Festa delle donne oggi al Teatro Politeama di Catanzaro con il concerto di Noa, predisposto dal Comitato Pari Opportunità della Provincia di Catanzaro. La celeberrima artista israeliana, considerata un’icona del pacifismo internazionale, dopo l’anteprima di Napoli, presenterà il suo nuovo album “Noapolis” ]appena pubblicato, tutto dedicato alla grande canzone napoletana. Con lei sul palcoscenico ci saranno il suo fedelissimo chitarrista Gil Dor e i Solis String Quartet. L’evento avrà come sottotitolo “Civiltà è donna”. Già tutti esauriti da giorni i mille biglietti disponibili L’incasso sarà devoluto in beneficenza all’ Associazione “Centro di aiuto alla Vita” di Catanzaro presieduta dal dottor Giuseppe Grande, associazione del capoluogo calabrese che opera a favore dei diritti delle donne e a sostegno delle maternità difficili. L’organizzazione tecnico-artistica è affidata alla Show Net srl di Ruggero Pegna. “Un 8 marzo speciale – dice la presidente della Provincia Wanda Ferro – che, oltre a possedere i connotati del grande evento musicale internazionale, vuole festeggiare questa giornata sostenendo la campagna per la lotta contro ogni violenza sulle donne.
Un modo per sottolineare la vicinanza ai tanti problemi che oggi la donna affronta. Purtroppo ancora ci tocca assistere a gravissimi casi di violenza, sopraffazione e di non rispetto della dignità delle donne anche nel nostro Paese. Ringrazio – conclude la Ferro – questa eccezionale artista per la sensibilità con cui ha accolto il nostro invito, trasformando l’8 marzo della nostra città in un appuntamento dai molteplici significati sociali e culturali, con un respiro che va ben oltre i confini regionali.” La cantante israeliana Noa ha una voce che diffonde gioia ed entusiasmo. Il suo canto mescola armoniosamente jazz, rock americano e suggestioni mediorientali, superando tutte le frontiere culturali. Interprete in Vaticano di un'Ave Maria che ha commosso il mondo e protagonista di numerosi festival di musica etnica, Achinoam Nini (Noa per tutti) è diventata in pochi anni una stella acclamata della world music. "I miei genitori, israeliani di nascita e yemeniti di origine, si sono trasferiti negli Stati Uniti - racconta - quando avevo un anno. Ho vissuto fino a 17 anni a New York, dove ho studiato e fatto le prime esperienze artistiche. Una crisi di identità e il richiamo della mia terra, un giorno, mi hanno spinto a tornare in Israele.
Lì ho proseguito gli studi, ho prestato il servizio militare e con una scuola di jazz e musica classica di Tel Aviv, la Rimon School, ho completato la mia formazione, avviata alla High School di New York. Vivo poco lontano da Tel Aviv e non andrei mai a stare altrove.” Questo nuovo album, “Noapolis”, si preannuncia come un vero tributo all’Italia e alla canzone napoletana in particolare.
Un modo per sottolineare la vicinanza ai tanti problemi che oggi la donna affronta. Purtroppo ancora ci tocca assistere a gravissimi casi di violenza, sopraffazione e di non rispetto della dignità delle donne anche nel nostro Paese. Ringrazio – conclude la Ferro – questa eccezionale artista per la sensibilità con cui ha accolto il nostro invito, trasformando l’8 marzo della nostra città in un appuntamento dai molteplici significati sociali e culturali, con un respiro che va ben oltre i confini regionali.” La cantante israeliana Noa ha una voce che diffonde gioia ed entusiasmo. Il suo canto mescola armoniosamente jazz, rock americano e suggestioni mediorientali, superando tutte le frontiere culturali. Interprete in Vaticano di un'Ave Maria che ha commosso il mondo e protagonista di numerosi festival di musica etnica, Achinoam Nini (Noa per tutti) è diventata in pochi anni una stella acclamata della world music. "I miei genitori, israeliani di nascita e yemeniti di origine, si sono trasferiti negli Stati Uniti - racconta - quando avevo un anno. Ho vissuto fino a 17 anni a New York, dove ho studiato e fatto le prime esperienze artistiche. Una crisi di identità e il richiamo della mia terra, un giorno, mi hanno spinto a tornare in Israele.
Lì ho proseguito gli studi, ho prestato il servizio militare e con una scuola di jazz e musica classica di Tel Aviv, la Rimon School, ho completato la mia formazione, avviata alla High School di New York. Vivo poco lontano da Tel Aviv e non andrei mai a stare altrove.” Questo nuovo album, “Noapolis”, si preannuncia come un vero tributo all’Italia e alla canzone napoletana in particolare.