Si sarebbe avvicinato alla giovane donna quando nell'ufficio non c'era nessuno approfittando della sua posizione di datore di lavoro e l'avrebbe prima approcciata facendole delle avances. Poi, rendendosi conto che la donna rifiutava ogni "avvicinamento", è passato alle maniere forti, abusando di lei. È quello che sarebbe successo, secondo le accuse, a una quarantenne catanzarese che, invece di tenersi tutto dentro come fanno ancora molte donne vittime di violenza, ha trovato il coraggio di recarsi in Questura a sporgere denuncia contro il suo aggressore che ieri è stato arrestato dagli agenti della squadra Mobile e rinchiuso nel carcere di Siano in quanto colpito da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari Livio Sabatini e richiesta dal sostituto procuratore della repubblica Simona Rossi. Si tratta del 52enne catanzarese Girolamo Albano, che avrebbe precedenti specifici in quanto in passato è stato, tra le altre cose, colpito da un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare.
Nessuna violenza ma solo un approccio ed un tentativo di baciare la donna che lo attirava tanto. Questa, in sintesi, la versione fornita oggi al giudice per le indagini preliminari da Girolamo Albano, l'imprenditore 52enne catanzarese finito in carcere ieri, in esecuzione di un provvedimento cautelare emesso a suo carico per violenza sessuale. L'uomo, difeso dagli avvocati Nicola Cantafora e Piero Chiodo, nel corso dell'interrogatorio di garanzia ha risposto alle domande del giudice Livio Sabatini, che ha emesso l'ordinanza cautelare su richiesta del sostituto procuratore Simona Rossi. Secondo la tesi di quest'ultima l'indagato - che ha un precedente per maltrattamenti, con allontanamento dalla casa familiare - avrebbe costretto una donna a subire violenza sul posto di lavoro, lo scorso febbraio, un giorno in cui tutti i colleghi erano andati via. Tanto ha raccontato la presunta vittima, che con la sua denuncia ha fatto partire le indagini della squadra mobile della Questura del capoluogo calabrese. L'imprenditore non ha negato il suo trasporto per la donna, ma ha spiegato di averla solo abbracciata tentando poi di darle un bacio e niente altro, con un approccio che, ha detto ancora l'indagato, non si sarebbe ripetuto mai piu'. I legali non hanno avanzato istanze al gip, ed ora dovranno valutare se ricorrere al tribunale del riesame.