Il dirottamento della Cardiochirurgia
universitaria da Catanzaro a Reggio, per il quale da tempo lanciamo
disperatamente il nostro inascoltato grido d’allarme, sta per
concretizzarsi se è vero che nel
Protocollo d’intesa tra Regione e Università “Magna Graecia” è previsto
questo nefasto, assurdo e irragionevole progetto di trasferimento.
Allo stato, affinché il danno si materializzi, manca solo la firma del
Rettore, prof. Aldo Quattrone. Infatti ogni decisione in materia
sanitaria che coinvolga l’Ateneo catanzarese deve essere ratificata sia
dal Rettore che dal Governatore. Non è un caso che quest’ultimo non stia
nella pelle: preme insistentemente affinché il Protocollo d’intesa
venga firmato al più presto.
Inutile ribadire che quest’atto
scellerato rappresenterebbe per davvero il depotenziamento della facoltà
di Medicina, prodromico per la sua definitiva cancellazione così come –
senza nemmeno nasconderlo – auspica una parte della politica calabrese,
la stessa che spinge inverosimilmente affinché si apra Medicina presso
l’Unical di Cosenza. La scorsa estate abbiamo incalzato Peppe Scopelliti
perché chiarisse (ma non lo ha fatto!) la sua posizione contraddittoria
in merito alla faccenda. Abbiamo anche contestato la vigliacca
posizione di genuflessione attuata dalla classe dirigente locale,
incapace di difendere a dovere le prerogative del territorio e
dell’Università. Tant’è che proprio in queste ore si sta facendo un uso
altamente e vergognosamente strumentale della Fondazione Campanella al
fine di spingere per la firma del Protocollo d’Intesa. Cosa che, è bene
ribadirlo, contiene un inganno fatale: il dirottamento della
Cardiochirurgia universitaria in riva allo Stretto, dove già da tempo
sono stati inaugurati i locali per le sale operatorie e la terapia
intensiva. Il tutto in attesa di uno staff, che arriverà non appena il
dirottamento sarà certificato da una firma.
Temiamo che nella
frenesia di firmare il Protocollo per la Fondazione allo scopo di
accreditarsi un risultato politico da poter esibire in vista delle
imminenti elezioni, si accelerino i tempi di una ratifica ingannevole e
perniciosa, per come da noi sopra esposta. E’ dovere soprattutto della
classe politica catanzarese pretendere dal governatore Scopelliti di
agire con correttezza. Proprio poche ore fa il sindaco Abramo ha
dichiarato l’urgenza di difendere la città anche a costo di
contrastare
la propria parte politica: oggi ha un’occasione irrinunciabile per
dimostrare la concretezza delle sue dichiarazioni. Si pretenda allora da
Scopelliti la modifica del Protocollo d’intesa laddove questo include
il parametro relativo alla Cardiochirurgia. Si sostenga questa battaglia
con serietà e perentorietà. E lo si faccia subito.
fonte: Catanzaronelcuore
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