L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri –

informa una nota
dell’ufficio stampa della Giunta regionale -, nel ricordare il prossimo
appuntamento per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, programmato
dalla Regione alle Ferriere di Mongiana per il 29 ottobre, ha detto che
“le celebrazioni del centocinquantenario dell'unità nazionale sono una
straordinaria occasione per capire quello che è stato, per ricostruire
il futuro del nostro grande Paese, prima potenza culturale mondiale. Le Ferriere di Mongiana - ha spiegato Caligiuri - sono un luogo simbolo
del sogno interrotto dello sviluppo del Sud, poiché era un polo
siderurgico del Regno di Napoli, al tempo il terzo Stato più
industrializzato del mondo, dopo l'Inghilterra e la Francia, e il primo
d'Italia. Infatti, com'è noto, la differenza economica tra Nord e Sud
non esisteva al momento dell'Unità”. Per l’occasione, nei locali del
Palazzo Comunale di Mongiana, verrà presentato il libro dello scrittore
giornalista Giovanni Arpino “Le mille e una Italia” che pubblicò proprio
nel 1960, a ridosso dei festeggiamenti per il centenario e che
ricostruisce in modo acuto le vicende unitarie. Inoltre, si esibirà il
gruppo di musica popolare dei “Marvanza” e sarà proiettato il film “Noi
credevamo” di Mario Martone. Le iniziative promosse dall'assessorato regionale alla Cultura si stanno
svolgendo in dieci città significative delle vicende risorgimentali.
Sono stati incrociati intellettuali italiani autori di libri sull'evento
e da differenti, e spesso opposti, punti vista con espressioni della
cultura della Calabria di oggi: spettacolo, teatro, arte, musica. L’assessore Caligiuri dopo aver affermato che “con questi talenti la
Calabria si presenta all'Italia”....
ha anche puntualizzando che
“purtroppo, si sono potute valorizzare, per evidenti ragioni
organizzative, solo poche esperienze. Quello di Arpino - ha proseguito -
è un viaggio iniziatico intrapreso dal dodicenne siciliano chiamato
Riccio Tumarrano che vuole ricongiungersi al padre, che fa il minatore
nel Monte Bianco, nel lontano Nord, per scavare il traforo che unirà
ancor più l'Italia al resto d'Europa. In questo momento drammatico
dell’Europa e della regione mediterranea c’è migliore metafora di
questa?. D’intesa con il Presidente Scopelliti – ha detto infine Caligiuri -
abbiamo voluto dare spazio non solo ai vincitori ma anche ai vinti,
tenendo conto che comprendere la storia è fondamentale per costruire il
futuro del nostro grande Paese”. Il programma completo è consultabile
sul portale della cultura
conoscenzacalabria.it.