Una Cartolina d'epoca dell'Albergo delle Fate |
Salviamo l’Albergo delle Fate” non è
solo un appello per una delle più incantevoli strutture del Villaggio Mancuso di Taverna (CZ), ma è anche il titolo
della manifestazione che si terrà nella suggestiva location domenica 31 agosto 2014, alle ore 16. Tema principale dell’incontro
sarà la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio ambientale dei borghi e
delle aree interne. Voluta fortemente dall’Associazione
Culturale “Taberna, radici e oltre”,
l’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con il Comune di Taverna e l’associazione culturale Cosmos3 e gode del patrocinio di molti Enti e associazioni
nazionali e internazionali. All’incontro, moderato da Costantino Mustari, con il contributo del presidente
dell’associazione Taberna, Nadia Pullano,
del sindaco di Taverna, Eugenio Canino,
del presidente dell’associazione Cosmos3, Bruno
Bevacqua, parteciperanno: il Presidente del Consiglio Regionale della
Calabria, Francesco Talarico; il
Presidente della Commissione Ambiente del Consiglio Regionale, Gianluca Gallo; l’Assessore
all’Urbanistica della Regione Calabria, Alfonso
Dattolo; il Sindaco di Catanzaro, Sergio
Abramo; il coordinatore dell’azione MaB dell’UNESCO per le province di
Catanzaro e Crotone, Pietro Raimondo;
il rappresentante dell’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Catanzaro, Nicola Cucci; il rappresentante del
Parco Nazionale della Sila, Domenico
Cerminara; il proprietario del Grande Albergo delle Fate, Carmine Arcuri; la presidente della
sezione di Catanzaro di Italia Nostra, Maria
Adele Teti, che, dall’alto della sua riconosciuta e qualificata competenza,
analizzerà il rapporto
tra la pianificazione e la valorizzazione dei centri minori e degli insediamenti
turistici delle aree interne, in particolare per la Sila catanzarese. In Calabria, infatti, i comuni che ricadono in
questi ambiti costituiscono una quota rilevante rispetto all’intero territorio,
peraltro in gran parte a rischio di spopolamento. L’iniziativa,
che ha coinvolto le comunità della presila catanzarese, dopo la manifestazione
di apertura ha registrato altri partecipati eventi: le presentazioni dei libri “Rose profumate e spine dolorose” di Biagio Amato e “Giulia e la Luna” (casa editrice
Città del Sole Edizioni) di Fortunato
Nocera, insieme all’analisi dell’opera Julia
di Silvio Amelio. La kermesse ha infatti ospitato, per quasi venti giorni, una
rassegna dell’apprezzato artista di calibro internazionale, Silvio Amelio, stimato concittadino tavernese che ha presentato una
personale di opere inedite proprio nell’Albergo delle Fate. Grande la
soddisfazione della presidente dell’associazione Taberna, Nadia Pullano, per le migliaia di visitatori che hanno potuto
godere e apprezzare dell’estro artistico del maestro. «Innanzitutto, teniamo a ringraziare sia il
maestro Amelio, per averci onorato e impreziosito negli animi con le sue opere,
sia il proprietario Carmine Arcuri, per
aver consentito alla nostra associazione di organizzare questo importante
evento culturale presso la sua struttura. Noi di Taberna – ha
dichiarato Nadia Pullano – insieme ai tantissimi amici che stanno condividendo con noi questa
battaglia, teniamo al recupero di questa meravigliosa e singolare struttura:
oltre alla sezione locale di Italia
Nostra, voglio ricordare che il FAI
annovera questo albergo tra i Luoghi del
Cuore da salvare. Un sogno da perpetuare e rimettere in auge anche per i
tremila turisti fuorisede, di .....
cui è testimonianza il registro di presenze, che
in questa speciale occasione di riapertura hanno avuto l’onore di visitarlo,
rimanendone profondamente incantati. Un simbolo per tutti i rappresentanti del
territorio che negli anni l’hanno visto decadere in relazione all’attività
svolta, ma anche rimanere in piedi, forte della propria possenza, quasi a voler
rappresentare l’anello portante di una catena che ha visto scomparire, poco
alla volta, per mano umana, il corredo circostante, perdendo cosi l’opportunità
di essere ancora un elemento attrattore e caratteristico del nostro amato
ambiente presilano. Il nostro lavoro, non meno pieno di sforzi,
che sono andati oltre le possibilità di un’umile associazione, hanno portato
all’unione di due progetti in una tempistica che, sebbene ridotta e non priva
di difficoltà, ha visto nascere un connubio tra arte, storia e ambiente. Per
noi è stata la realizzazione di un sogno che abbiamo tenuto particolarmente a
portare alle vostre conoscenze, vedendo in chi ha presenziato sinora
all’iniziativa il nostro legame di continuità del progetto stesso, oltre ad un
potenziale strumento di realizzazione di un più ampio progetto di recupero che
per Taberna, in primis, non è solo un’azione fine a se stessa, o come molti
credono “un momento di gloria” dell’associazione, ma un tentativo di salvare le
proprie radici, ridonando loro l’importanza della propria storia e facendo
tornare questa terra ad essere un fulcro di attrazione per le masse turistiche,
cosi da incrementare in futuro anche un nuovo movimento economico a sostegno di
quanti hanno già investito e di quanti vorrebbero farlo ma rinunciano. Cosi
quello di domenica – conclude Nadia Pullano – non sarà solo il momento di chiusura di una
manifestazione, di una rassegna d’arte, di un giro visite, ma l’inizio di
un’azione di recupero e promulgazione alle generazioni correnti e future
dell’essenza della nostra storia artistico-ambientale. Affinché le nuove
generazioni possano crescere consapevoli delle proprie coscienze e le
precedenti possano ancora riconoscersi nei propri valori, è necessaria la
conoscenza profonda e quasi scomparsa delle origini di un territorio, un tempo
estremamente fiorente, testimone del potenziale attuale, che merita di tornare
ad essere espressione di un futuro di consolidamento e di continua crescita».
riceviamo e pubblichiamo
Nadia Pullano
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