Eccomi sono pronto! La macchina du compari micu e pronta mi
porterà sino a Catanzaro Sala, papà sistemò per l’ennesima volta per benino le
due valigie raccimolate chissà da chi, (le quali non erano di
cartone),chiuse ermeticamente con tanto di spago neppure io sapevo cosa
custodissero al suo interno perché l’unico vestito l’avevo addosso e l’unico
paio di scarpe che proprio stamattina ero andato a prendere “duva u scarparu
erano ai miei piedi. Prima durante la settimana mi ero fatto un giro dai vari parenti,amici,cumpari
ecc.. tutti dispiaciuti ma consapevoli che era la cosa più giusta da fare, non
ero il primo e purtroppo non sarei stato l’ultimo, il giro che era cominciato si da circa una settimana ma sicuramente alla fine mi sarei dimenticato di
qualcuno. Ogni parente,cumpari ecc.. dopo i vari dispiaceri di rito seguiti da
alcune lacrime mi regalavano qualcosa da mangiare durante il lungo viaggio (addirittura
qualche parente insinuava che tale viaggio sarebbe durato anche per alcune
settimane "Milanu è luntanu,si trova a natru munnu.” Avevo raccolto di
tutto da “suppresata ,formaggiu,vinu,olivi ammaccati,ficu tosti,nuci ecc..”
addirittura alcune fettine di logna perché secondo alcuni durante questo
lunghissimo viaggio ogni tanto ci fermavamo così scendendo dal treno si sarebbe potuto
accendere il fuoco per cucinare “na bella fettina e logna” cucinata per bene con
le brace.Tra le tante cose strane da mangiare durante il viaggio quella più incredibile fu quello di una
parente che mi regalò “nu buccacciu ccu u sangu e porcu frischu, a Milanu duva l’averra
trovatu?” Di tutto questo ben di Dio mi portai solo pochissime cose, la nostra
dispensa finalmente sorrideva era strapiena di roba, si sarebbe potuto mangiare tranquillamente per settimane.
Autore: sellia racconta. Si prega di inserire il link a chi ne fa uso (anche in modo parziale) con esplicito riferimento della fonte
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