Sono state rinviate a giudizio le quattro persone
accusate di falso e truffa ai danni della Provincia di Catanzaro per
avere, secondo le accuse, falsificato le fatture relative
all’organizzazione di eventi per i quali l’Ente sborsò dei contributi.
Si tratta di Angelo Dolce, Giovanni Chiaravalloti, Salvatore
Chiaravalloti, e Michele Griffo, tutti del capoluogo calabrese, per i
quali il processo avrà inizio il 12 aprile davanti al tribunale di
Catanzaro, dove saranno difesi dagli avvocati Alessio Spadafora e
Antonio Lomonaco. Il giudice dell’udienza preliminare, Tiziana Macrì, ha
così accolto la richiesta del sostituto procuratore Carlo Villani, che
ha sollecitato il processo dopo aver concluso le indagini. Secondo le
tesi della pubblica accusa Dolce, in qualità di presidente
dell’associazione “Mosaico”, in concorso con Giovanni e Salvatore
Chiaravalloti, avrebbe richiesto alla Provincia un contributo di 3.300
euro per l’organizzazione del convegno sul tema “droga e alcool” ma poi,
nel rendiconto finale, avrebbe imputando falsamente alle spese
sostenute la ricevuta fiscale di 2.000 euro rilasciata da un ristorante
di Sellia Marina dove, però, si sarebbe svolta in realtà la festa di
compleanno del figlio di Salvatore Chiaravalloti. Sarebbe stato invece
Giovanni Chiaravalloti, in qualità di presidente dell’associazione
“Eventi”, a truffare, sempre secondo l’ipotesi accusatoria, nuovamente
la Provincia, in concorso con Michele Griffo, coinvolto in ...
qualità di
titolare della ditta individuale “Lavori generali di costruzioni di
edifici”. |
pure le spese per il compleanno ormai qui si fa a gara a chi ruba per primo alla faccia nostra
RispondiEliminama che bella figura del C....... del Cavolo
RispondiEliminacalabrisella mia facimmu amure......la calabria.
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