Veleni di Alli, al via il processo.
Sei parti civili regolarmente ammesse, otto richieste di rinvio a giudizio, accuse che vanno dalla truffa ai reati ambientali. È iniziata lunedi, davanti al gup Giovanna Mastroianni, l’udienza preliminare sul primo filone confluirà in un’altra udienza preliminare già programmata per il prossimo 24 maggio. E proprio in apertura dell’udienza di ieri, il gup ha comunicato la propria decisione di rigettare la richiesta – avanzata da alcuni avvocati difensori – di unificare i due procedimenti. Ammessa, invece, la costituzione come parti civili della Provincia di Catanzaro, del Comune di Simeri Crichi, di Legambiente, del Wwf, di Codici Calabria e del Movimento per la difesa del cittadino. Entrato il procedimento nel vivo, il pm presente in udienza, Vincenzo Russo (titolare del fascicolo è invece il pm Carlo Villani) ha ribadito la richiesta di rinvio a giudizio a carico degli otto indagati. Sott’accusa quello che gli inquirenti ritengono il principale responsabile della vicenda, cioè l’imprenditore veneto Stefano Gavioli, 55 anni, di Treviso; chiesto il processo anche per il suo stretto collaboratore Loris Zerbin, 51 anni, di Campolongo Maggiore (Venezia), che gli è succeduto alla guida delle aziende Sial ed Enerambiente che per anni hanno gestito gli impianti di Alli. E ancora, sono indagati Giovanni Faggiano, 53 anni, di Brindisi, ex amministratore di una delle società del gruppo creato da Gavioli, Santo Mellace, 51 anni, di Catanzaro e Antonio Garrubba, 47, di Isola Capo Rizzuto (Kr), quest’ultimi due nella qualità di tecnici delle stesse aziende. L’elenco delle richieste di rinvio a giudizio viene infine completato dai nomi di Giovanbattista Papello, ex componente dell’organismo di vigilanza e controllo dell’ufficio del commissario delegato per l’emergenza rifiuti in Calabria, Adelchi Andrea Ottaviano, responsabile unico del procedimento fra il 2006 e il 2008, e Rocco Tavano, funzionario di supporto al responsabile unico. La tesi dell’accusa è che intorno alla gestione della discarica – fra il 2006 e il 2008 – si sia consumata una presunta truffa riguardante attestazioni sulla base di false certificazioni prodotte dalle aziende che avrebbero indotto l’ufficio del commissario delegato per l’emergenza rifiuti a liquidare, nei confrontid’indagine legato alla gestione della discarica di Alli, al confine fra Catanzaro e Simeri Crichi. Questa tranche riguarda ipotesi di reato commesse fra il 2006 e il 2008; ce n’è in piedi un’altra per fatti successivi, che
di Slia ed Enerambiente, la somma complessiva di 400mila euro. Ancora, a carico di alcuni degli indagati vengono ipotizzati reati ambientali per l’immissione di percolato (sostanza altamente inquinante) nel fiume Alli e, di conseguenza, nel mar Jonio. Del collegio difensivo fanno parte gli avvocati Francesco Murgia del Foro di Treviso, Annamaria Alborghetti di Padova, Francesco Mezio Galluccio di Lecce, Orazio Vescio di Brindisi, Crescenzio Santuori e Francesco Iacopino del Foro di Catanzaro, Pasquale Vaccaro di Cosenza e Aldo Truncè di Crotone.
Fonte gazzettadelsud.it
quando si lavora bene i frutti ala fine si raccogliono quando invece si semina vento si raccoglie solo tempesta
RispondiEliminaGrande il nostro sindaco ed il suo staff.
Eliminase non era per l'attenta richiesta del gruppo di minoranza campa cavallo che l'erba cresce sveglia!!!!!!!
RispondiEliminaMa fatemi il piacere,voi il cavallo,l' erba e le bugie che vi piace raccontare.
EliminaQuesta è una grande vittoria del Gruppo di minoranza guidato da Michele Gigliotti e Maria Costa. E pensare che la maggioranza Barberiana non voleva costituirsi...
RispondiEliminaFalsi e bugiardi come per ogni aspetto che ti contraddistingue. Barberio ha sempre detto di volerlo fare e lo ha fatto.I due consiglieri di minoranza suggerivano una strada errata per modi e tempi,giusto per confondere le acque e per mancanza di appropriate conoscenze.
EliminaGiusto riconoscimento che anche questa pseuda maggioranza dovrebbe riconoscere altro che chiacchiere da bar
RispondiEliminaIl Comune non si è certo costituito per meriti che qualche oppositore vorrebbe attribuirsi,fate ridere. Siete talmente poco credibili che ogni settimana su internet pubblicate interrogazioni al Sindaco e vi guardate bene dal postare le risposte che ricevete,anzi quasi lasciate intendere che non ne arrivino.Che senso ha pubblicare domande e congetture,se poi no ci mettete a conoscenza della replica?Questi metodi dicono molto di voi e delle reali intenzioni che vi guidano.
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