la nostra identità senza vergogna .Massimo.Mi
RispondiEliminaVisito sempre più volentieri questo blog pieno di tante storie sul nostro amato paesello
RispondiEliminaIl dialetto del catanzarese è molto più fine,elegante di quelo parlato nel cosentino molti vacaboli hanno un percerso antico che noi dobbiamo rivalutare.
RispondiEliminaVi leggo sempre con atttenzione e interesse complimenti per il lavoro è il modo scorrevole di scrivere post anche impegnativi come questo.Ciao Sellia a presto.
RispondiEliminaDobbiamo promuovere la nostra millenaria cultura contadina fatta di tante tradizione .Ciao a tutti i selliesi
RispondiEliminaGrazie zagor per questo bellissimo blog sempre pieno di tanti racconti ecc..su Sellia. Domenico
RispondiEliminaInnanzitutto voglio salutare l'animatore di questo blog e ringraziarlo per la cura e l'amore con cui lo aggiorna e lo gestisce. Intervengo per la prima volta in punta di piedi oltre per esprimere il mio apprezzamento per questo interessante spazio di discussione e di veicolazione di tutto ciò che riguarda il nostro amato paese, per dare qualche breve informazione. Ho seguito con interesse il dibattito sul recupero del centro storico ed alcune idee esposte. E' vero l'europa destina degli ingenti fondi per recuperare il centro storico. Ben due bandi sono stati redatti appena due anni fa e si è riusciti, malgrado la bellezza e l'unicità del nostro paese a perderli entrambi, mentre comuni di recente fondazuone e senza avere un vero centro storico (penso a Sellia Marina pe fare un esempio) hanno avuto grossi finanziamenti. Senza voler polemizzare e fare a scarica-barile adesso ci tocca aspettare un altro treno, sempre se passerà... Ad oggi il nostro comune non ha i mezzi economici per acquistare in proprio immobili e/o ristrutturarli. Malgraqdo le continue sollecitazioni i proprietari delle case più fatiscenti fanno orecchie da mercanti. in attesa di tempi migliori (non disperiamo) stiamo lavorando alacremente per dotarci di infrastrutture ricettive e di attrattive turistiche originali (tipo parco avventura nel centro storico) per favorire l'arrivo di turisti a Sellia. Ciò a mio avviso potrebbe incentivare qualche pigro propriatario a mettere mano agli immobili ed a creare una rete di ricettività ed ospitalità diffusa. A breve vedremo se saremo capaci di vincere questa sfida. Non voglio dilungarmi oltre, visto che questo è il mio primo intervento con il quale innanzitutto voglio porgere a tutti un caro saluto. Davide Zicchinella.
RispondiEliminaGrazie al Sindaco Davide per il suo intervento sono sicuro che farà tutto cio che si possa fare è anche di più per salvare, valorizzare Sellia nella speranza che il prossimo treno passi al più presto
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