Etimologicamente “naca” deriva dal greco “nachè”, col significato di “culla
“, anticamente ricavata col vello di pecora; estensivamente il termine
venne usato per indicare il baldacchino sul quale veniva trasportata a
spalla la piccola bara bianca per i bambini defunti, mentre la campana
della chiesa faceva sentire i particolari rintocchi della “spirateddha”.
Nel Catanzarese la “Naca” indica “il sarcofago di Cristo”,
cioè la portantina sulla quale viene adagiato il Corpo di Gesù morto,
per essere portato in processione, anticipato da una “Croce di
penitenza” portata da un Cireneo, accompagnato dalla marcia funebre, dal
tamburo e dagli squilli lenti della tromba (di sole tre note).
A Crichi la tradizione fu importata dai
transfughi di Sellia nel XVIII secolo e si arricchì dei riti delle
confraternite dei paesi vicini. Sempre la statua della Madonna
Addolorata col cuore trafitto dalla spada segue immediatamente la “Naca”,
ricordando ai fedeli i 7 grandi dolori, ora
rappresentati da noi, nella
Via Matris che dal Calvario arriva fino alla chiesetta di Frà Rocco. Il
tema della “Pietà” è ripreso nell’iconografia della chiesetta di Fra’
Rocco, nella piccola icona esterna e nella tela d’altare, raffiguranti
la Deposizione di Cristo nelle braccia della Madre.Il resto sarà scoperto nel corso della processione devozionale, secondo la ricostruzione del “Gruppo della Naca”
Ardua impresa, che sarà un grande successo, un intero paese è in fermento. Santa Pasqua a tutti
RispondiEliminaquante belle iniziative prima crichi non conosceva nulla di tutto ciò non si sapeva se era pasqua oppure natale e pensare che ancora abbiamo qualcuno che vorrebbe fare il paragone con prima ma per favore siamo onesti viviamo le cose obiettivamente cercando di dire la verità
RispondiEliminale pochissime persona che ancora continuano con queste imbarazzanti paragoni con il passato forse anzi sicuramente non vivevano a crichi perchè altrimenti dovrebbero provare un pò di vergogna nel tentativo di fare impossibili paragoni
EliminaForse in passato qualcuno aveva volutamente seppellito queste tradizioni ora che ritornano fanno molto male. VERGOGNATEVI!!!
EliminaUn comune grande come Simeri Crichi meritava un grande parroco io non sono di Crichi ma sono molto felice di vedere una comunità che non si ferma mai che vive finalmente appieno la fede sapendo di poter contare su un grande parroco don Luigi
RispondiEliminaBRAVO DON LUIGI MA ANCHE BRAVI LE TANTE PERSONE CHE QUOTIDIANAMENTE SI METTONO AL SERVIZIO DEL PAESE
RispondiEliminaTra Crichi e Sellia ci sono innumerevoli cose in comune altre le stesse origini storiche io proporrei di prendere in seria considerazione il sugello di tutto ciò con una manifestazione con una data comune da ricordare a futura memoria per le tantissime vicinanze storiche dii tradizioni di cultura di km che ci sono tra i due paesi
RispondiEliminaGiuseppe
Certo che ultimamente gli show sostituiscono il silenzio e la preghieara della settimana Santa, Padre perdona loro perche' non sanno quello che fanno.Comunque bello il percorso, e' stato scelto a caso?
RispondiEliminaGrazie Don Luigi, hai riportato la luce nel paese. Soltanto i cattivi d'animo non apprezzano e denigrano, per fortuna sono pochi e sempre più emarginati.
RispondiEliminaIl percorso è stato scelto dal gruppo della Naca tra tre diversi percorsi che verranno intercambiati negli anni futuri. Il nuovo percorso è stato ideato per poter svolgere la processione nelle nuove zone di sviluppo del nostro borgo,essendo una nuova manifestazione si farà con un percorso diverso dalle solite processioni. Dopo diversi lustri a Crichi torna la Naca. Grazie alla volontà di molti volontari parrocchiali e al parroco.Grazie
RispondiEliminanon avevamo tradizione storica per questo evento cosa non si fa pur di apparire
RispondiEliminaInformatevi molto bene.
Elimina1. Il Cristo che è in alto sopra l'altare non aveva le braccia snodate?
2. A cosa servivano?
3. la piccola naca che era in chiesa che fine gli avete fatto far?
4. l'organo a canne non è andato distrutto io lo ricordo anche quando c'era il parroco DON ANTONIO SCALISE e anche dopo la sua morte. poi non so.
Quando la rabbia e l'invidia superano la realtà. Nemmeno nei giorni della Settimana Santa si riesce a non essere sereni ed ipocriti e..... tacere. Poveretti!!!!!
RispondiEliminaNon voglio fare polemiche perché è assurdo che per la nostra chiesa e per nostro Gesù misericordioso ci siano da parte di un piccolissimo gruppo sempre ^ battutine^. Auguro a tutti buon trio pasquale (abbracciamoci siamo tutti figli di Dio, nonché fratelli)
RispondiEliminaE' bello scrivere in anonimo eh?! Ma la dignità dove l'avete lasciata? Magari è conservata per benino con la vostra coscienza che cerca di emergere ma qualcosa le impedisce di venire a galla... forse qual qualcosa è la RABBIA!
RispondiEliminaBuona pasqua a tutti e auguri all'amministratore del blog!
Filippo Coppoletta
Veramente la tradizione la si costruisce con il passare degli anni .Basta avere delle buone idee e tanta passione
RispondiEliminaIl Signore Risorto sia luce ai tuoi passi che tu possa trascorrere una felice Pasqua. "Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni gli altri" (Giov. 13:35). Non c'è bisogno di un segno per conoscere tali cristiani! E se si tratta di camminare come dei figli di luce, questa marcia deve essere tutta di perdono e d'amore: "Siate gli uni verso gli altri benigni, misericordiosi, perdonandovi a vicenda, come anche Dio vi ha perdonati in Cristo" (Efesini 4:32); "sopportandovi gli uni gli altri e perdonandovi a vicenda... Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi" (Col. 3:13)
RispondiEliminaLeggo belle parole ma i fatti? Io sono disposto a finirla con questi stupidi giochetti che fanno male a tutta la comunità ma voi? Chi è senza peccato scagli la prima pietra! Buona Pasqua
RispondiEliminaMai vista tanta gente che con fede partecipava alle varie funzioni Pasquali Grazie Don Luigi nella vostra semplicità dove non avete mai guardato una persone dal suo colore politico dalla sua intelligenza dalla sua richezza ma solo dalla sua fede grazie Don Luigi il 99% della comunità vi dice grazie
RispondiElimina"San Paolo parla del "vanto di fare gruppo", di coloro che credono di fare molti proseliti, di portare gente perché così si conta di più. Questo difetto grave è molto presente anche nella Chiesa di oggi. Come il vizio della vanagloria, del vantarsi. Ci piace più l'applauso del fischio, l'accoglienza della resistenza. E potrei aggiungere che grande è la vanità nella Chiesa. Grande!
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