Stalettì (CZ) un banale incendio di sterpi si stava trasformando in una tragedia
 Montepaone - Un bilancio che 
poteva assumere bene altre dimensioni quello che ieri mattina ha creato 
apprensione in una zona al confine tra i comuni di Montauro e Stalettì. È
 stato l'intervento immediato dei vigili del fuoco di località 
Caldarello di Soverato intervenuti con una squadra coordinata da 
Francesco Agresta, a contenere le fiamme prima che innescassero una 
pericolosa reazione a catena coinvolgendo la numerosa schiera di 
autovetture raggiunta dalle fiamme. Tutto è partito con un incendio di 
sterpaglie, fenomeno che nella zona nell'ultimo mese ha mandato in fumo 
centinaia di ettari delle colline dei comuni del basso Jonio. Erano le 3
 tra sabato e domenica quando un incendio sterpaglie su una collinetta a
 lato della strada E 90 ha assunto, a causa del vento, dimensioni 
preoccupanti per la vicinanza alla lunga fila di autovetture che nelle 
sere di apertura del "Rebus", nota discoteca nel territorio di Stalettì,
 sono parcheggiate lungo la corsia di emergenza completamente occupata 
dalle vetture. Centinaia le auto nella carreggiata della statale che per
 chilometri è stata assalita dai frequentatori del locale che per tutta 
la notte hanno costeggiano anche a piedi la strada extraurbana. Ad 
essere irrimediabilmente coinvolte nel rogo le due autovetture più 
vicine alla zona dell'innesco del rogo. Nulla da fare per una Mazda di 
colore nero e una Fiat 600 letteralmente andate in fumo, mentre si sono 
evitati danni per le altre autovetture parcheggiate accanto. Difficili 
le operazioni di soccorso considerando la situazione al limite, e 
rallentamenti al traffico. Fortunatamente nessun danno alle persone 
anche se le autorità richiamano alla massima prudenza.
Montepaone - Un bilancio che 
poteva assumere bene altre dimensioni quello che ieri mattina ha creato 
apprensione in una zona al confine tra i comuni di Montauro e Stalettì. È
 stato l'intervento immediato dei vigili del fuoco di località 
Caldarello di Soverato intervenuti con una squadra coordinata da 
Francesco Agresta, a contenere le fiamme prima che innescassero una 
pericolosa reazione a catena coinvolgendo la numerosa schiera di 
autovetture raggiunta dalle fiamme. Tutto è partito con un incendio di 
sterpaglie, fenomeno che nella zona nell'ultimo mese ha mandato in fumo 
centinaia di ettari delle colline dei comuni del basso Jonio. Erano le 3
 tra sabato e domenica quando un incendio sterpaglie su una collinetta a
 lato della strada E 90 ha assunto, a causa del vento, dimensioni 
preoccupanti per la vicinanza alla lunga fila di autovetture che nelle 
sere di apertura del "Rebus", nota discoteca nel territorio di Stalettì,
 sono parcheggiate lungo la corsia di emergenza completamente occupata 
dalle vetture. Centinaia le auto nella carreggiata della statale che per
 chilometri è stata assalita dai frequentatori del locale che per tutta 
la notte hanno costeggiano anche a piedi la strada extraurbana. Ad 
essere irrimediabilmente coinvolte nel rogo le due autovetture più 
vicine alla zona dell'innesco del rogo. Nulla da fare per una Mazda di 
colore nero e una Fiat 600 letteralmente andate in fumo, mentre si sono 
evitati danni per le altre autovetture parcheggiate accanto. Difficili 
le operazioni di soccorso considerando la situazione al limite, e 
rallentamenti al traffico. Fortunatamente nessun danno alle persone 
anche se le autorità richiamano alla massima prudenza.  
Continuano
 così i roghi notturni costringendo i vigili del fuoco a continui 
interventi, inutili fin ora gli appelli per contenere il problema in 
questione e per l'innesco di focolai che, come spiegano gli esperti, 
sono quasi sempre di origine dolosa.