mercoledì 18 gennaio 2012

Sit-in di protesta davanti la prefettura di Catanzaro organizzata dal sindaco di Sellia ( Il comune più virtuoso nella raccolta della differenziata) per protestare per la difficoltà di conferire i rifiuti nella discarica di Alli

 
Un sit-in di protesta pacifico è stato attuato questa mattina davanti alla prefettura di Catanzaro promosso dal sindaco, dai componenti della giunta comunale e da alcuni cittadini di Sellia Superiore, comune della Presila. Alla base della mobilitazione la situazione di difficoltà venutasi a creare per il conferimento dei rifiuti dopo il blocco della discarica di Alli.
I manifestanti, guidati dal primo cittadino Davide Zicchinella (in foto), hanno raggiunto il capoluogo a bordo di un mezzo del Comune per esternare il loro disagio legato alle difficoltà di conferimento dei rifiuti solidi urbani alla struttura indicata dal Commissario per l’emergenza che è quella di San Pietro Lametino dove, hanno spiegato, più volte l’unico mezzo comunale è stato costretto a lunghe e infruttuose attese senza poter conferire e poi fare ritorno in paese. Successivamente, i manifestanti sono stati ricevuti dal prefetto Antonio Reppucci che ha assicurato il proprio interessamento.
«Il nostro è il comune più virtuoso in Calabria per la differenziata – ha detto Zicchinella – per come riconosciuto da Arpacal e Legambiente nel 2009 e nel 2010 ma quello che sta accadendo ci preoccupa molto. Oltre ai problemi che condividiamo con altri centri del catanzarese per la situazione venutasi a creare con la chiusura di Alli, rischiamo seri problemi finanziari dal momento che il nostro mezzo è costretto ad andare e venire cinque volte dal sito senza poter conferire. Della questione ho investito il commissario per l’emergenza ma senza ottenere a tutt'oggi alcuna risposta».


«Per risolvere la questione ed evitare il dissesto del nostro che è un piccolo comune – aggiunge Zicchinella - chiediamo un calendario di conferimenti o in alternativa di poter portare il materiale nella discarica di Crotone. Ai colleghi amministratori diciamo: facciamo fronte comune».