sabato 22 dicembre 2012

Un patto di fratellanza tra Simeri Crichi,Tiriolo e Newtown durante la cerimonia del 29 dicembre



UN PATTO DI FRATELLANZA CRICHI, TIRIOLO, NEWTOWN


La recente tragedia di Newtown, alle porte di New York, che ha gettato l’America nello choc più profondo per l’ennesima strage di bambini, rende purtroppo ancora più attuale la cerimonia di pacificazione storica tra la comunità di Simeri Crichi e quella di Tiriolo, per una sorta di catarsi della “Strage degli innocenti di Crichi del 1809, perpetrata dai briganti filo borbonici guidati da Bartolo Scorzafava. La cerimonia avrà luogo il 29 dicembre, con inizio alle ore 18,30 presso il Policentro di via Corrado Alvaro, alla presenza del prefetto di Catanzaro (dott. Antonio Reppucci), del Questore (dott. Guido Marino), del Vicario Episcopale e di numerose autorità civili, militari e religiose. I sindaci dei due Comuni (Marcello Barberio e Giuseppe Lucente) decreteranno in forma solenne la pacificazione, intesa come liberazione dal vissuto storico delle due opposte fazioni, per una  purificazione della memoria” dall’orrendo eccidio, che costò la vita a 38 impuberi fanciulli di Crichi, figli dei legionari filo-francesi, che furono scannati e gettati nelle fiamme.
Oggi i mass-media diffondono in tutto il mondo l’insano gesto di un folle americano; la strage del 1809, invece, è stata immortalata in una stupenda tela del compianto pittore Domenico Cefaly e a quelle giovani vittime è stata intitolata la piazza principale del paese.


Quel terribile evento, che commosse l’Europa intera, fu stigmatizzato dai giornali del tempo e fu ripreso dal generale Pietro Colletta nella sua “Storia del Reame di Napoli”: alcuni autori moderni hanno inteso porre alla ribalta del tempo presente i cosiddetti muti della storia, condividendo le intuizioni di Bertold Breck (“I ribelli vivono là dove c’è oppressione”) e di Vincenzo Padula (“I calabresi nascono in quest’inferno e poi diventano briganti”).
L’olocausto fratricida di 200 anni fa reclama un patto di pacificazione di grande valenza antropologica e pedagogica, da parte di quanti conoscono la forza simbolica delle proprie radici e concordano con Benigni sul concetto di memoria storica come “madre” di ogni comunità locale. Nel corso della cerimonia sarà consegnata ai discendenti delle vittime e alle famiglie delle forze dell’ordine una ristampa anastatica de “L’arte del vivere felice” del poeta e accademico Agazio Di Somma, che ebbe i natali a Simeri e fu vescovo e ambasciatore di Catanzaro nel XVII secolo. Il Quartetto
d’archi dell’Orchestra Giovanile “Wolfgang Amadeus Mozart” di Gimigliano, diretta dal maestro oboista Giuseppe Mimmo Rotella, concluderà la serata.

Marcello Barberio, 
 sindaco del comune di Simeri Crichi

6 commenti:

  1. una bellissima iniziativa con il cuore mi auguro che venga condivisa da tutti!!

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  2. non voglio fare polemica anche perchè siamo a natale dobbiamo essere più buoni ma comunque penso che alla fine il tutto non viene molto sentita dalla comunità la quale è assillata da altri problemi molto molto più gravi ed attuali

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    1. scusa ma la strage di newtown è attualissima oggi come molti secoli fa si uccidono dei bambini che vanno tutelati difesi sempre

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  3. bellissima iniziativa bravo al sindaco DIFENDIAMO SEMPRE I NOSTRI BAMBINI

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  4. Bellissima iniziativa,attendiamo con grande orgoglio.

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  5. un iniziativa che deve far riflettere sulla malvagità umana verso i più deboli indifesi bravo sindaco

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