Una folla immensa di fedeli e di devoti alla Madonna di Porto,
ha invaso anche quest’anno l’omonima vallata, per partecipare al
tradizionale pellegrinaggio diocesano. Un appuntamento che lega
l’aspetto religioso con la scampagnata fuori porta di primavera per i
catanzaresi ed anche per quanti risiedono nei centri del comprensorio
del Corace. Appuntamento con la devozione mariana, appuntamento con la
storia. Infatti, fu l’allora arcivescovo mons Armando Fares ad
istituire questo appuntamento di preghiera in concomitanza con il 25
aprile, data che ricorda la liberazione dell’Italia dalla dittatura
nazifascista, nel corso della quale, anche la popolazione gimiglianese e
quella dell’hinterland catanzarese ne subirono il duro effetto.
Ringraziare la Madonna di Porto per la fine della
guerra che nel corso degli anni ha assunto l’aspetto di una
concentramento sempre più notevole di fedeli richiamati dallo sguardo e
dall’accoglienza di Maria, alla quale dedicarono la costruzione del
nuovo santuario chiamato appunto “Tempio della pace”.
I
fedeli hanno partecipato al pellegrinaggio a piedi Lungo il tragitto
vi sono state tre soste di preghiera, le cui meditazioni sono state
affidate, ai gruppi diocesani di “Azione Cattolica”, “Rinnovamento
nello Spirito Santo” e ai gruppi di laici operanti al santuario. Nel
pomeriggio il Servizio Diocesano di Pastorale Giovanile guidato da don
Ivan Rauti, ha animato una suggestiva adorazione eucaristica durante la
quale sono state presentate quattro figure di santità laicale della
diocesi: Nuccia Tolomeo, Concetta ed Antonio Lombardi e Maria Antonia
Samà. Il servizio di accoglienza dei pellegrini è stato coordinato con
grande efficienza dalla comunità religiosa delle “Suore Carmelitane
Messaggere dello Spirito Santo”. Treni speciali delle Ferrovie della
Calabria hanno
collegato il Santuario lungo la tratta Catanzaro-Soveria
Mannelli, assicurando un efficiente servizio di mobilità Un servizio
che si conferma essenziale ed insostituibile e che l’Azienda dovrebbe
assicurare anche le domeniche proprio per agevolare l’afflusso dei
fedeli in questo centro mariano diocesano. Qualche problema solo lungo
la strada di accesso al santuario . Problemi che sono stati puntualmente
risolti grazie all’efficiente servizio d’ordine predisposto dalla
locale stazione dei carabinieri guidata dal maresciallo Francesco
Mazzone e quello di controllo dei vigili urbani e dei volontari. Una
particolare nota di apprezzamento per il qualificato servizio prestato
dalle “Suore Carmelitane Messaggere dello Spirito Santo” che oltre ad
accogliere i pellegrini e a rendere sempre più decoroso il tempio
mariano, coadiuvano il rettore don Pinciroli nel servizio di assistenza
spirituale.
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