Polo oncologico nel Policlinico universitario di
Germaneto. In discussione il futuro di quello che doveva essere un fiore
all'occhiello, ma anche il ruolo e i percorsi formativi per medicina
Non c'è intesa tra la Regione e l'Università “Magna Graecia” e ancora
una volta ad essere messa in discussione è l'esistenza della Fondazione
Tommaso Campanella di Catanzaro. Per questo motivo il personale del Polo
oncologico catanzarese ha deciso di occupare l'ingresso al Policlinico
universitario di Germaneto. L'accordo che dovrà garantire un futuro alla
Campanella, dopo la legge che nel dicembre scorso è stata votata dal
Consiglio regionale, non è ancora stato trovato tra i due soci fondatori
del Campanella. E questa volta ad essere messa in discussione non è
solo l'esistenza della Fondazione stessa ma anche il ruolo e soprattutto
i percorsi formativi dell'Università soprattutto dei corsi di
specializzazione in Medicina. Un nodo da sciogliere riguarda proprio
l'adeguamento dell'unica azienda universitaria regionale al decreto 136
del 2011 che riordina la rete ospedaliera in Calabria e andrà chiarito,
appunto, il ruolo che dovrà avere l'Azienda Mater Domini che è l'unica
azienda universitaria regionale con il compito di formare i futuri
medici calabresi.
«Abbiamo deciso di procedere con l'occupazione
all'ingresso del Policlinico universitario e nello stesso momento
abbiamo deciso di avviare una raccolta firme. Lanciamo il nostro
ultimatum ai soci fondatori: vogliamo chiarezza sul futuro della
Campanella. Il problema – aggiungono ancora i lavoratori che si sono
riuniti nel Comitato di lotta in difesa del Polo oncologico – non è solo
relativo al protocollo d'intesa che, anche dopo la firma, non
risolverebbe completamente le criticità della Fondazione. È una vergogna
che nessuno risponda».
E ancora: «Lanciamo un appello disperato a
tutti i cittadini catanzaresi: la chiusura della Fondazione Campanella e
– evidenziano dal Comitato - probabile chiusura dell’Università “Magna
Graecia” di Catanzaro, una situazione oramai degenerata e critica, per i
cittadini, i malati, gli studenti e i docenti. I cittadini catanzaresi
devono realmente prendere coscienza che l’attacco alla Fondazione
Tommaso Campanella è un attacco all’Università Magna Graecia, ed
conseguenzialmente un attacco al capoluogo che subirebbe importanti
conseguenze sotto l’aspetto economico». L'invito è ai cittadini che
«invitiamo ad unirsi alla nostra protesta per salvare una fondamentale
istituzione quale l’Università ed il suo centro oncologico e scongiurare
quello che può essere un colpo letale per la vita culturale ed
economica di Catanzaro, già ampiamente penalizzata».
fonte; Quotidiano della Calabria
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Mi sarei aspettata di leggere qualche commento di sdegno verso i politici che stanno uccidendo l'unica cosa positiva che si era creata in calabria negli ultimi anni, invece niente! Questa la dice lunga sull'apatia del popolo calabrese catanzarese in particolare
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