venerdì 22 giugno 2012

La mia prima Comunione. Ricordi,pensieri ad alta voce di Zagor*



Proprio in questo periodo un caro amico con insistenza mi ha invitato alla prima comunione di sua figlia, io più di una volta rifiutai dicendogli che era una cerimonia intima da invitare al massimo i paranti ma lui quasi offeso insistette, alla fine fu impossibile dirgli di no. Ero un po’ impreparato non sapevo cosa regalargli,cosi lo chiesi direttamente all’interessata la quale con molta naturalezza mi disse che come regali da comprare potevo scegliere tra la  il cellulare o un orologio, scelsi l’orologio perché mi sembrava un regalo più consono per una bambina di 10 anni forse perché speravo che era anche il meno costoso… ma non fu cosi. Nel vedere tutti questi preparativi: il ristorante,le bomboniere,i fiori, i vestiti, il fotografo, i vari regali, tutta questa frenesia di fare una grande festa  dove molto probabilmente ci si dimentica il valore religioso della prima comunione. Con i ricordi rivivo la mia prima comunione una cerimonia semplice ma piena di fede, piena di emozioni. Come minimo un giorno prima non bisognava mangiare nulla perché il pancino doveva ospitare il Corpo di Gesù si aveva  paura di non essere pronti, di non essere preparati per un evento cosi grande. L’arciprete durante il catechismo ci aveva spiegato ogni cosa dando il giusto valore per quel giorno cosi importante nella crescita religiosa della nostra vita. Ricordo la prima confessione, mi vergognavo dei miei peccati, peccati di un bambino di circa 10 anni,avevo voglia (per sentirmi con la coscienza apposto) di raccontare ogni giorno dei miei 10 anni con le varie monellerie che avevo combinato. feci di tutto per essere il primo a confessarmi, l’arciprete appena mi inginocchiai nel confessionale aveva premura nel fare in fretta ( visto che in fila dopo di me c’erano circa  25 bambini ) io invece avevo premura nel non dimenticare nulla. Fui un fiume in piena, ogni volta che l’arciprete alzava le mani per darmi l’assoluzione io ricordavo un altro piccolo peccato alla fine era cosi stanco che esclamò: “Figgliarè! A prossima Duminica veni e continui ccu u secondu tempu sinnò oja cunfessu sulu a ttia e a prima Comuniona a facimu a duminica prossima… decidata tu…” A malincuore decisi per la prima opzione, durante la settimana quando mi venivano in mente alcune monellerie le annotavo per poterle poi dirle alla confessione della domenica successiva. Ora invece ci si confessa molto più di rado e spesso volutamente non si vogliono ricordare alcuni episodi che creerebbero imbarazzo nel dirle. Alla fine quando anche l’ultimo bambino fece la sua prima confessione vedevamo di capire chi aveva ricevuto la penitenza più grande ….
Io solo 2 ave Maria diceva contento  Salvatore, io 2 ave Maria più 2 pater Nostri…. Io anche l’atto di dolore voleva dire che ero stato molto monello. 
Continua........... 
Autore: sellia racconta. Si prega di inserire il link a chi ne fa uso (anche in modo parziale) con esplicito riferimento della fonte

3 commenti:

  1. bei tempi, erano anche i miei tempi, tempi che non ritorneranno mai più
    Gianni

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  2. leggo sempre con nostalgia queste belle rievocazioni di zagor
    Maria

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  3. che bei ricordi io con un bellissimo vestito da sposina mentre faccio la mia prima comunione eravamo tantissimo una trentina alla fine la processione con noi davanti disposte su due file che buttavamo per terra petali di rosa di ginestre
    TERESA

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