incontro con i Presidenti dei 20
enti calabresi per discutere il recente progetto di legge approvato
dalla Giunta regionale
Si è svolto a Lamezia Terme un incontro, convocato dall’Uncem,
con i Presidenti delle 20 Comunità montane calabresi, per discutere il
recente progetto di legge approvato dalla Giunta regionale, che sopprime
tali enti ed istituisce una nuova “Azienda Regionale per la
Forestazione e per le Politiche della Montagna”. “Tutti gli intervenuti -
è scritto in un documento - hanno evidenziato come con un semplice
colpo di spugna si vogliono cancellare enti locali sani, riformati nel
2008 con la L.R. n. 20, mai divenuti oggetto di osservazioni circa
presunte passività, oltremodo efficienti, quando sono stati coinvolti in
qualsiasi iniziativa, che non hanno alcun costo se non quello del
personale di cui la parte più consistente è a carico dello Stato ed i
cui organi politici (Presidenti, Assessori e Consiglieri), sono composti
da rappresentanti dei Comuni, che svolgono giornalmente e gratuitamente
i loro compiti, assumendosi soltanto enormi responsabilità e persino il
discredito dei cittadini. Non si è tenuto conto nella scelta operata
dalla Giunta regionale, dei principi costituzionali della sussidiarietà,
adeguatezza e differenziazione. Si sopprimono le Comunità montane con
una legge ordinaria, senza aver proceduto prima alla modifica dello
Statuto della Regione, che all’articolo 46, terzo comma, le annovera al
pari dei Comuni, delle Province e delle Città Metropolitane, fra gli
Enti destinatari delle funzioni amministrative conferite in attuazione
dell’articolo 118 della Costituzione. È stato inoltre da tutti
sottolineato - si legge - come i territori collinari e montani
calabresi, che rappresentano circa il 93% dell’intero territorio
regionale, non possono essere governati da un’Azienda, che al massimo....
potrebbe essere incaricata della gestione degli interventi, ma che
certamente, non potrà mai assumere il compito previsto dal disegno di
legge, di elaborare le politiche per la montagna, che attengono alla
competenza degli organi politici, espressione della volontà dei
cittadini. Infine, tutti gli intervenuti hanno convenuto sull’urgenza
della riforma, che dovrà essere inquadrata nel più complessivo quadro di
riassetto delle istituzioni calabresi, da definire con il pieno
coinvolgimento non solo delle forze politiche presenti nel consiglio
regionale, ma anche, con il contributo delle rappresentanze degli enti
locali”. A conclusione della riunione si è deciso di chiedere un
incontro, con il Presidente del Consiglio regionale ed i capi gruppo
consiliari, “per pervenire all’approvazione di una legge idonea ad
assicurare la valorizzazione ed una più adeguata governance dei territori montani calabresi”.