Il 25 aprile in Italia è la Festa della Liberazione, si ricorda cioè l'anniversario della liberazione dal nazifascismo.
Il 25 Aprile non è una data come le altre, non deve essere solo un
giorno di vacanza da passare nella classica gita fuori porta. E’ invece una data carica di valori morali, impegno civile e passione, anche se il più delle volte, le persone dimenticano la grande portata di questa ricorrenza. Il 25 Aprile si celebra
l’Anniversario della liberazione d’Italia che ha rappresentato un giorno fondamentale per la nostra storia, cioè la fine dell’occupazione nazista e del regime fascista
al termine della Seconda guerra mondiale. Durante la seconda guerra mondiale (1939-1945), dopo il
1943, l'Italia si ritrovò divisa in due: al nord Benito Mussolini e i
Fascisti avevano costituito la Repubblica Sociale Italiana, vicina ai
tedeschi e al Nazismo di Hitler, mentre al sud si formò in opposizione
il governo Badoglio, in collaborazione con gli Alleati americani e
inglesi. La data venne stabilita
ufficialmente nel 1949, e fu scelta convenzionalmente perché fu il
giorno della liberazione da parte dei partigiani delle città di Milano e
Torino, anche se la guerra continuò per qualche giorno ancora, fino ai
primi giorni di Maggio.
Entro il 1º Maggio, poi, tutta l’Italia settentrionale fu liberata:
Bologna (il 21 Aprile), Genova (il 26 Aprile), Venezia (il 28 Aprile).
Da qui partirà il percorso storico che condurrà al referendum del 2 Giugno 1946, dove venne scelta, a furor di popolo, la repubblica al posto della monarchia, fino alla stesura definitiva della Costituzione.
Dal 1943 al 1945, l’Italia fu caratterizzata dall’impegno unitario di
tutto il fronte delle opposizioni che il fascismo, con la violenza e la
persecuzione, tentò di stroncare con ogni mezzo. Cattolici,
comunisti, liberali, socialisti, azionisti, monarchici, anarchici,
trovarono intesa ideale e organizzativa sotto il comune obiettivo della
democrazia e della libertà.
Molti furono i partigiani che pagarono la loro “resistenza” al regime
perdendo la vita; morti allora, per garantirci i diritti democratici
dei quali oggi godiamo.
“Forse non farò cose importanti, ma la storia è fatta di piccoli
gesti anonimi, forse domani morirò, magari prima di quel tedesco, ma
tutte le cose che farò prima di morire e la mia morte stessa saranno
pezzetti di storia, e tutti i pensieri che sto facendo adesso
influiscono sulla mia storia di domani, sulla storia di domani del
genere umano.”
Sono le parole pronunciate da Pin, il protagonista del libro di Italo Calvino Il sentiero dei nidi di ragno.
Pin è un ragazzino povero, solo e senza una guida, che una serie di
eventi lo
porteranno ad entrare in contatto con i gruppi di partigiani
che si nascondevano tra i monti, diventandone parte integrante. Un
personaggio di fantasia ma non troppo perchè nulla sarebbe stato
possibile se, come lui, non fossero stati in tantissimi a credere di
poter far qualcosa unendosi insieme nella lotta di Resistenza.
buona festa di liberazione che possa essere un occasione di riflessione sul valore della libertà
RispondiEliminabuon 25 aprile,,,,,,,,, a tutti i lettori di questo sito
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