foto notizia

martedì 7 giugno 2011

In Calabria il lavoro si trova in una situazione drammatica, secondo la CISL serve urgentemente una forte accellerazione oppure il tutto diverrà insostenibile

La Cisl calabrese esprime forte preoccupazione per la situazione di grave difficoltà in cui continua a versare la nostra regione, così come confermato da tutti gli indicatori statistici: Pil (metà rispetto a quello del Centro-Nord) disoccupazione oltre il 12%, tasso di occupazione del 42%. Il ricorso alla cassa integrazione nel 2010 è quasi raddoppiato rispetto al 2009 con oltre 11 milioni di ore utilizzate”. Lo ha affermato il segretario della Cisl Calabria Paolo Tramonti nel corso della manifestazione che si è svolta a Lamezia Terme, alla quale hanno preso parte centinaia di lavoratori, pensionati, cittadini, rappresentanti economici e sociali provenienti da tutta la Calabria. Al centro del dibattito i temi della riforma fiscale, la legge quadro per la non autosufficienza, la lotta agli sprechi, il lavoro e la crescita per la Calabria in preparazione della manifestazione nazionale che si terrà a Roma il prossimo 18 giugno. “Come se non bastasse - ha aggiunto Tramonti - per alcuni comparti, come la scuola, si preannunciano ulteriori tagli: 785 posti di lavoro in meno con l’inizio del nuovo anno scolastico”. Secondo il segretario della Cisl occorre al più presto mettere in campo “una forte terapia d’urto ed in questo senso vanno accelerati i tempi per l’avvio del Piano per il Sud al cui interno inserire uno specifico “Tavolo Calabria” aperto al contributo delle parti economiche e sociali e di tutti i livelli istituzionali nazionali, regionali e locali che metta al centro alcune priorità, quali: fiscalità di vantaggio, infrastrutture, investimenti, politiche industriali, miglioramento dei servizi pubblici, legalità”. In questo senso per la Cisl è necessario velocizzare procedure e tempi per l’erogazione dei fondi strutturali - Por 2007/2013, accelerando programmi e progetti da concentrare su tre grandi aree di intervento, infrastrutture, investimenti e sviluppo, al fine di avviare reali condizioni di crescita e di sviluppo per i nostri territori. Sulla sanità la Cisl, pur convenendo sulla necessità di attuare provvedimenti strutturali per il rientro dal deficit, rivendica un sistema della assistenza sanitaria in grado di assicurare ai calabresi il sacrosanto diritto alla salute. Gli aspetti prioritari per la Cisl sono: la riorganizzazione della rete ospedaliera e realizzazione dei nuovi nosocomi, il potenziamento della medicina territoriale, il riequilibrio tra i sistemi pubblico e privato, l’integrazione dei servizi socio-assistenziali, la creazione dei centri di eccellenza, la salvaguardia e tutela 
dell’occupazione anche attraverso la riqualificazione delle risorse umane. Preoccupa la gestione della fase attuale per lo svuotamento di alcuni presidi senza al contempo aver sviluppato un sistema di assistenza territoriale e di emergenza-urgenza in grado di dare risposte immediate ai cittadini. Tramonti si è inoltre soffermato sul depauperamento del già fragile tessuto produttivo della nostra Regione e in questo senso ha espresso forte preoccupazione per quanto sta avvenendo al Porto di Gioia Tauro per il quale, anche a seguito dell’annunciato abbandono di Maersk, “si impone la necessità di creare quelle condizioni in grado di rilanciarne la funzione strategica nel sistema portuale italiano e in quello euro mediterraneo: in questa ottica è auspicabile che l’atteso incontro a livello governativo possa sortire concrete soluzioni per la salvaguardia dei posti di lavoro e per dare impulso ad azioni mirate a valorizzare le potenzialità di tutta l’area portuale e retro portuale”. Per quanto riguarda le politiche per il lavoro la Cisl chiede il varo di un Piano occupazionale pluriennale mirato alla riqualificazione e/o riconversione professionale dei lavoratori collocati negli ammortizzatori sociali, alla trasformazione dei rapporti di lavoro precari in stabili, all’emersione e regolarizzazione dei tanti lavoratori in nero, alla creazione di nuovi posti di lavoro.
Il segretario Confederale Luigi Sbarra, nel suo intervento conclusivo, ha espresso la necessità e l’urgenza di “avviare da subito riforme e provvedimenti in grado di rilanciare l’economia stremata dai colpi della crisi specie nel Mezzogiorno, che agevolino e incoraggino la ripresa e favoriscano lo sviluppo e il lavoro guardando ai giovani che sono le vere vittime sacrificali di questa recessione economica: senza tutto ciò - ha proseguito Sbarra - la riduzione del debito e il pareggio di bilancio diventano colpi durissimi ad un Paese fiaccato ed indebolito dalla crisi”. All’incontro lametino sono inoltre intervenuti il segretario generale Fnp Cisl Crotone Franco Russo, il segretario generale Cisl Scuola Calabria Giovanni Policaro, il Segretario Generale Filca Cisl Calabria Luciano Belmonte e il segretario generale Fisacat Cisl Calabria Gianluca Campolongo.