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Franco Canino |
Una norma regionale che recepisca in Calabria la legge 383 del 2000 che
tutela e garantisca le associazioni di promozione sociale, è quanto
sollecita alla politica regionale Franco Canino presidente della Pro
Loco di Simeri Crichi. “Si registra da qualche tempo nella nostra
Regione un vuoto legislativo in quello che è definita, a priori, una
“virtuosa” rivoluzione nell’ambito sociale. La legislazione a carattere
settoriale dopo la cooperazione sociale- afferma Canino - la
cooperazione internazionale ed il volontariato, finalmente anche le
associazioni di promozione sociale in Calabria dovrebbero poter avere
una legge specifica. Una Regione, quella calabrese, dove il bisogno di
aggregare e di regolare il sociale è forte, le molteplici esperienze
che si generano sul territorio sono tante, la possibilità potenziali
dall’applicazione della legge 383 sono concrete e tutte a beneficio
della collettività. Tuttavia a distanza di dodici anni dal varo della
legge quadro sulle associazioni di promozione sociale le diverse giunte
regionali che si sono succedute nel tempo non hanno trovato una
condivisione d’intenti su questa materia. È in verità, continua Canino,
che da circa due anni, autore e firmatario il consigliere regionale
Pasquale Maria Tripodi, che oggi siede nel gruppo misto, ha proposto un
progetto di legge di recepimento della L. 383/2000, depositato presso la
segreteria dell’Assemblea del Consiglio Regionale in data 13.12.2010,
assegnato alla III^ Commissione per l’esame di merito ed alla II^
Commissione per il parere. Iniziativa che ancora non trova conseguenti
azioni politiche sul piano legislativo. Secondo una riflessione degli
addetti ai lavori e di esperti della materia, grazie anche ai giudizi
espressi nel merito di alcuni manager della Regione, il Progetto di
Legge dell’onorevole Tripodi, rappresenta una buona proposta che
fotografa la situazione in cui operano le varie associazioni in Calabria
e, con le dovute migliorie, potrebbe essere alla fine una efficace
norma. Rimane il fatto che nel caso delle Pro Loco alla quale legge 383
si ispirano
e che operano nella nostra Regione rimangono “
cornute e mazziate”.
Infatti, pur essendo obbligate a comprendere nei loro statuti
contenuti e regole della legge 383 /2000 rimangono ingessate: la regione
Calabria non avendo recepito la normativa nazionale non consente alle
medesime Pro Loco di iscriversi nei registri provinciali e quindi a
cascata in quello regionale, non è istituito l’Osservatorio Regionale
delle APS, insomma secondo Franco Canino, alle Pro Loco della Calabria
vengono ad oggi negate ogni prospettive di sviluppo, di godere di
benefici fiscali, di operare nel campo delle donazioni, insomma
costrette a rallentare il normale sviluppo ma, cosa più grave, a
rinunciare alle risorse finanziarie previste dalla stessa norma”.
Bravo Franco! Come al solito sempre in prima linea nel difendere il territorio
RispondiEliminaGiuseppe
le proloco in questi decenni piano piano sono divenute dei carrozzoni inutili di soldi spesi male che certamente il più delle volte non assolvevano il loro compito di promotori del territorio ora i soldi sono pochi ma ci sono delle ottime persone che vorrebbero fare tante iniziate per il territorio ma bisogna trovare i giusti canali di finanziamento
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