Ecco il piano studiato nei minimi dettagli impossibile che il lupipampinu ci sarebbe scappato senza prima scoprire chi si celava dietro quella figura terrificcante.La stasera stessa, la luna sarebbe stata ancora piena, ci saremmo mimetizzati ognuno in un nascondiglio lungo Portabella penninu, ognuno di noi distanziato dall’altro, per ultimo Gianni perchè quando correva nessuno riusciva a raggiungerlo, era veloce come un razzo, un vero mistero visto che mangiava (per modo di dire) una volta al giorno ed era magro come un grissino. Arrivò la sera, ci sistemammo in modo strategico, io il primo, nascosto dietro "u trappitu" di Placida alla curva da portabella, Tonino il secondo, nascosto dietro "a forgia" subito dopo Mimmo "ara curva vicinu a conicella da Madonna" Per ultimo Gianni, vicino l’attuale “putica e titina “. Avevo una paura tremenda, per fortuna o meglio per sfortuna, il cielo era limpido e la luna piena illuminava ogni cosa, il tempo sembrava non passasse mai, io vedevo Tonino che era dietro "a forgia" non stava fermo un momento andando in continuazione avanti e indietro, erano le 23 ma ancora niente 23.30 niente 23.45 un venticello si alzò; la paura era tanta, sentivo che stava per passare, infatti frazioni di secondi come un lampo lo vidi scendere da portabella, subito feci il richiamo, il verso che avevamo convenuto da fare come avvertimento quando lui sarebbe passato subito dopo lo fece tonino e quasi in contemporanea Mimmo ora sicuramente Gianni veloce come una lepre avrebbe scovato la casa per capire finalmente chi si nascondeva, chi si trasformava durante le notti di luna piena da lupipampinu. Arrivati tutti e tre all’attuale “putica e titina,” vediamo Giani che esce da dietro un cespuglio Allora chi era? Dove abita? E un nostro parente? Gianni non rispose, Tonino tutto teso "ho capito non vuoi parlare perche è un mio parente!" , "No non è un tuo parente" ,"Menomale, ne ero sicuro,sono salvo!" "Insomma..." continuò Gianni, non so se è un tuo parente, ma non so neppure se invece lo è, per il semplice motivo che non sono riuscito a seguirlo, il fatto è che mentre aspettavo mi è venuto un forte mal di pancia e appena avete fatto il richiamo non sono riuscito a trattenerla tanto che avevo paura!", "Ma come?!" lo ripresi arrabbiato "Se vai al bagno si e no una volta alla ..............
settimana perché mangi sempre poco proprio stasera dovevi mangiare pesante?" Tonino invece quasi si metteva a piangere "non lo scopriremo mai" disse, "sono segnato a vivere nel dubbio per sempre" Ma ormai era inutile arrabbiarci ormai l'avevamo perso.
Racconto storico tramandato oralmente ricostruito da Sellia racconta
Autore: sellia racconta. Si prega di inserire il link a chi ne fa uso, con esplicito riferimento della fonte
Eccoci al quarto e penultimo capitolo del racconto "Portabella penninu" Un racconto che sta riscuotendo molti successi,Stiamo lavorando nella elaborazione del racconto del mese di ottobre (che come tutti quelli inseriti si basano su storie vere,su storie che i nostri nonni narravano davanti al focolare). La prossima settimana inseriremo l'ultimo capitolo dove scopriremo chi era u lupipampinu
RispondiEliminagrazie zagor bel racconto.
RispondiEliminaquesto racconto mi sta veramente catturando dividerlo a capitoli aumenta la curiosità. Ciao Zagor da Giovanni
RispondiEliminaotimi i racconti inseriti come questo sui i lupipampini i quali credetimi sono studiati anche in america.Ciao, Giuseppe U.S.A
RispondiEliminabello,bello racconto ti invoglia nel sapere subito come andrà a finire.
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