Parco eolico nel Catanzarese: tre le persone rinviate a giudizio
Un ex funzionario del dipartimento delle attività produttive della
Regione Calabria, Carmelo Misiti, e i legali rappresentanti delle
società Ivpc Power4 e Ivpc Power3, Gianpietro Sanseverino e Oreste
Vigorito, sono stati rinviati a giudizio dal giudice di Catanzaro,
Antonio Rizzuto, in una inchiesta sulla costruzione del parco eolico di
Caraffa. Il processo inizierà il 30 novembre. È stato prosciolto l’ex
funzionario regionale Giuseppe Ferraro. L'inchiesta, partita a seguito della denuncia di alcuni cittadini le
cui abitazioni si trovano notevolmente vicine ad alcune delle torri
dell’impianto di Caraffa, ebbe un’importante svolta nell’ottobre scorso
quando la Guardia di finanza sequestrò cinque delle tredici pale del
parco, in esecuzione di un provvedimento emesso dal giudice per le
indagini preliminari di Catanzaro, Livio Sabatini, su richiesta del
sostituto procuratore titolare delle indagini, Carlo Villani. Già da
allora si sapeva dei quattro indagati, accusati a vario titolo di abuso
d’ufficio e falso, e abusi edilizi. Le prime contestazioni sono state
mosse a Giuseppe Ferraro e Carmelo Misiti, ex funzionari del
dipartimento delle attività produttive della Regione Calabria. Il primo,
responsabile del procedimento e presidente della conferenza dei
servizi, è stato chiamato a rispondere della violazione della disciplina
legislativa e regolamentare in tema di conferenza dei servizi e di
valutazione d’impatto ambientale, perchè nel febbraio 2006 avrebbe
omesso di dichiarare l’irricevibilità della richiesta della ditta «IVPC
Power 3 srl», che non aveva prodotto entro la conclusione della
conferenza dei servizi la delibera del Consiglio comunale di Caraffa in
cui si attestava l'accoglimento della proposta di realizzazione del
parco eolico nei luoghi ove era stato richiesto.
Il Comune in realtà, ricostruisce il pm nella richiesta di rinvio a
giudizio, aveva opposto il suo diniego, proprio perchè alcune torri
eoliche sarebbero state ubicate a meno di 500 metri da civili
abitazioni. Stessa accusa di abuso per Misiti, quale dirigente del
Settore 2 politiche energetiche del Dipartimento attività produttive
della Regione Calabria, perchè nel marzo del 2006, in violazione della
medesima disciplina, emanò il decreto con l'autorizzazione alla
costruzione ed all’esercizio dell’impianto eolico. Di abusi edilizi sono
stati chiamati a rispondere i legali rappresentanti della società IVPC
Power, Gianpietro Sanseverino ed Oreste Vigorito, che secondo quanto
contestato avrebbero realizzato l’opera senza una valida autorizzazione
da parte della Regione Calabria, in totale difformità dalle linee guida
regionali in tema di parchi eolici.
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blocchiamo una volta per tutte questo schifo delle pale eoliche
RispondiEliminaTotò
prossimamente su questi schermi tante pale che deturperanno il bel paesaggio dei nostri paesi prossimamente tanti soldi per pochi ennessimo scempio per tutti
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