venerdì 8 giugno 2012

Tre persone rinviate a giudicio che dettero l'ok al parco eolico denominato “Marcellinara, Settingiano, Caraffa di Catanzaro” con le pale a meno di 500 metri dalle abitazioni

 Parco eolico nel Catanzarese: tre le persone rinviate a giudizio
Un ex funzionario del dipartimento delle attività produttive della Regione Calabria, Carmelo Misiti, e i legali rappresentanti delle società Ivpc Power4 e Ivpc Power3, Gianpietro Sanseverino e Oreste Vigorito, sono stati rinviati a giudizio dal giudice di Catanzaro, Antonio Rizzuto, in una inchiesta sulla costruzione del parco eolico di Caraffa. Il processo inizierà il 30 novembre. È stato prosciolto l’ex funzionario regionale Giuseppe Ferraro. L'inchiesta, partita a seguito della denuncia di alcuni cittadini le cui abitazioni si trovano notevolmente vicine ad alcune delle torri dell’impianto di Caraffa, ebbe un’importante svolta nell’ottobre scorso quando la Guardia di finanza sequestrò cinque delle tredici pale del parco, in esecuzione di un provvedimento emesso dal giudice per le indagini preliminari di Catanzaro, Livio Sabatini, su richiesta del sostituto procuratore titolare delle indagini, Carlo Villani. Già da allora si sapeva dei quattro indagati, accusati a vario titolo di abuso d’ufficio e falso, e abusi edilizi. Le prime contestazioni sono state mosse a Giuseppe Ferraro e Carmelo Misiti, ex funzionari del dipartimento delle attività produttive della Regione Calabria. Il primo, responsabile del procedimento e presidente della conferenza dei servizi, è stato chiamato a rispondere della violazione della disciplina legislativa e regolamentare in tema di conferenza dei servizi e di valutazione d’impatto ambientale, perchè nel febbraio 2006 avrebbe omesso di dichiarare l’irricevibilità della richiesta della ditta «IVPC Power 3 srl», che non aveva prodotto entro la conclusione della conferenza dei servizi la delibera del Consiglio comunale di Caraffa in cui si attestava l'accoglimento della proposta di realizzazione del parco eolico nei luoghi ove era stato richiesto.

Il Comune in realtà, ricostruisce il pm nella richiesta di rinvio a giudizio, aveva opposto il suo diniego, proprio perchè alcune torri eoliche sarebbero state ubicate a meno di 500 metri da civili abitazioni. Stessa accusa di abuso per Misiti, quale dirigente del Settore 2 politiche energetiche del Dipartimento attività produttive della Regione Calabria, perchè nel marzo del 2006, in violazione della medesima disciplina, emanò il decreto con l'autorizzazione alla costruzione ed all’esercizio dell’impianto eolico. Di abusi edilizi sono stati chiamati a rispondere i legali rappresentanti della società IVPC Power, Gianpietro Sanseverino ed Oreste Vigorito, che secondo quanto contestato avrebbero realizzato l’opera senza una valida autorizzazione da parte della Regione Calabria, in totale difformità dalle linee guida regionali in tema di parchi eolici.

2 commenti:

  1. blocchiamo una volta per tutte questo schifo delle pale eoliche
    Totò

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  2. prossimamente su questi schermi tante pale che deturperanno il bel paesaggio dei nostri paesi prossimamente tanti soldi per pochi ennessimo scempio per tutti

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