Operazione dei Carabinieri a Cosenza. Le persone finite in manette sono accusate dei reati di violenza sessuale aggravata e continuata
Tredici persone, d’età compresa tra i 35 ed i 70 anni, sono state arrestate, ieri mattina, dai Carabinieri del comando provinciale di Cosenza. Le persone arrestate sono accusate dei reati di violenza sessuale aggravata e continuata. I provvedimenti, emessi dal GIP del Tribunale di Cosenza Marletta su conforme richiesta del sostituto procuratore, Tridico, si riferiscono ad indagini iniziate nello scorso novembre relative ad episodi di sevizie e violenza sessuale consumati in danno di un giovane disabile ritardato di mente. Gli abusi si sarebbero protratti per anni. La giovane vittima sarebbe stata sottoposta a sevizie di ogni tipo e costretta ad atti sessuali anche di gruppo. Le indagini sarebbero partite proprio da alcune confidenze rilasciate ai militari dallo stesso disabile, che non sarebbe in grado di discernere tra l’amicizia delle persone che conosceva e i terribili giochi a cui era sottoposto. Le verifiche che i militari hanno dovuto effettuare sono state lunghe e complicate. Ma alla fine, grazie anche a diverse intercettazioni telefoniche ed ambientali, si sarebbe trovata piena conferma a quanto dichiarato dal giovane. Alcuni degli indagati conoscevano la vittima da anni, altri invece l’avrebbero avvicinata solo da poco tempo, grazie ad un turpe passaparola. La vittima degli abusi è un giovane di quasi 30 anni, di cui è stato rivelato solo il nome di battesimo: Andrea. I particolari, nel corso della conferenza stampa sono stati centellinati. Gli arrestati, che al giovane disabile non avevano quasi mai rivelato i loro veri nomi, sono Giuseppe Santoro, alias ‘U Ragioniere, Massimo Lomonaco, alias Arcangelo, Antonio Santoro, alias Antonio Veltri, Antonio Donvito, alias Totonnu, Mario Aiello, Pasquale Andali, alias Pasquale Fabiano, Aldo De Rose, alias Paolo Naccarato, Fernando Mele, Giuseppe Pugliese, alias Giovanni Pinuzzo Di Bartolomeo, Cosimo Pastorello, alias Michele, Vincenzo Gagliano, alias Mastro Vicenzo, Eugenio De Cicco e Franco Adamo Spadafora. Sono tutti di Cosenza e di Rende. I tredici, ai quali sono stati sequestrati pc e diversi oggetti, tra cui un intero carico di mutande, al vaglio degli inquirenti, erano legati dalle loro perversioni. Non sembra che ci sia un capo del gruppo, e quindi non sembrerebbe che il giovane sia mai stato sfruttato a pagamento, ma solo a scopi del tutto personali. Si sta indagando per scoprire se il gruppo....
abbia potuto sfruttare allo stesso modo altri giovani mentalmente deboli, inducendoli a fare cose che venivano descritte come normali. Il giovane Andrea è stato affidato alle cure della sua famiglia, che era del tutto ignara di cosa stesse accadendo.