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domenica 29 agosto 2010

Madre teresa di Calcutta, ricorrenza dei 100 anni dalla sua nascita



“Una piccola matita nelle mani di DIO” così amava definirsi Madre Teresa di Calcutta in odore di Santità già durante la sua vita di missionaria dedicata completamente ai più poveri,agli emarginati,agli affamati: Proprio in virtù di questa sua dedizione aveva fondato L’ordine delle missionarie della Carità. Nata in Albania il 26 Agosto 1910 ricorre quest'anno il suo centenario. Ganxhe Bojaxhiu questo il suo vero nome)nacque a Shkupi, terza e ultima figlia di Kolë e Drane Bojaxhiu. La bimba, il cui nome significa bocciolo, madre Teresa prese i voti a diciotto anni. Dopo il noviziato in Irlanda partì per l’India, dove nel 1950 fondò la Congregazione delle suore missionarie della carità, con lo scopo di aiutare “i più poveri tra i poveri”. Fu novizia in Irlanda, poi in India, fu maestra. Poi, la seconda vita. Madre Teresa ha ricordato al mondo che ogni persona vale e per essa è giusto spendersi. ‘Ai poveri va dato di più, in essi c’è Cristo sofferente’. Ricordava le parole di Gesù nel Vangelo, le sue preferite, il motto delle sue missionarie: ‘avevo sete e mi avete dato da bere…avevo fame e….quando avrete fatto questo a ognuno dei miei piccoli l’avrete fatto a me’. La suora girò il mondo per aprire case di accoglienza, nonostante la salute malferma e i frequenti ricoveri. Madre Teresa ha ricordato che i poveri non sono solo coloro che non possiedono ricchezze. La suorina ha sconvolto le logiche culturali della società moderna, sottolineando che poveri sono coloro che non ricevono amore e, anche fra i ricchi, molti vivono lontani dall’amore. Non c’era ingenuo pauperismo in lei, la ricchezza era sotto accusa solo se usata male. Si battè contro l’aborto, ritenendolo una delle maggiori piaghe della società moderna (’se una madre è capace di uccidere il suo bambino, allora tutto è possibile’ disse una volta). Quando ricevette il Nobel, nel 1979, chiese di rinunciare al costoso banchetto per gli ospiti e di destinare quei soldi in carità, cosi’ come il suo cospicuo compenso. Amò l’India e ne fu riamata, pur con le incomprensioni di chi non capiva la sua dedizione ai drammi degli intoccabili. Diventò cittadina indiana e la premier Indira Gandhi le concesse di viaggiare gratis su treni e aerei. Fu grande amica di Papa Wojtyla che chiese alle sue missionarie di aprire una mensa per i poveri in Vaticano. Nel 1996 ebbe la cittadinanza onoraria di Roma dall’allora sindaco Rutelli. Il politico italiano cui fu più legata era però Giulio Andreotti, che incontrava spesso.Madre Teresa morì a Calcutta il 5 settembre 1997, ebbe funerali di Stato e la cerimonia fu trasmessa in mondovisione. Nel 2003 Giovanni Paolo II l’ha proclamata Beata. Per molti è già una santa. Nel 2003, sei anni dopo la sua morte, papa Giovanni Paolo II la beatificò. Il processo per la canonizzazione è in corso, ma secondo il vescovo di Baruipur potrebbe avere tempi lunghi, perché delle guarigioni attribuite alla religiosa manca il requisito dell’assenza di qualunque spiegazione scientifica.

6 commenti:

  1. «Quello che noi facciamo è solo una goccia nell'oceano, ma se non lo facessimo l'oceano avrebbe una goccia in meno.» Una delle tante perle di sagezza dette da Madre Teresa di Calcutta che proprio in questi giorni sono stati celebrati i 100 anni dalla sua nascita di uno dei personaggi più spirituali del 20° secolo.

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  2. Don Francesco Cristofarodomenica, 29 agosto, 2010

    Vorrei augurare a tutti i lettori di quest blog una buona e serena domenica nel Signore Gesù nostro Dio e nostro salvatore. dice Gesù: sedetevi all'ultimo posto perchè il padrone di casa possa venire a chiamarvie farvi avanzarare... stare all'ultimo posto significa stare accanto a Gesù e vedere le cose e gli altri con i suoi occhi. chi sta avanti non può guardare tutti gli altri che stanno dietro enon cnosce i suoi problemi. gesù sa che cosa è la povertà perchè è nat in una grotta al freddo e al cielo. Gesù sa che cos'è la sofferenza perchè è morto inchiodato su un pezzo di legno. vi auguro però di essere i primi nel regno dei cieli

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  3. Buona domenica anche a voi Don Francesco. Bellissime parole. Maria

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  4. Don Francè seguo sempre con interese i vostri commenti sul Vangelo anche perchè così mi sembra di stare nella mia comunità 12 mesi l'anno e non solo per un breve periodo d'estate.Grazie.

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  5. parole molte intense,vere. Continuate a renderci partecipi dei vostri pensieri sulla fede. Don Francesco io purtroppo non vi conosco realmente mancando da Sellia da molti,troppi anni ma leggendo i vostri scritti mi sembre di essere fisicamente presente nella bellissima chiesa di Sellia
    Guiseppe U.S.A

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  6. Vorrei avere quella forza illuminata d amare come l avevi tu! Grazie

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