martedì 6 luglio 2010

Sellia: ritrovato antico documento sul terribile terremoto del 1905.


"I vari terremoti susseguitisi durante i secoli in Calabria hanno sempre lasciato segni indelebili e profonde ferite sia nel territorio, mutandone spesso la stessa orografia, ma soprattutto in innumerevoli perdite di vite umane come solo la natura può provocare.
Ma altrettanto grande è stata la forza delle popolazioni Calabresi nel difendere e poi ricostruire strenuamente quello che tali fenomeni a volte hanno cancellato quasi completamente".L'afferma Nicola Coppoletta segretario generale Uilcom Calabria. "Soprattutto, prosegue, immensa è stata la forza della fede e della devozione di quanti hanno trovato il coraggio di continuare a vivere seppur in condizioni disperate o al limite della sopravvivenza.Non di meno è stata la riconoscenza e la gratitudine verso i santi protettori delle varie comunità Calabresi da parte di quanti furono risparmiati della loro stressa vita.Prova ne è il documento ritrovato da me dopo oltre cento anni , ad opera dell’Arciconfraternita della chiesa dell’Immacolata di Sellia dopo il rovinoso terremoto del settembre 1905.Nell’apprezzarne non solo il contenuto, ma soprattutto il grande stile linguistico, vien da chiedersi se ancor oggi tali espressioni siano del tutto dimenticate o addirittura superate da pressappochismo e superficialità che inevitabilmente stanno conducendoci verso l’imbarbarimento socio-culturale del nostro vivere.Spero comunque di aver fatto cosa gradita a quanti come me ancora oggi credono in quei riferimenti sempre più sbiaditi ma sicuramente necessari". Coppoletta parla di qulll’8 Settembre del 1905 che segna una data incancellabile di lutto e lacrime per la Calabria rendendo noto il documento"La morte passò ,in quella notte memoranda, con un fremito orribile,con un sobbalzo truce di tutte le forze telluriche comprese nel seno della terra e, nello spavento delle popolazioni esterrefatte , produsse a piene mani ovunque la strage , su per i colli ridenti, su per le balze apriche, sulle belle terre di Calabria nostra!
Al primo raggio di sole del nascente giorno apparve, nella sua terribile lacrimevole realtà , tutta l’immensa opere di distruzione e di morte!La dove s’ergevano maestosi palagi erano mucchi di rovine; altrove, tra gli ulivi e gli aranci, ieri ubertosi e fiorenti, cataste di vite umane fatte a brandelli.Sellia , il vostro e nostro paese, testimone delle nostre gioie domestiche, dei nostri affetti e dei nostri dolori, era stata risparmiate alla strage, per uno di quei miracoli che la storia dovrebbe registrare a caratteri d’oro.Il miracolo era stato operato dall’Augusta Signora e Patrona di questa Arciconfraternita, dalla Vergine Immacolata, di cui in quel giorno, ricorreva la nascita.Umiliati al Suo Trono noi sentimmo tutta la grandezza della Sua bontà , tutta la potenza della sua indulgenza, tutta l’efficacia del Suo Patrocinio, ed in una mirabile solidarietà di lagrime riconoscenti ci stringemmo sotto il suo manto tempestato di stelle, invocandola per noi , per voi figli e fratelli lontani in terra straniera, nostra comune Salvatrice.L’anniversario della data memoranda si avvicina e noi abbiamo il sacrosanto dovere di farla assurgere a grandezza di apoteosi, per la Regina senza macchia;noi ,i nostri fratelli, i nostri giovani, le nostre fanciulle , i nostri vecchi vicini e lontani tutta la nostra Sellia gentile e devota dovrà imprimere alla grandiosa ricorrenza una nota di speciale solennità, che dica e dimostri quanto sia immensa la nostra gratitudine e la nostra devozione per la elettissima Immacolata.Ond’è che noi abbiamo stabilito di concretare un programma di festeggiamenti degni della memoranda circostanza , se voi, amici e fratelli, ci darete l’aiuto del vostro obolo, se voi, con un’efficace opera di propaganda riuscirete a raccogliere le offerte dei vostri conoscenti ed amici di ogni paese sparsi in codeste terre.Avanti! Nel nome dolcissimo dell’Augusta Patrona di Sellia , amici e fratelli unitevi tutti in questo nobile slancio di devozione, voi cui non sorride in lontana terra straniera altro conforto, altra speranza , altra protezione se non il conforto e la protezione di Maria Immacolata , ed altro raggio di sole non vi scalda nel periglioso cammino dell’ignoto se non il sole che irradia fulgidissimo dagli occhi della nostra Vergine Immacolata".
La Cattedra:Cav. Francesco Placida, Antonio Lostumbo, Eugenio Biamonte,Giacomo Paletti,Raffaele Ciambrone,Domenico Biamonte,Nicola Lostumbo
Francesco Salerno,Antonio Capicotto,Rocco Pisani.Il Padre Spirituale Camillo Gentile , isegretari Giuseppe Medici , Domenico Pontieri e ill tesoriere
Giuseppe Lostumbo
Articolo tratto dal sito centrocalabrianew  http://centrocalabrianews.it/root/

6 commenti:

  1. Apriamo una nuova sezione di varie notizie pubblicati sul web che parlano del nostro territorio e di Sellia in modo particolare. Non potevamo iniziare in modo migliore con il ritrovamento di un antico documento da parte di Nicola Coppoletta sul rovinoso terremoto del 1905 che provocò morte e distruzione risparmiando miracolosamente Sellia.

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  2. Parole intense dette con molta fede nel cuore da parte dei nostri paesani dell'epoca. Giuseppe U.S.A

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  3. la nostra comunità si è sempre contradistinta per un forte attaccamento verso la MADONNA,vedi le tre Chiese.

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  4. Dal terremoti fumo salvati dall'alluvione invece no! Oltre metà Sellia scomparve per sempre.

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  5. Certo con l'alluvione metà paese sparì per sempre ma bisogna ricordare che neanche una persona morì

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  6. Noi Selliesi abbiamo sempre chiesto aiuto sia alla Madonna che al nostro patrono San Nicola per proteggere Sellia ma sopratutto i Selliesi dai vari cataclismi

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