domenica 11 settembre 2011

Dieci anni l'11 settembre 2001, una data che ha cambiato la storia

Ci sono date che segnano sui libri di storia come dei confini. Il prima e il dopo che hanno cambiato i destini del mondo, di un’epoca:
e l’11 settembre 2001 è il giorno che ha cambiato la storia.
Nelle stragi dell’11 settembre hanno perso la vita 2.753 persone, ma per oltre un migliaio i familiari continuano a piangere su una tomba vuota...
Oggi  la città ha il volto della ricostruzione e della voglia di ricominciare, lasciandosi alle spalle non solo gli attentati, ma anche le sconvolgenti conseguenze che ne sono derivate, compresa l'uccisione in Pakistan del leader di Al Qaeda, Osama bin Laden
E dopo la caccia serrata al nemico pubblico numero uno e la sua sconfitta, ha avuto la meglio la voglia di ricostruire per onorare chi non c'è più e per infondere la speranza in chi è sopravvissuto..
Prenderá il via tra pochi giorni la rassegna "New York remenbers". Duemila oggetti, dai camion schiacciati dei pompieri alle travi d'acciaio contorte e bruciate delle Torri gemelle, verranno esposti nello stato di New York per ricordare il decimo anniversario degli attacchi terroristici. Le esposizioni, allestite in 30 luoghi pubblici, permetteranno di rendere omaggio alle oltre 2.700 persone rimaste uccise dagli attacchi alle Torri Gemelle.

Osama Bin Laden stava cercando di mettere insieme un gruppo di miliziani per attaccare gli Stati Uniti in occasione del decimo anniversario degli attentati delll’11 settembre 2011. Lo rivela oggi il Wall Street Journal, precisando che il piano era ancora in fase di discussione. Dai documenti sequestrati nel covo pachistano dove il leader di al Qaida è stato ucciso il 2 maggio scorso emerge che Bin Laden e il suo capo delle operazioni, Attiyah Abd Al-Rahman, avevano discusso la composizione del gruppo incaricato di lanciare l’attentato e che Bin Laden scartava continuamente i nomi suggeriti da Rahman. Tuttavia, in un incontro svoltosi all’inizio di questo mese, il direttore in carica alla Cia, Michael Morell, ha fatto sapere agli agenti che è prioritario garantire che nè questo nè altri piani siano messi in atto.
“Quello che abbiamo scoperto è che era molto isolato - ha detto un funzionario Usa al Wsj, commentando i documenti rinvenuti nel covo - emerge in modo chiaro che lottava per continuare a esercitare la sua influenza e per dirigere le operazione come aveva fatto in passato”. Un’altra fonte ha poi sottolineato come “il tesoro” trovato ad Abbottabad non abbia portato a grandi svolte, “perchè loro sapevano quello che avevamo” e si sono comportati di conseguenza.