È con grande dispiacere che siamo costretti a comunicare la chiusura dell'impianto “Adrenalinea”, inaugurato appena due mesi fa a Sellia.
Lo stesso stupore che probabilmente accompagnerà la diffusione della notizia nei nostri clienti ha colto noi nel riscontrare il cambio di atteggiamento e il conseguente rifiuto, da parte dell'Amministrazione comunale di Sellia, di dar seguito
Il giorno dell'inaugurazione di "Adrenalinea" |
ad una delibera di giunta, approvata all'unanimità, con la sottoscrizione di un contratto di gestione dell'impianto stesso.
Nonostante i numerosi solleciti e l’avvio di fatto dell’attività, infatti, l’Amministrazione comunale non solo non ha inteso dare esecuzione alla delibera di Giunta, ma ha ostinatamente rifiutato di addivenire alla stipulazione del contratto di gestione, avanzando richieste difformi ed in contrasto con gli accordi presi, modificando così i termini e le condizioni da essa stessa definiti in delibera e da noi interamente accettati.
Tali termini prevedevano, tra le altre cose, la corresponsione di una percentuale sugli utili derivanti dalla gestione dell'impianto. Ed è su questo punto che l'Amministrazione ha deciso improvvisamente di cambiare idea, ponendo condizioni irricevibili per qualunque impresa.
“Orme nel Parco”, infatti, è un marchio commerciale dietro il quale opera un'impresa vera, la “GH Calabria s.r.l.”. Non una onlus, un'associazione sportiva o di volontariato ma un'impresa che non si avvale di finanziamenti pubblici o di escamotage e che, puntando sulle proprie capacità imprenditoriali, fa del successo delle proprie iniziative la propria ragion d’essere. Un'impresa che si regge sul fatturato e che si accolla, oltre al rischio imprenditoriale, anche il peso di imposte e costo del lavoro che in Italia hanno raggiunto ormai livelli insopportabili.
Nonostante ciò, in un Paese come il nostro, fatto di imprenditori “alla Marchionne” e di imprese improduttive o fallimentari sovvenzionate con fondi pubblici, “Gh Calabria s.r.l.” - che com'è noto ama rischiare - dopo essere riuscita nell'impresa impossibile di portare 40.000 persone in un bosco di faggi a Zagarise, realizzando il più grande parco avventura del Sud Italia, ha deciso di affrontare una nuova e più ardua sfida, rispondendo all'invito fatto dall'Amministrazione comunale di Sellia di gestire l'impianto realizzato nel suo comune. Dopo aver valutato le possibili ricadute economiche di un impianto di tale natura, in un arco temporale di almeno cinque anni, tenendo conto della sua collocazione in un paesino di 500 abitanti in via di spopolamento, sprovvisto di servizi per il turista, collegato al resto della regione con strade che franano ad ogni pioggia, ha concepito, per la prima volta in Italia, il concetto di “Borgo Avventura”, in un'ottica di collaborazione di lungo periodo che sembrava potesse instaurarsi con l'Amministrazione comunale.
Il progetto di Borgo Avventura prevedeva la trasformazione del centro abitato di Sellia in una destinazione turistica sostenibile ma, soprattutto, in un parco avventura urbano di cui “Adrenalinea” avrebbe rappresentato soltanto la prima di una serie di iniziative che “GH Calabria” sarebbe stata disposta a realizzare, investendo risorse e capitali propri, per ampliare l'offerta. Un tale progetto, com'è evidente, presuppone un lavoro di squadra tra pubblico e privato ma, soprattutto, un qualcosa che nella società post-moderna sembra aver perso ormai valore e la cui assenza è alla base della crisi sociale che l'intera nazione sta attraversando: la fiducia. Riporre fiducia in qualcuno è un atto di fede, significa accettare l'incertezza, il rischio che quel qualcuno non sarà all'altezza delle aspettative. Nessun contratto, infatti, potrebbe mai proteggerci da un possibile tradimento.
E difatti, dopo aver concepito tutte queste idee, aver creato due posti di lavoro nel paese, avviato l'impianto e provveduto a promuovere (a nostre spese) l'iniziativa, l'Amministrazione comunale cambia idea, assumendo un comportamento non solo contrario ai noti principi di buona fede e correttezza che dovrebbero connotare qualsivoglia rapporto, figurarsi quello tra privato e pubblica amministrazione, ma addirittura attivandosi nell'impedire l'esercizio dell'attività di gestione attraverso l'asportazione delle attrezzature (imbraghi e caschetti), necessarie al funzionamento dell'impianto, all'insaputa ed in assenza del gestore, fatto avvenuto in data 17 settembre u.s. che ha determinato
in noi la convinzione che non vi fossero più le condizioni per andare avanti e la conseguente decisione di interrompere definitivamente qualsiasi rapporto con l'Amministrazione.
Inutile sottolineare che “GH Calabria” agirà in ogni opportuna sede, contro l'Amministrazione Comunale di Sellia, per la tutela dei propri interessi, anche al fine di ottenere l’integrale risarcimento dei danni subiti in conseguenza del gravissimo inadempimento e che in relazione a quanto accaduto in data 17.09.2012 verranno informate le autorità competenti per le conseguenti determinazioni.
Abbiamo deciso di raccontare questa storia per il rispetto che nutriamo nei confronti dei nostri clienti, nell'ottica di massima trasparenza che ha sempre contraddistinto la relazione tra noi e loro. Crediamo che il rispetto sia alla base di ogni business di successo e che siano tre i suoi principi costitutivi: la prestazione, la reputazione e la fiducia. Crediamo in questi principi che rappresentano il vero valore della nostra impresa, che da sempre portiamo avanti e che non permetteremo mai a nessuno neanche di scalfire.
Enzo Bubbo
articolo del giornale tratto dal "Quotidiano della Calabria"
Nonostante i numerosi solleciti e l’avvio di fatto dell’attività, infatti, l’Amministrazione comunale non solo non ha inteso dare esecuzione alla delibera di Giunta, ma ha ostinatamente rifiutato di addivenire alla stipulazione del contratto di gestione, avanzando richieste difformi ed in contrasto con gli accordi presi, modificando così i termini e le condizioni da essa stessa definiti in delibera e da noi interamente accettati.
Tali termini prevedevano, tra le altre cose, la corresponsione di una percentuale sugli utili derivanti dalla gestione dell'impianto. Ed è su questo punto che l'Amministrazione ha deciso improvvisamente di cambiare idea, ponendo condizioni irricevibili per qualunque impresa.
“Orme nel Parco”, infatti, è un marchio commerciale dietro il quale opera un'impresa vera, la “GH Calabria s.r.l.”. Non una onlus, un'associazione sportiva o di volontariato ma un'impresa che non si avvale di finanziamenti pubblici o di escamotage e che, puntando sulle proprie capacità imprenditoriali, fa del successo delle proprie iniziative la propria ragion d’essere. Un'impresa che si regge sul fatturato e che si accolla, oltre al rischio imprenditoriale, anche il peso di imposte e costo del lavoro che in Italia hanno raggiunto ormai livelli insopportabili.
Nonostante ciò, in un Paese come il nostro, fatto di imprenditori “alla Marchionne” e di imprese improduttive o fallimentari sovvenzionate con fondi pubblici, “Gh Calabria s.r.l.” - che com'è noto ama rischiare - dopo essere riuscita nell'impresa impossibile di portare 40.000 persone in un bosco di faggi a Zagarise, realizzando il più grande parco avventura del Sud Italia, ha deciso di affrontare una nuova e più ardua sfida, rispondendo all'invito fatto dall'Amministrazione comunale di Sellia di gestire l'impianto realizzato nel suo comune. Dopo aver valutato le possibili ricadute economiche di un impianto di tale natura, in un arco temporale di almeno cinque anni, tenendo conto della sua collocazione in un paesino di 500 abitanti in via di spopolamento, sprovvisto di servizi per il turista, collegato al resto della regione con strade che franano ad ogni pioggia, ha concepito, per la prima volta in Italia, il concetto di “Borgo Avventura”, in un'ottica di collaborazione di lungo periodo che sembrava potesse instaurarsi con l'Amministrazione comunale.
Il progetto di Borgo Avventura prevedeva la trasformazione del centro abitato di Sellia in una destinazione turistica sostenibile ma, soprattutto, in un parco avventura urbano di cui “Adrenalinea” avrebbe rappresentato soltanto la prima di una serie di iniziative che “GH Calabria” sarebbe stata disposta a realizzare, investendo risorse e capitali propri, per ampliare l'offerta. Un tale progetto, com'è evidente, presuppone un lavoro di squadra tra pubblico e privato ma, soprattutto, un qualcosa che nella società post-moderna sembra aver perso ormai valore e la cui assenza è alla base della crisi sociale che l'intera nazione sta attraversando: la fiducia. Riporre fiducia in qualcuno è un atto di fede, significa accettare l'incertezza, il rischio che quel qualcuno non sarà all'altezza delle aspettative. Nessun contratto, infatti, potrebbe mai proteggerci da un possibile tradimento.
E difatti, dopo aver concepito tutte queste idee, aver creato due posti di lavoro nel paese, avviato l'impianto e provveduto a promuovere (a nostre spese) l'iniziativa, l'Amministrazione comunale cambia idea, assumendo un comportamento non solo contrario ai noti principi di buona fede e correttezza che dovrebbero connotare qualsivoglia rapporto, figurarsi quello tra privato e pubblica amministrazione, ma addirittura attivandosi nell'impedire l'esercizio dell'attività di gestione attraverso l'asportazione delle attrezzature (imbraghi e caschetti), necessarie al funzionamento dell'impianto, all'insaputa ed in assenza del gestore, fatto avvenuto in data 17 settembre u.s. che ha determinato
in noi la convinzione che non vi fossero più le condizioni per andare avanti e la conseguente decisione di interrompere definitivamente qualsiasi rapporto con l'Amministrazione.
Inutile sottolineare che “GH Calabria” agirà in ogni opportuna sede, contro l'Amministrazione Comunale di Sellia, per la tutela dei propri interessi, anche al fine di ottenere l’integrale risarcimento dei danni subiti in conseguenza del gravissimo inadempimento e che in relazione a quanto accaduto in data 17.09.2012 verranno informate le autorità competenti per le conseguenti determinazioni.
Abbiamo deciso di raccontare questa storia per il rispetto che nutriamo nei confronti dei nostri clienti, nell'ottica di massima trasparenza che ha sempre contraddistinto la relazione tra noi e loro. Crediamo che il rispetto sia alla base di ogni business di successo e che siano tre i suoi principi costitutivi: la prestazione, la reputazione e la fiducia. Crediamo in questi principi che rappresentano il vero valore della nostra impresa, che da sempre portiamo avanti e che non permetteremo mai a nessuno neanche di scalfire.
Enzo Bubbo
articolo del giornale tratto dal "Quotidiano della Calabria"
il paese dei balocchi inizia il triste risveglio
RispondiEliminail prezzo del biglietto era troppo elevato se con questo cambio si passerà ad una gestione più attenta verso i fruitori il tutto sarà molto positivo
RispondiEliminaPEPE'
a sellia non dura niente...purtroppo!!!!
RispondiEliminaoltre 150 mila euro di tutti i cittadini selliesi spesi in modo molto ma molto superficiale
RispondiEliminasubbri i spalli e latri curria larga ma pecchi non rischiati curi sordi vostri cu soperaziona volpina vi pulizzastivu chilli quattru sordi ca c'eranu restati,ma si non è c.zzu vostru iativinna
RispondiEliminama gli accordi non erano stati presi prima? se vi era stata una delibera di giunta ,come dice l'articolo,o non si è capito quello che si stava approvando,ma questo lo vorrei escludere visto che la composizione della giunta è fatta da soggetti laureati e tutti fedeli,oppure si sta facendo il gioco di qualcuno che vorrebbe fare l'imprenditore con i soldi pubblici ,e qua cadiamo nel peculato e statevi attenti che qualcuno si potrebbe fare del male......
Eliminasincerità è rispetto manca da parecchio tempo nei confronti dei cittadini...
RispondiEliminasperiamo che tutto si risolvi nei migliori dei modi
io spero che il tutto si risolvi per il bene di sellia sono tanti soldi che si potevano spendere diversamente ma ormai la fune esiste cerchiamo di farla funzionare con persone competenti siamo stufi di vedere i soliti 4 che hanno le mani su tutto il paese ma ho il sospetto che li vedremo anche nell'eventuale nuova gestione della fune pagata con soldi del comune cioè di tutti noi
RispondiEliminaa
RispondiEliminaVedo troppa confusione e provero' a fare chiarezza. I la Telaferica on chiude ma cambia gestione. II il Comune non ha mai sottoscritto con la societa' GH Calabria la Convenzione scaturita da un atto deliberativo di Giunta, ora revocato,perche' riteneva inaccettabili alcune condizioni non solo economiche certamente irricevibili, ma anche gestionali, tipo la mancata volonta'di assicurare la struttura contro incendi e danneggiamenti, contenere i prezzi dei biglietti, investire in pubblicita'non solo su facebook e tanto altro ancora. III la teleferica fino a quando non si trovera' una societa' del settore all'altezza sara' gestita dal comune, con un sensibile abbattimento del prezzo del biglietto ed un prevedibile aumento di presenze. IV il progetto di arricchire l'offerta turistica continuera' gia' a partire dai prossimi giorni con l'inizio dei lavori per l'ostello ed a breve con le altre attrattive (ponte tibetano, seconda teleferica). V nessuno gestira' la Teleferica senza averne gli opportuni requisiti e la giunta esperienza e comunque sempre attraverso un bando pubblico. Infine posso dirvi che non tutto il male viene per nuocere perche' da padroni rischiavamo di diventare garzoni...Sono orgoglioso di aver fatto gli interessi del paese e non di una societa' privata. A presto! Davide.
RispondiEliminaPenso che l'iniziativa intrapresa dall'Amministrazione sia lodevole, un piccolo inciampo ( derivante dalla percentuale,il 10% per il primo anno sugli utili che la società aveva intenzione di riconoscere al comune) sicuramente non interromperà il sogno di un grande borgo Avventura in grado di accogliere le persone che vorranno cimentarsi nei più svariati sport.Faccio presente che sono in corso i lavori per la realizzazione di un Ostello della gioventù e di una parete su cui praticare l'arrampicata sportiva ed a breve verrà pubblicata la graduatoria definitiva di un bando che prevede lo stanziamento di 390.000. Tale somma verrà spesa in parte per saldare il mutuo contratto per la costruzione della teleferica ed in parte per la costruzione del ponte tibetano più lungo d'Italia. Cambiare Sellia, un paese in via di spopolamento è difficile, ma noi ci crediamo e questa è la strada che abbiamo deciso di seguire. Il tempo sarà galantuomo.
RispondiEliminaun sincero augurio....forza ragazzi siete in ritardo di 20 anni ma menomale che ci siete
EliminaBravo Davide,penso che hai centrato il punto,da padroni si stava diventando degli ospiti,questa era l'impressione che da seliese espatriato ho avuto,teniamo le risorse su sellia,anche se come malignamente è stato insinuato che ci guadagnano i soliti,va bene, purchè funzioni e il patrimonio rimanga su Sellia.
RispondiEliminaSe orme nel parco definisce strade dissestate quelle di sellia forse è da tanto che non si reca nel loro sito in sila.......comunque auguriamo ad orme nel parco un sincero prosieguo delle loro attività per il bene della Calabria
RispondiEliminaIo sono convinto (come sottolineava anche il sindaco) che non tutti i mali vengono per nuocere. Premmesso che la giunta doveva stare più vigile prima di deliberare questa delibera ma questa società non aveva fatto nulla per promuovere Sellia, anche il sito molto spartano con delle foto bruttissime per non parlare del prezzo del biglietto troppo elevato. Io voglio credere nel futuro di Sellia certo sarà difficile ma se si lavora con entusiasmo ed oculatezza i risultati prima o poi arriveranno.
RispondiEliminamagari adesso pure il sindaco di zagarise affina l'orecchio e invece del biglietto gratis per la giunta e i familiari potrebbe guadagnarci un bel gruzzoletto
RispondiEliminafinito il contratto di affitto e finito il suo periodo di governo potrebbe dedicarsi a fare il funambolo ahahahahah
Da noi a Zagarise la stessa societa'che avete allontanato da Sellia gestisce strutture comunali a costo zero, non paga tasse e mette tutto netto inm tasca. Bene ha fatto il vostro sindaco a non accettare da questi approfittatori condizioni economiche ridicole.
RispondiEliminadevo dire che la gestione per quanto esperti siano del settore e'stata pessima, nessuna pubblicita' sulla 106, bastava una vela di 200 euro. la gente doveva farsela a piedi(un sacco di volta ho dato un passaggio io stesso a quelli del lancio per ritornare a prendersi la macchina), certo anche il comune quest'anno doveva darci dentro a movimentare il paese per accrescere la teleferica c'e' stato un dormitorio generale, chi ha preferito andare a mare , chi in crociera, io do l'80 per cento di colpa alla societa',ma anche un 20 per cento al comune, finalmente si ci e' resi conto , quindi dagli sbagli del passato si cerchi di fare il meglio per il futuro
RispondiEliminaper favore non paragonate il sindaco di Zagarise con il nostro, il nostro sindaco ha fatto bene a comportarsi in questa maniera, quello di Zagarise è solo buono a riempirsi la propria pancia lasciando a secco gli altri, non è lui che è andato alla bit di Milano con altri sindaci e poi non ha rispettato i patti ? solo il sindaco di Albi gli ha fatto l'elemosina dandogli qualcosina , noi saremo in pochi a Sellia pochi ma buoni evviva evviva per il nostro grande DAVIDE.
RispondiEliminaevviva evviva l'olio di oliva, ma per favore siamo uomini normali, grandi ecc ecc ma a su paisa simu nesciuti scemi
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