Il rinvio a giudizio di Francesco Ferreri ( legale
rappresentante della società che gestisce il depuratore di Simeri Crichi) è
stato disposto dal giudice per le indagini preliminari Emma Sonni la quale ha
fissato la data del 18 aprile prossimo per l’inizio del processo. Le indagini
sono partite alcuni anni fa grazie ad una segnalazione circa il
malfunzionamento dell’impianto di depurazione
che avrebbe provocato anche lo versamento a mare di liquami, il tutto era stato
segnalato anche alla Procura della Repubblica di Catanzaro che inserì
il fascicolo sotto la famosa inchiesta “Poseidone” che indagava proprio
sulla gestione dei depuratori in Calabria, sotto la guida dell’allora sostituto
della Repubblica De Magistris ( attuale sindaco di Napoli )nella quale vede
tuttora coinvolti 23 persone mentre 11
furono prosciolti di quest’ultimi con una condanna ed una soluzione 2 persone che all’epoca scelsero il rito
abbreviato. Un altro fascicolo attinente ai depuratori sulla fascia Jonica Catanzarese
era stato aperto nei mesi scorsi dove si
era indagato su 11 impianti: Catanzaro
Lido - liquami sull’arenile, Soverato
-liquami a mare, Guardavalle -
liquami sull’arenile, Stalettì –
torrente Alessi, Amaroni – fiume
Spinzo, Squillace – fiume Alessi e
suoi affluenti, Vallefiorita – fiume
Alessi, Palermiti fondo Cavallari, Botricello – fiume Arango, Cropani – fiume Scilotraco e
Crocchio, Sellia Marina – fiume Uria
e Scilotraco.
Francesco Ferreri sarà difeso dagli avvocati Barletta e
Cribari , il rinvio a giudizio servirà anche a produrre eventuali nuove
documentazioni per l’imputazione di frode nelle pubbliche forniture nella
manutenzione dell’impinato situato nel comune di Simeri Crichi.