martedì 8 marzo 2011

Catanzaro arrestato per violenza sessuale l'imprenditore Girolamo Albano il quale secondo l'accusa avrebbe violentato una sua dipendente.

Nella giornata dedicata alle Donne ecco una notizia che mai più nessuna donna dovrebbe subire,mai più si dovrebbe ascoltare.
Si sarebbe avvicinato alla giovane donna quando nell'ufficio non c'era nessuno approfittando della sua posizione di datore di lavoro e l'avrebbe prima approcciata facendole delle avances. Poi, rendendosi conto che la donna rifiutava ogni "avvicinamento", è passato alle maniere forti, abusando di lei. È quello che sarebbe successo, secondo le accuse, a una quarantenne catanzarese che, invece di tenersi tutto dentro come fanno ancora molte donne vittime di violenza, ha trovato il coraggio di recarsi in Questura a sporgere denuncia contro il suo aggressore che ieri è stato arrestato dagli agenti della squadra Mobile e rinchiuso nel carcere di Siano in quanto colpito da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari Livio Sabatini e richiesta dal sostituto procuratore della repubblica Simona Rossi. Si tratta del 52enne catanzarese Girolamo Albano, che avrebbe precedenti specifici in quanto in passato è stato, tra le altre cose, colpito da un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare.
I fatti si sarebbero svolti a metà febbraio quando Albano, contitolare di una azienda di servizi, ha trovato l'occasione propizia. Gli altri dipendenti sono andati a casa e in ufficio è rimasta solo la sua vittima. A quel punto sarebbe scattato l'accerchiamento e, alle resistenze di lei, la costrizione a subire atti sessuali usandole violenza. La donna ha cercato di reagire, di liberarsi dalla stretta del suo aguzzino ma non c'è stato nulla da fare. Dopo la violenza è esplosa la rabbia della donna che si è subito recata in Questura e ha sporto denuncia nei confronti di Albano. Dopo la segnalazione della vittima, gli agenti della squadra Mobile hanno effettuato gli opportuni accertamenti che sono stati posti all'attenzione del sostituto procuratore della Repubblica Simona Rossi che, alla vista dei risultati, non ha avuto nessun dubbio e, dopo sole due settimane dal fatto, ha chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari, visti i gravi indizi di colpevolezza e i precedenti specifici dell'uomo, l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, provvedimento che i poliziotti hanno eseguito ieri mattina. Ora Albano è in carcere a disposizione dell'autorità giudiziaria al quale dovrà chiarire la sua posizione. Nelle prossime ore, infatti, è in programma l'interrogatorio di garanzia del 52enne che, assistito dal suo legale, potrà esercitare la facoltà di non rispondere ale domande del giudice o, viceversa, fornire la sua versione dei fatti. Il fenomeno della violenza sulle donne nel capoluogo sembra in costante aumento, così come quello di stalking. Proprio in questo contesto il Questore del capoluogo, Vincenzo Roca, ha già emesso numerosi ammonimenti nei confronti di persone che avevano messo in atto degli atteggiamenti persecutori. Donne che, nonostante i tempi, continuano a essere vittima di violenze e a cercare l'aiuto non solo delle forze dell'ordine ma anche delle associazioni specializzate nel fornire assistenza alle donne maltrattate e in difficoltà.


Nessuna violenza ma solo un approccio ed un tentativo di baciare la donna che lo attirava tanto. Questa, in sintesi, la versione fornita oggi al giudice per le indagini preliminari da Girolamo Albano, l'imprenditore 52enne catanzarese finito in carcere ieri, in esecuzione di un provvedimento cautelare emesso a suo carico per violenza sessuale. L'uomo, difeso dagli avvocati Nicola Cantafora e Piero Chiodo, nel corso dell'interrogatorio di garanzia ha risposto alle domande del giudice Livio Sabatini, che ha emesso l'ordinanza cautelare su richiesta del sostituto procuratore Simona Rossi. Secondo la tesi di quest'ultima l'indagato - che ha un precedente per maltrattamenti, con allontanamento dalla casa familiare - avrebbe costretto una donna a subire violenza sul posto di lavoro, lo scorso febbraio, un giorno in cui tutti i colleghi erano andati via. Tanto ha raccontato la presunta vittima, che con la sua denuncia ha fatto partire le indagini della squadra mobile della Questura del capoluogo calabrese. L'imprenditore non ha negato il suo trasporto per la donna, ma ha spiegato di averla solo abbracciata tentando poi di darle un bacio e niente altro, con un approccio che, ha detto ancora l'indagato, non si sarebbe ripetuto mai piu'. I legali non hanno avanzato istanze al gip, ed ora dovranno valutare se ricorrere al tribunale del riesame.