Sersale: un gruppo di genitori bloccando per protesta i bus in partenza per il capoluogo.
Una protesta per i continui disservizi a discapito dei
pendolari che giornalmente si recano dal grosso centro presilano verso Catanzaro. Il tutto nasce dopo la decisione
affrettata da parte delle Ferrovie della Calabria di cancellare due corse
quella delle 5.45 e delle 12.12 con un sovraffollamento del diretto per
Catanzaro che rende la tratta al limite della decenza. Un gruppo di genitori
esasperati si sono dati appuntamento alle 5.30 bloccando i bus. Una
manifestazione pacifica che non ha coinvolto il traffico ma era mirato solo a
bloccare i pullman, i Carabinieri della locale stazione hanno preso i vari
nominativi che venivano forniti spontaneamente dai vari manifestanti. Una protesta condivisa
anche dal vicesindaco Salvatore Torchia il quale assieme ad una delegazione di
studenti e genitori coadiuvati dall’avvocato Paolo Piccini sono stati
ricevuti dal vice direttore di Ferrovie della Calabria Alfredo Sorace il
quale ha evidenziato il periodo di crisi che l’azienda sta attraversando,
rimarcata da una forte difficoltà economica che si concretizza con meno
servizi, comunque ha rassicurato che della specifica situazione faranno un
attento esame cercando per quanto sia possibile risolvere il problema magari
dopo le festività Pasquali che coincide con la ripresa delle attività scolastiche.
Va menzionato che della delegazione facevano parte anche Pino de Fazio in qualità
di rappresentante sindacale e Franco Barberio dipendente delle Ferrovie della
Calabria addetto alla linee automobilistiche, e interlocutore da parte del
comune per tutte le problematiche in oggetto. Da canto suo il vicesindaco ha assicurato la pronta rimozione del
blocco,ma fermi nel rimanere vigili sui sviluppi nell’annosa questione, al
quale se dopo le festività pasquali non si vedrà nessuna soluzione
riprenderanno ad oltranza le.....
manifestazioni, che potranno sfociare anche in
clamorose proteste, per difendere un sacrosanto diritto di tutti gli abitanti e
delle aree interne assicurando una migliore qualità della vita che certamente
non corrisponde nel vedere un autobus stracolmo di persone con ragazzi costretti
a viaggiare in piedi come sardine.