sabato 30 giugno 2012

Quanto vale la vita di un uomo? Secondo il pentito Torcasio per uccidere un uomo il clan Ciampà chiedeva circa seimila euro.


OPERAZIONE MEDUSA.... Quanto vale  la vita di un uomo?

A Lamezia Terme la vita di un uomo vale qualche migliaio di euro. Un inquietante particolare che emerge dalle carte dell'inchiesta “Medusa” che ieri ha portato all'arresto di 34 affiliati al clan Giampà. Nell'ordinanza emessa dal gip del tribunale di Catanzaro è riportato un dettagliato “listino prezzi” in cui sono raccontati i costi da sostenere per organizzare un omicidio. A fornire agli inquirenti questi raccapriccianti dettagli è il collaboratore di giustizia Angelo Torcasio, che per quasi dieci anni è stato “esattore” della cosca Giampà con il compito di portare a conclusione, cioè “chiudere” le estorsioni, in ragione delle sue riconosciute capacità di intrattenere i rapporti con gli operatori economici. In uno dei suoi primi verbali da collaboratore Angelo Torcasio svelò che «chi commette omicidi nella cosca Giampà prende sei – settemila euro per ogni fatto di sangue commesso per conto dell’organizzazione». In un successivo interrogatorio, datato 3 gennaio 2012, l'ex affiliato scende nei dettagli e chiarisce: «Voglio specificare che quella somma era l’importo complessivo che veniva in media destinato al “gruppo di fuoco” composto in genere da tre o quattro persone o anche di più a seconda del tipo di omicidio da commettere». A questo punto il collaboratore di giustizia fornisce un vero e proprio prezziario: «Colui che sparava in ogni caso era destinatario della somma maggiore pari a circa 1500\1600 euro e gli altri che facevano la staffetta o lo scambio percepivano dagli 800 ai 1000 euro». Spiccioli per un'organizzazione potente come quella dei Giampà. Un clan che,
come riferito dallo stesso collaboratore, riusciva a guadagnare fino a 50mila euro al mese solo dalla sabbia. Il materiale, infatti, abusivamente estratto dal letto dei fiumi, viene rivenduto agli imprenditori edilizi. In molti casi, anzi, le imprese vengono costrette ad acquistare, una estorsione “mascherata” da compravendita.

G.Maz

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