Il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico ha
concluso i lavori della Conferenza dei Presidenti dei gruppi consiliari
riunita nell’Aula “Giuditta Levato” per incontrare una folta delegazione
dei presidenti degli Enti montane di tutta la regione e dei
rappresentati sindacali di categoria
“Un’occasione di confronto approfondito che
si è rivelata molto utile
sia per mettere a punto iniziative immediate,
al fine di affrontare gli aspetti più urgenti legati alla
corresponsione degli stipendi arretrati a centinaia di lavoratori, sia
per predisporre un percorso di prospettiva, legato strettamente ai nuovi
assetti istituzionali e ai processi di riforma”. Con queste parole il
presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico ha concluso nel
primo pomeriggio di ieri i lavori della Conferenza dei Presidenti dei
gruppi consiliari, riunita nell’Aula “Giuditta Levato” per incontrare
una folta delegazione dei presidenti delle Comunità montane di tutta la
regione e dei rappresentati sindacali di categoria. “Abbiamo lavorato
concretamente - ha sottolineato Talarico - in un clima positivo di
collaborazione nel quale sia i rappresentanti dei gruppi di maggioranza
che quelli dell’opposizione hanno responsabilmente affrontato una
questione che è complessa e di notevole respiro e presenta sia aspetti
di competenza regionale che nazionale”. Nel corso dell’incontro a
Palazzo Campanella, particolare attenzione è stata rivolta dagli
intervenuti alla soppressione del fondo di oltre 8 milioni di euro
destinato al pagamento degli stipendi del personale ma anche alle
prospettive - decisamente contrastate - di un possibile destino comune
con le soluzioni che si profilano per l’Afor e l’Arssa. Dagli interventi
dei capigruppo consiliari (Giuseppe Bova-Gruppo Misto, Sandro
Principe-Pd, Luigi Fedele-Pdl e Agazio Loiero-Autonomia e Diritti) è
emerso l’impegno ad affrontare positivamente la questione sul tappeto
fin dalla prossima seduta consiliare dei lunedì 19. Si è registrata,
infatti, totale convergenza sulla necessità di approvare in Aula un
ordine del giorno unitario rivolto al Governo nazionale perché siano
resi disponibili i fondi vincolati destinati alle Comunità montane
calabresi. Nella sessione di bilancio in corso, inoltre, pur nel quadro
evidenziato delle scarse risorse disponibili, c’è l’impegno a reperire
fondi (oltre otto milioni), nella fase attuale o in occasione
dell’assestamento, per far fronte alla mole di arretrati di stipendi non
pagati. E c’è un impegno concreto anche per le questioni più di fondo e
di prospettiva: si lavorerà sui nuovi assetti istituzionali (la nuova
legge sull’unione dei comuni che dovrebbe, tra l’altro, superare
l’estrema frammentazione che caratterizza i municipi calabresi, specie
nelle aree interne). Nella certezza che, comunque - com’è stato
affermato a chiare lettere -
non basta cambiare il nome alle cose ma
occorre un impegno straordinario per pervenire, entro marzo prossimo, a
soluzioni praticabili, il più possibile condivise. |