Lo sciopero proseguì per diverse giornate ma fu proprio l'8 Marzo che la proprietà dell'azienda bloccò le uscite della fabbrica, impedendo alle operaie di uscire dalla stessa.
Un incendio ferì mortalmente 129 operaie, tra cui anche delle italiane, donne che cercavano semplicemente di migliorare la propria qualità del lavoro. Tra di loro vi erano molte immigrate, tra cui anche delle donne italiane che, come le altre, cercavano di migliorare la loro condizione di vita. L'8 marzo assunse col tempo un'importanza mondiale, diventando il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli e il punto di partenza per il riscatto della propria dignità.
I primi a celebrare la festa furono gli Stati Uniti nel 1909, l'Italia festeggera' solo nel 1922. In ogni caso, tutto inizio' il 3 maggio del 1908 al Garrick Theater di Chicago, dove si sarebbe dovuta svolgere la consueta conferenza domenicale del partito socialista. Ma quel giorno il moderatore dell'evento non si presento' e fu la socialista Corinne Brown a presiederla: quella conferenza, a cui tutte le donne erano invitate, fu chiamata ''Woman's Day'', il giorno della donna. Si discusse infatti dello sfruttamento operato dai datori di lavoro ai danni delle operaie in termini di basso salario e di orario di lavoro, delle discriminazioni sessuali e del diritto di voto alle donne. Quell'iniziativa non ebbe un seguito immediato, ma alla fine dell'anno il Partito socialista americano raccomando' a tutte le sezioni locali ''di riservare l'ultima domenica di febbraio 1909 per l'organizzazione di una manifestazione in favore del diritto di voto femminile''. Fu cosi' che negli Stati Uniti la prima e ufficiale giornata della donna fu celebrata il 28 febbraio 1909. Nel 1910, alla Seconda conferenza internazionale dei partiti socialisti di Copenhagen, le socialiste americane decisero di proporre in Europa il festeggiamento di questa data riscuotendo grande successo. Le celebrazioni, nel 1911, slittarono fino al 19 marzo per ricordare la promessa (fatta durante la rivoluzione del 1848) dal re di Prussia riguardo il voto alle donne. Per qualche anno non fu stabilita una data precisa per la giornata della donna, fino a quando l'8 marzo del 1917, a Pietroburgo, numerosissime operaie e diversi gruppi di donne e mogli decisero di celebrare la Giornata della donna manifestando per ottenere del pane per i propri figli e il ritorno degli uomini dalla guerra. Nel giugno del '21 le donne comuniste, riunite a Mosca per la seconda conferenza, decisero di scegliere l'8 marzo come giornata internazionale dell'operaia, in ricordo di quelle donne che sfilarono nel 1917 contro la tirannia degli zar. Sembrano invece solo leggendarie le storie delle 129 operaie morte bruciate in una fabbrica americana e di quelle che nel 1857 scatenarono una dura protesta contro la polizia.
In Italia la Giornata internazionale della donna si festeggio' per la prima volta soltanto nel 1922, per iniziativa del Partito comunista d'Italia che volle celebrarla il 12 marzo, poiche' prima domenica successiva all'ormai fatidico 8 marzo. Nel 1944 si costitui' a Roma l'Udi, Unione Donne in Italia, per iniziativa di donne appartenenti al Pci, al Psi, al Partito d'Azione, alla Sinistra Cristiana e alla Democrazia del Lavoro e fu l'Udi a prendere l'iniziativa di celebrare, l'8 marzo 1945, le prime giornate della donna nelle zone dell'Italia libera, mentre a Londra veniva approvata e inviata all'Onu una Carta della donna contenente richieste di parita' di diritti e di lavoro. Con la fine della guerra, l'8 marzo 1946 fu celebrato in tutta l'Italia e vide la prima comparsa del suo simbolo, la mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, secondo un'idea di Teresa Noce, Rita Montagnana e di Teresa Mattei. Un'altra data storica da ricordare e' quella del '75, quando le Nazioni Unite proclamarono l'Anno Internazionale delle Donne'. Da quel momento l'Onu ha iniziato a festeggiare la donna l'8 marzo, mentre nel '77, l'assemblea generale delle Nazioni Unite decise di adottare una risoluzione proclamando una ''giornata delle Nazioni Unite per i diritti della donna e la pace internazionale''.
Senza le donne finirebbe il mondo, mancherebbe la dolcezza, mancherebbe l'amore di una mamma, mancherebbe il sorriso di una fanciulla, mancherebbe la voglia di vivere... Grazie donna! Auguri a tutte le Donne!
RispondiEliminaDa selliaracconta e da zagor
Tanti auguri a tutte le donne
RispondiEliminatanti auguri alle mie donne
mia moglie e le due mie figlie
Auguri a tutte le donne di sellia
RispondiEliminaSei vita da vivere e un tempo che sembra non bastare mai,
RispondiEliminasei come un sole d'inverno... una luce, nel buio della notte;
sei quel valore aggiunto che aumenta la capienza di un giorno
e poi lo riempie, colmando quel vuoto, che inconsapevole
bramava per la tua assenza.
Franco
Voglio fare gli auguri ad una ragazza
RispondiEliminache sa rendere bello ogni momento che trascorro con lei.
Sono contento di averti conosciuta.
Marco
quest'importante appuntamento sta perdendo il suo più alto significato facendolo diventare l'ennesima occasione per fare regali o per andare nei vari locali non è così che secondo me si festeggia la donna.
RispondiEliminaFranco