venerdì 12 novembre 2010
Pinerolo: chiuso dalla magistratura l'asilo degli orrori
PINEROLO - "Mio figlio Vittorio era terrorizzato, non voleva entrare in quell'asilo in cui è rimasto per un anno. Lo accompagnavo al mattino e lui scoppiava a piangere, la notte non dormiva, era sempre agitato, io non capivo perché, ma c'era qualcosa di molto strano, perché non si trattava di un capriccio o di un pianto normale. Ad agosto ha avuto le convulsioni talmente non voleva entrare. Ho chiesto spiegazioni e mi sono sentito rispondere che loro erano le educatrici e sapevano come fare. Ho deciso di toglierlo da quella scuola, e ancora oggi quando passiamo in macchina lì davanti, la sua faccia si riempie di terrore e mi implora: "papà non lasciarmi qua"". Diego M., impiegato, è uno dei genitori che per primo ha avuto la netta sensazione che "Il paese delle meraviglie"potesse essere in realtà un posto da incubi: "Ora il mio bambino ha quattro anni, abbiamo scelto un altro nido ed è molto più sereno. In quell'asilo qualcosa è successo, ed è giusto che si indaghi. Io e mia moglie Miriam abbiamo litigato con loro perché non avevamo spiegazioni".
I suoi timori di padre hanno trovato manforte anche grazie alla babysitter, Alice Contini, che lavorava proprio in quell'asilo e che si è licenziata alcuni mesi fa: "Veniva il sabato e la domenica a prendersi cura di mio figlio, e mi aveva avvertito che le maestre erano molto dure. Le educatrici sapevano che Alice veniva da me e per questo mio figlio lo trattavano bene, ma lui vedeva quello che facevano agli altri bambini ed era terrorizzato. Alice quando ha scelto di allontanarsi ha cominciato a spargere la voce dicendo a tante altre mamme di scappare da quell'asilo. Io per fortuna l'ho fatto in tempo".
Molti genitori hanno seguito quel consiglio, insospettiti da comportamenti anomali dei figli che purtroppo, per via della tenera età, non potevano raccontare a parole quello che lì dentro stava accadendo. "Ma una madre lo sente, lo capisce se il bimbo sta male - racconta Micaela M., madre di un maschietto di 16 mesi - ho tenuto mio figlio lì dentro per sei mesi. Quando è successo l'episodio del bambino morsicato sulla faccia e ho parlato con i genitori ho capito che era meglio cambiare nido. Non mi sono sentita più sicura perché era ovvio a quel punto che i bimbi venivano lasciati incustoditi durante la nanna: i morsi alla faccia erano 15, non uno, e non è possibile che accada questo. Anche io ora che porto mio figlio in un altro asilo ho constatato che è un altro bambino, molto più tranquillo e sereno". Un genitore che chiede di restare anonimo racconta gli strani comportamenti che aveva sua figlia: "Picchiava la bambola e le diceva di stare zitta, poi le metteva un fazzoletto sulla faccia. Ma soprattutto quando capitava di sgridarla, da sola correva in punizione in un angolo. Questo ci ha insospettito perché da noi in casa non siamo soliti comportarci così, e con il senno di poi abbiamo capito che evidentemente ripeteva comportamenti che aveva visto all'asilo". Di parere totalmente contrario sono invece altre due mamme. Simona Ribotta racconta di aver sempre trovato maestre gentili: "Mio figlio ha due anni e due mesi, al nido entra felice, mi racconta che cucinano, fanno la pizza e le torte. Le maestre mi hanno sempre aiutata moltissimo, parlandogli a lungo per fargli accettare la nascita del fratellino. Sono scioccata, perché se è vero è giusto che si indaghi fino in fondo. Ma se non è così, ed è solo rabbia legata a un licenziamento, allora è orribile gettare discredito e rovinare la vita delle persone".
"Non è vero niente, sono tutte bugie. Io sono molto amica delle titolari e faccio le pulizie lì dentro - ha raccontato invece Sabina Piazza - ma soprattutto ho due bambini che vanno lì, e il più grande ha dieci anni, quindi ha la bocca per parlare. Lui, quando oggi gli ho detto quello che era successo si è messo a piangere e non ci poteva credere. Il mio bambino di tre anni quando non voleva dormire veniva cullato. Se avessi visto qualcosa di strano l'avrei capito e li avrei portati via. Stamattina quando sono arrivati i carabinieri è stato terribile. Sono uscita e c'erano mamme che dicevano cattiverie, solo cattiverie".
articolo tratto da Repubblica.it
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Per queste persone che maltrattano bambini di meno di tre anni bisognerebbe dargli minimo l'ergastolo. Teresa.
RispondiEliminaAdirittura leggevo che alcuni bambini dalla paura vomitavano, per punizione si dovevano rimangiare il proprio vomito roba da lager......mi viene da piangere.
RispondiEliminaroba da non credere io altro che l'ergastolo li farei soffrire lentamente ma sempre. Marco
RispondiEliminaTristissima storia speriamo almeno che in buona parte non risulti vera. Antonio
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